Sell in Sell Out. Rilevazione antincendio - Comelit

Opportunità da specialisti

Rilevazione antincendio. Ambientazione con immagine di centrale indirizzata (cortesia: Comelit)
Rilevazione antincendio. Ambientazione con immagine di centrale indirizzata (cortesia: Comelit)

 

L’esigenza di ottimizzare le prestazioni degli impianti è strettamente collegata al concetto di sicurezza, che non è soltanto controllo accessi, videosorveglianza e antintrusione

 

Che abbiano cause dolose, accidentali o riconducibili ad anomalie elettriche, gli incendi mettono a rischio la sicurezza di persone, oggetti e dello stesso edificio. Per prevenirli, è opportuno, ma in alcuni casi obbligatorio, mettere in conto la realizzazione di un impianto di rivelazione automatica e manuale di incendio. Il relativo segmento rappresenta un’opportunità di business per il distributore di materiale elettrico, poiché comporta il dialogo con interlocutori estremamente qualificati.

Anzitutto…la legge

Gli impianti antincendio sono sottoposti a specifici vincoli e controlli, tra i mezzi di protezione attiva previsti rientrano gli impianti di rivelazione automatica e manuale. Nel caso tal impianti siano composti da 10 o più dispositivi – come accade normalmente – la legge richiede che il progetto sia redatto da un progettista. Quest’ultimo si atterrà ai criteri stabiliti dalla norma UNI 9795 per suddividere l’impianto in “zone” e dislocare correttamente sensori, pulsanti di allarme e altri componenti. E’ utile sapere che ciascuna zona non può superare i 1.600 metri di superficie, deve svilupparsi lungo un unico livello e prevedere almeno due pulsanti d’allarme. L’installatore, a sua volta, dovrà attenersi scrupolosamente al progetto ed essere in possesso della lettera G. I Vigili del Fuoco rilasciano il nulla osta per il funzionamento dell’impianto, ma possono anche disporne il fermo se, in sede di controllo, riscontrano dispositivi non certificati secondo la serie di norme EN 54.

Centrale convenzionale (cortesia: Comelit)
Centrale convenzionale (cortesia: Comelit)

 

Come sono fatti

I sistemi che segnalano sul nascere un incendio si compongono di una centrale e dispositivi che rivelano la presenza di fumo o calore, lanciano segnali ottici o acustici. Fermo restando l’obbligo di prevedere due pulsanti d’allarme per zona, si possono collegare anche fermi elettromagnetici, accessori wireless. Quando i dispositivi ammontano a diverse decine, vanno previsti degli alimentatori supplementari e delle batterie: per legge, infatti, gli impianti devono funzionare per 24 ore e 30 minuti in assenza di energia elettrica.

Due tipologie

I sistemi di rivelazione e segnalazione antincendio possono essere convenzionali o indirizzati. Quelli del primo tipo supportano fino a 32 punti (pulsanti o rivelatori) su ciascuna linea bifilare; in caso di evento critico, indicano l’area dell’edificio corrispondente alla linea, ma non il rivelatore da cui proviene l’allarme. Al termine di ciascuna linea, vanno poste delle resistenze di bilanciamento per individuare interruzioni, cortocircuiti, rimozioni di rivelatori. Questa soluzione è adatta a contesti strutturalmente poco complessi. I prodotti del secondo tipo, invece, stabiliscono un dialogo con ciascuna periferica, consentendo un intervento molto più mirato e preciso da parte del personale preposto alla gestione della sicurezza dello stabile.

Da prevedere nella fornitura

In ogni caso, l’installatore ha bisogno di un cavo specifico, rispondente alle norme EN 50200 e CEI 20-105. Inoltre, in alcuni casi gli si può consigliare l’acquisto di un programmatore che, in caso di centrale indirizzata, lo aiuta ad assegnare correttamente gli indirizzi di ciascun dispositivo.

Un’immagine di soluzioni e accessori da un catalogo prodotti antincendio (cortesia: Comelit)
Un’immagine di soluzioni e accessori da un catalogo prodotti antincendio (cortesia: Comelit)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le ragioni per investire

1.La rilevazione antincendio permette di rivolgersi a interlocutori selezionati: installatori qualificati, progettisti, facility manager di strutture pubbliche

2.Data la “delicatezza” dell’ambito di applicazione, le principali industrie del settore offrono servizi di consulenza tecnica estremamente puntuali

3.Trattandosi di un segmento da specialisti, genera maggiori marginalità e valore aggiunto rispetto alle merceologie tradizionali. Inoltre, la versatilità di tali impianti e dei relativi dispositivi riduce il rischio di ritrovarsi del materiale in giacenza.

4.A oggi, la gran parte del fatturato di questo settore non transita attraverso la distribuzione elettrica. Pertanto, anche in caso di scarsa espansione del mercato, il fatturato esistente è aggredibile come fatturato nuovo da trasferire nel mondo elettrico

5.Il prodotto di rivelazione automatica e manuale può essere veicolo di proposta di sistemi di TVCC ed antintrusione spesso legati alla rivelazione dalle piattaforme di supervisione, in particolare per impianti di grandi dimensioni

 

Cose da dire al cliente

1.La rivelazione antincendio apre nuove opportunità per la crescita professionale e l’acquisizione di nuovi clienti

2.I clienti finali sono sempre più sensibili all’argomento-sicurezza, che può essere speso proponendogli impianti ben strutturati

3.L’installazione di sistemi di rivelazione, se supportata da partner qualificati, consente di recuperare risorse e margini che oggi si perdono delegando l’attività agli specialisti.

4.Gli impianti di rivelazione sono soggetti a regolare manutenzione per legge

5.Per questa ragione, permettono di stringere con il cliente una relazione commerciale che non termina con l’installazione, ma dura nel tempo

 

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