Il nuovo servizio meteo-climatico prevede la produzione di energia

Il progetto europeo “Sub-seasonal to Seasonal Climate Predictions for Energy’” (S2S4E), coordinato dal Barcelona Supercomputing Center in collaborazione con 11 partner europei, tra cui ENEA, ha messo a punto un innovativo servizio meteo-climatico con l’obiettivo di prevedere, fino a tre mesi, la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per una gestione più efficiente della rete elettrica.
Meteo ed energia

«Questo servizio rappresenta, a livello globale, il primo tentativo reale di mettere le attuali conoscenze scientifiche sul clima al servizio del mercato dell’energia – spiega Irene Cionni del laboratorio ENEA di “Modellistica climatica e impatti” – con l’obiettivo di aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili e garantire la sicurezza delle reti elettriche da blackout e intermittenza di approvvigionamento dovuta alla variabilità delle rinnovabili». In grado di fornire previsioni meteo-climatiche da una settimana fino a tre mesi sulle precipitazioni, la portata dei fiumi, la velocità del vento, la temperatura e la radiazione solare, le informazioni saranno messe a disposizione delle società elettriche dalla piattaforma online.

«All’ENEA – aggiunge Cionni responsabile scientifica del progetto per ENEA – ci siamo occupati della produzione di energia fotovoltaica con l’elaborazione di un modello che, calibrando e migliorando attraverso metodi statistici la previsione della radiazione solare, permette di stimare la produzione futura di energia – da una settimana fino a tre mesi – con un elevato livello di attendibilità».

Oltre al settore energico, questo nuovo servizio climatico potrebbe interessare anche le compagnie assicurative e le imprese che si occupano di turismo e di agricoltura. «In generale – conclude la ricercatrice – conoscere in anticipo come muterà il tempo in funzione del cambiamento climatico, permetterà di prepararsi meglio all’arrivo di eventi meteo estremi, pianificare gli interventi e gestire le emergenze, preservare infrastrutture essenziali e interi settori produttivi».

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