Nikola Tesla, da vincitore a sconfitto!

Nikola Tesla
NIKOLA TESLA. Inventore, fisico e ingegnere elettrico serbo ma naturalizzato statunitense.

Interessi economici enormi, generati dall’avvento della corrente (continua e alternata) e dalle possibilità di cambiare letteralmente la vita del genere umano, incombevano sulla testa di due grandi scienziati, Thomas Edison e Nikola Tesla. Probabilmente troppo presi dal proprio “ego”, non si resero conto di essere diventati semplici pedine in un gioco economico molto più grande di loro.

Economia vs genio

Da un lato abbiamo Tesla che per tutti i suoi brevetti, ceduti da Edison all’imprenditore e inventore George Westinghouse, aveva ottenuto la misera somma di 216.000 dollari. Dall’altro la società di Edison che nel corso delle azioni legali, intraprese per difendere da Westinghouse il brevetto della lampadina, aveva perso tantissimi soldi tanto da essere costretto a ricorrere a prestiti ingenti accumulando debiti che ormai non era più in grado di gestire. Le banche si erano quindi proposte di controllare la sua società per la cifra di 1.750.000 dollari, cambiandole nome in General Electric Company, con a capo due abili e spregiudicati uomini d’affari quali il banchiere John Pierpont Morgan ed Edward Adams.

Nuovi accordi

È così che, neutralizzati i due grandi scienziati, la guerra si svolse su un piano puramente legale ed economico: la Westinghouse Electric aveva in pugno la tecnologia vincente mentre la General Electric aveva il mercato delle lampadine, senza le quali Westinghouse non avrebbe potuto far nulla. Grazie alla sua abilità di mediatore, Edward Adams riuscì a far trovare un punto d’incontro tra i “proprietari” delle lampade elettriche e i detentori dei brevetti, che ne avrebbero permesso l’alimentazione.

Fu così che le due società parteciparono insieme alla gara d’appalto per la realizzazione di una centrale idroelettrica sulle cascate del Niagara, che avrebbe dovuto avere – come primi utilizzatori – gli abitanti e le industrie della città di Buffalo, distante circa 40 km dalla centrale. Mentre i tecnici della Westinghouse Electric si preoccupavano della realizzazione della centrale, quelli della General Electric (grazie ai brevetti) realizzavano la linea di trasporto.

TARGA ORIGINALE presso le Cascate del Niagara che segnala Tesla come il primo inventore del sistema polifase a corrente alternata. Fonte: “The Life and Times of Nikola Tesla – Biography of a genius – Marc J. Seifer”.

La guerra delle correnti si concludeva quindi con i finanzieri vincitori sugli scienziati e, soprattutto, Tesla subiva l’ennesima delusione della sua vita di “imprenditore”. Nonostante fosse amareggiato, la sua mente non smetteva di pensare a futuri scenari, dove la distribuzione di energia alternata alle città fosse solo una tappa iniziale e non il traguardo.

I festeggiamenti

La società Niagara Falls Power Co. decise di festeggiare l’avvento dell’energia elettrica nella città di Buffalo con una grande festa, nel locale più elegante della città, alla quale furono invitati ospiti importanti da ogni parte del mondo. Tra questi vi fu anche Tesla a cui fu lasciato l’onore di chiudere la serata con un breve intervento. Era il 12 gennaio 1897 e il banchetto era andato per le lunghe così, quando Tesla fu invitato a parlare, era così tardi che gli ospiti fremevano per lasciare la sala.

Lui per nulla stanco e annoiato, iniziò il suo discorso con un taglio molto professionale, quasi stesse tenendo una conferenza per addetti ai lavori. Parlò della necessità che l’umanità aveva dell’energia elettrica e di come queste potessero essere ora soddisfatte grazie all’invenzione del motore a corrente alternata; proseguì elencando molte invenzioni che, grazie all’elettricità distribuita, si sarebbero potute realizzare, elogiando al contempo tutti gli scienziati che avevano permesso questo traguardo, aggiungendo però che si era solo all’inizio. Ed anche il suo discorso, nonostante il crescente brusio dei convitati, era solo all’inizio…

Idee futuristiche

Tesla proseguì elogiando le comunità di Niagara e di Buffalo, sottolineando la grande importanza dell’opera realizzata che dimostrava la capacità dell’uomo di sottomettere le forze della natura per migliorare la propria vita. Proseguì dicendo che la natura doveva essere utilizzata con rispetto e senza danneggiarla per i propri usi, rivelando – a un pubblico non proprio attento – che avrebbe trovato un modo di produrre energia elettrica sfruttando la carica elettrica della stessa Terra.

E, mentre gli invitati erano ormai totalmente disattenti, concluse con queste precise ma poco chiare parole «Ho ideato mezzi che ci permetteranno di ottenere un potere di trasmissione delle forze elettromotrici molto più alto di quello reso possibile dalle attuali apparecchiature. I progressi compiuti in questo campo hanno rinnovato la mia speranza di vedere un giorno realizzarsi uno dei miei più grandi sogni: la trasmissione di energia di centrale in centrale senza l’impiego dei fili». Con queste parole mise termine, dopo ben 45 minuti, al suo lungo e appassionato intervento.

Il dominio della General Electric
JOHN PIERPONT MORGAN, banchiere e finanziere statunitense che fondò la famosa banca J.P. Morgan & Co. (Images of American Political History)

Nessuno ascoltò fino in fondo le sue ultime parole a eccezione del banchiere J.P. Morgan che governava e gestiva ormai non solo la General Electric (GE), ma anche tutto il business dell’elettricità mondiale, avendo da poco versato ingenti cifre a Westinghouse per acquisire i brevetti di Tesla e l’esclusiva per distribuire l’elettricità in tutto il mondo. Ora che Morgan, banchiere e uomo d’affari senza scrupoli, aveva realizzato un modello efficace a Buffalo, avrebbe moltiplicato nel mondo le centrali di produzione dell’energia elettrica e trasportato, con milioni di chilometri di cavo, la stessa nelle case e nelle industrie quella “forza motrice” capace di illuminare artificialmente il mondo e alimentare ogni tipo di macchina elettrica.

La sconfitta di tesla

Edison e Tesla ne uscirono ridimensionati: ma Edison oltre a essere un grande ricercatore possedeva un senso pratico che gli consentì di mantenere e consolidare la propria immagine per diventare negli anni a seguire un vero e proprio idolo degli americani. Il vero e solo sconfitto rimase Tesla: il sognatore serbo, lo scienziato capace di realizzare invenzioni che si palesavano nella sua mente come autentiche visioni.

La frase finale del suo discorso, quella che nessuno tranne Morgan riuscì ad ascoltare, profetizzava di una sua futura e davvero fantascientifica invenzione: utilizzare il campo magnetico terrestre per trasportare ovunque nel mondo l’energia senza fili! Frase che rimbombava continuamente nella sua mente. Cosa aveva in mente questo folle visionario e cosa intendeva dire con “la trasmissione di energia senza l’impiego dei fili”?

Negli anni seguenti, mentre l’energia elettrica veniva distribuita e venduta nel mondo, Tesla continuò a lavorare alla sua visionaria idea. Arrivato a un ottimo punto andò a illustrarla nel dettaglio a Morgan e il senso di quella frase fu chiaro per il banchiere che vide materializzarsi tutte le sue latenti paure. Tesla aveva trovato il modo di trasmettere l’energia elettrica, senza limiti di potenza, attraverso lo spazio e chiunque, senza cavi e senza necessità di doverla pagare, avrebbe potuto prelevare l’energia di cui aveva bisogno con un’antenna nel giardino o sul tetto della propria casa.

Morgan ritirò tutti i finanziamenti per le sue ricerche a Tesla e il serbo finì in povertà, irriso come un folle visionario, vivendo con un misero assegno concessogli dal governo per i suoi meriti di scienziato. General Electric e Westinghouse esistono ancora oggi e sono tra le più potenti multinazionali al mondo. La speculazione e la cupidigia di pochi, fermando Tesla, impedì l’evoluzione dell’umanità che oggi, con quella invenzione, avrebbe potuto essere molto più avanti.

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