Perché è indispensabile l’esame a vista

foto verificheLa verifica a vista, che deve precedere tutte le altre prove e verifiche deve, di regola essere effettuata prima della messa in tensione dell’impianto. Nell’esame a vista bisogna controllare che i componenti dell’impianto fisso siano:

–       conformi alle relative norme, ma questo si fa normalmente quando si compra il materiale, scegliendo componenti adatti all’impianto che stiamo realizzando, il marchio IMQ o altro marchio equivalente possono garantire tale conformità.

–       scelti correttamente e installati in conformità alla norma e alle eventuali istruzioni del costruttore, anche questo si fa durante l’installazione;

–       non siano danneggiati visibilmente in modo da compromettere la sicurezza, in pratica si fa un “giro” su tutto l’impianto e si “guarda” che i componenti installati non siano rotti.

 

Ecco che cosa bisogna controllare nell’esame a vista.

–       Sia assicurata la protezione contro i contatti diretti, sempre nel “giro” sull’impianto, oltre a controllare che non vi siano componenti rotti, si controlla anche che non siano avanzati fili o altre parti in tensione o che possono andare in tensione, a portata di mano.

–       Sia assicurata la protezione contro i contatti indiretti, in pratica, per impianti TT, che tutti i circuiti siano protetti da differenziale, che ci sia anche il collegamento a terra lo verifico successivamente con le prove di continuità.

–       Siano presenti, e correttamente installate le barriere tagliafiamma, se sono previste.

–       I conduttori siano stati scelti tenendo conto della portata, caduta di tensione e tipo di posa, anche questa operazione viene effettuata durante l’installazione dell’impianto, spesso la verifica si limita a controllare che non siano state introdotti degli elementi che potrebbero limitare la portata dei conduttori, ad esempio che sia stata inserita una tubazione del riscaldamento nella canalina predisposta dall’”elettricista“ e destinata ai cavi elettrici

Nota: Mi è capitato di trovare questa situazione poco tempo fa, alla richiesta di chiarimenti il termotecnico ha risposto: “Che problema c’è, la canalina era li, e il mio tubo non occupa tanto spazio”. Ho cercato di spiegargli che il problema non era solo lo spazio occupato, ma anche la separazione degli impianti e l’aumento di temperatura che riduceva la portata di tutti i cavi, ma dubito di esserci riuscito.

–       Scelta e taratura dei dispositivi di protezione e segnalazione, il caso più frequente è quello della regolazione della sensibilità degli interruttori, se nel progetto è previsto ad esempio un interruttore da 100 A regolato a 80 A è bene controllare di essersi ricordati di fare tale regolazione, a maggior ragione per i differenziali regolabili, che normalmente vengono forniti alla regolazione minima, se si vuole assicurare un minimo di selettività, la regolazione  deve essere impostata come indicato nel progetto.

–       Protezione addizionale, è relativa ai contatti diretti, in impianti “normali” è l’installazione di un differenziale da massimo 30 mA di sensibilità a protezione dei locali da bagno (quelli contenenti una vasca da bagno o una doccia).

–       Presenza e corretta messa in opera dei dispositivi di sezionamento, anche questo dovrebbe essere già stato verificato dal progettista, all’installatore non resta che controllare di aver eseguito quanto indicato nel progetto.

–       Scelta dei componenti elettrici con riferimento alle influenze esterne, anche questo dovrebbe essere già stato verificato dal progettista, all’installatore non resta che controllare di aver eseguito quanto indicato nel progetto.

–       Corretta identificazione dei conduttori di neutro e di protezione, praticamente controllare che il conduttore di neutro sia di colore blu e che quelli di protezione siano giallo/verde, ricordiamoci che se in un circuito non vi è il neutro, ad esempio nel cavo multipolare di alimentazione di un motore, il colore blu può essere utilizzato come fase. Al contrario il bicolore giallo verde è riservato solo ed unicamente ai conduttori di protezione, e tutti i conduttori di protezione, se non nudi, devono essere di colore giallo verde.

–       I dispositivi di comando unipolari (es. gli interruttori di accensione delle lampade) siano posizionati sul conduttore di fase e non su quello neutro.

–       Presenza di schemi e cartelli monitori e di informazioni analoghe, controllare che i quadri che necessitano di schemi per la manutenzione ne siano provvisti.

–       Identificazione dei circuiti dei fusibili e degli interruttori dei morsetti etc., per quanto riguarda un abitazione o un ufficio è sufficiente controllare che le targhette indicanti la funzione degli interruttori sui quadri siano compilate e che l’indicazione corrisponda alla reale funzione, per quadri più complicati è compito del quadrista l’identificazione dei cablaggi interni, ma è compito dell’installatore verificare che le linee in partenza siano quelle indicate sulle targhette degli interruttori.

  • le connessioni di tutto l’impianto, anche quelle nelle cassette, nelle rpese, negli interruttori, siano ben serrate, è un controllo che si può fare a campione, la percentuale di campionatura dipende dall’affidabilità dell’installatore.
  • Siano presenti e di dimensione adeguata i conduttori di terra, protezione ed equipotenziali per quanto riguarda la dimensione adeguata facciamo riferimento al progetto.
  • –       I vari componenti dell’impianto siano facilmente accessibili per le manutenzioni, in altre parole che non abbiano montato un armadio davanti al quadro principale.

Come già detto la verifica a vista si riduce a un giro attento sull’impianto, ma non sottovalutiamo questa verifica, la maggior parte di irregolarità le ho riscontrate semplicemente guardando l’impianto. Dopo aver eseguito la verifica a vista si deve procedere con le altre prove e verifiche, che saranno oggetto di altri articoli, come anche le verifiche periodiche o meglio, come indicato nel D.lgs 81/08, i controlli periodici. (per ind Guido Asnaghi).

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