Nuova Guida tecnica CEI per la protezione dalle sovratensioni

Annecy by nightÈ stata pubblicata nel mese di giugno 2016 la nuova Guida tecnica CEI 34-156Guida per la protezione degli apparecchi di illuminazione con moduli LED dalle sovratensioni”.

La Guida ha lo scopo di informare il fabbricante di apparecchi di illuminazione in merito alle cause che tipicamente originano le sovratensioni e di definire alcune misure di protezione tali da preservare gli apparecchi di illuminazione dai possibili guasti.

La Guida si riferisce in particolare agli apparecchi installati in impianti di illuminazione posti all’esterno, quali ad esempio quelli per illuminazione stradale e arredo urbano.

La rapida evoluzione delle sorgenti luminose basate su tecnologie LED e il costante miglioramento della loro efficienza luminosa ne ha comportato una massiccia applicazione all’interno degli apparecchi di illuminazione, modificandone i tratti distintivi, aprendo nuove frontiere nel design e creando nuovi scenari e percezioni luminose.

Rispetto a qualche anno fa, gli apparecchi di illuminazione con moduli LED dispongono di una sorgente luminosa di dimensioni contenute, di grande luminanza, costruita utilizzando tecnologie, strumenti ed attrezzature per l’assemblaggio propri del mondo dell’elettronica.

Le prerogative dimensionali, di funzionamento e di isolamento sono assolutamente diverse dalle sorgenti luminose “tradizionali” utilizzate finora.

Uno degli elementi critici per i moduli LED è la temperatura di funzionamento, poiché essa influenza sia la quantità di luce emessa (flusso luminoso) che le aspettative di vita. Tutti gli apparecchi con moduli LED sono pertanto progettati per mantenere la temperatura dei singoli LED al più basso valore possibile.

L’utilizzo delle nuove sorgenti LED negli apparecchi di illuminazione installati in impianti posti all’esterno ha evidenziato un certo numero di guasti dovuti alle sollecitazioni indotte dall’ambiente stesso. Inoltre si è spesso osservato come le aspettative di vita, rilevate a fronte di attente prove di laboratorio in accordo alle Norme di sicurezza e di immunità, non sono state confermate nel reale utilizzo.

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