Un’esigenza sempre più avvertita e trasversale ai diversi ambiti d’applicazione è quella di amplificare il segnale GSM o UMTS: come e che prodotti utilizzare?

Quando la copertura è insufficiente, si verificano infatti cadute di linea, mancanza di connessione internet, difficoltà nel ricevere o inviare messaggi e posta elettronica, mancato funzionamento del combinatore del sistema d’allarme. Per ricevere e amplificare il segnale cellulare sulle 3 bande di frequenza (GSM, UMTS, LTE), esistono diversi dispositivi che permettono di gestire le frequenze del segnale anche dove insistono più operatori e servizi. Le soluzioni tecnologiche sono semplici e “scalabili” rispetto ai contesti: che si tratti di luoghi di lavoro, esercizi pubblici, abitazioni o qualsiasi altro luogo, è possibile realizzare impianti su misura delle esigenze specifiche del committente.

Soluzioni per ogni esigenza

Nelle aree più piccole, ad esempio abitazioni, uffici e sale riunioni, si possono utilizzare amplificatori dalla potenza d’uscita di 15 dBm, dotati di antenne esterne che consentono la copertura fino a 200 mq oppure oltre, compatibilmente con l’intensità del segnale. Aumentando la potenza d’uscita fino a 20 dBm, con antenne interne ed esterne, si può estendere la copertura del segnale dai 200 ai 500 mq, e oltre: è il caso di superfici commerciali e industriali di media e grande dimensione. Esistono amplificatori che coprono contemporaneamente le bande 900 MHz e 2100 MHz, e permettono la taratura manuale per gestire la disparità di segnale tra diverse bande operative. Altri tipi di amplificatore forniscono la copertura 2G, 3G e 4G negli edifici, amplificando le 5 bande di frequenze utilizzate dagli operatori telefonici in Italia, sempre con potenza d’uscita di 20 dBm e la possibilità di dislocare delle antenne. Questi dispositivi dispongono normalmente di controlli manuali del guadagno (gain) del ripetitore per evitare oscillazioni, interferenze o livelli di potenza in ingresso troppo elevati durante l’installazione. Questi sistemi possono essere espansi all’interno di immobili (abitazioni, uffici, ristoranti, centri congressi, appartamenti, capannoni, centri commerciali) tramite appositi amplificatori di linea. A prescindere dalla loro “taglia”, questi sistemi offrono dei vantaggi evidenti: funzionano con tutti gli operatori di telefonia mobile, spaziano attraverso i diversi tipi di segnale, migliorano la durata della batteria e, aspetto da non trascurare, le potenze sono limitate a 100 mW, molto meno di un normale cellulare.

Accessori e cavi

Tra gli accessori normalmente utilizzati ci sono i divisori, che dividono la linea di distribuzione in più linee frazionando in parti uguali la potenza dei segnali distribuiti, i derivatori che, in combinazione con i divisori, permettono di dosare la potenza distribuita compensandole varie distanze delle antenne all’amplificatore, ponti freddi, da usare solo in presenza di un forte segnale esterno ed una limitata zona interna da coprire. Fondamentale per il buon funzionamento dell’impianto è infine il cavo coassiale, che garantisce bassa perdita alle frequenze interessate e alto isolamento.

SELL-IN / PERCHÉ INVESTIRE

1. Offrire soluzioni per l’amplificazione dei segnali GSM, UMTS e LTE si traduce in un servizio molto utile per l’installatore
2. I prodotti che rientrano in questo segmento hanno un alto valore commerciale
3. Si tratta di un mercato “di servizio”, ma dal valore percepito in crescita
4. Si tratta di soluzioni molto semplici, e in grado di qualificare l’offerta
5. La quantità di codici da gestire a magazzino è limitata

SELL-OUT / L’INSTALLATORE DEVE SAPERE CHE…

1. I prodotti che permettono di amplificare il segnale cellulare rispondono a esigenze molto sentite dall’utente finale
2. Sebbene sia necessaria una certa perizia nell’installarli, non sono assolutamente complicati
3. L’installazione è concettualmente molto semplice
4. Questi dispositivi contribuiscono a innalzare il valore commerciale dell’impianto
5. Gli ambiti di applicazione sono vastissimi, dal residenziale allo small business, fino all’industriale