PMI e innovazione

Nel tempo della trasformazione digitale

Le ragioni legate al ruolo guida dell’innovazione per l’evoluzione delle PMI  sono molteplici. In primo luogo, l’innovazione abilita strategie di miglioramento e differenziazione delle imprese. Questo fatto è noto da tempo e sta alla base della competizione delle imprese. Secondo, in un contesto tecnologico in cui la penetrazione delle tecnologie nei modelli di business delle imprese è più spinta, il pericolo per le aziende che non innovano è quello di dover fronteggiare la competizione di nuovi attori operanti in settori completamente diversi e inaspettati: si pensi all’impatto dirompente che le tecnologie digitali hanno avuto su mercati quali quello dei media o della logistica. Un terzo fattore rilevante è quello che le imprese operano oggi in mercati fortemente interconnessi: lo stretto legame fra le imprese fa sì che le prestazioni di un prodotto o di un servizio, percepite dal mercato, siano il risultato della combinazione delle azioni di differenti attori in una supply chain o, più propriamente, in una rete di collaborazioni. Le reti di maggiore successo sono quelle in cui tutti gli attori innovano.

Ostacoli all’innovazione

Innovare è tuttavia un processo difficile per le imprese, in particolare per quelle piccole e medie. Ostacoli si individuano nelle competenze, non tanto nello specifico dominio di attività dell’impresa, quanto nella capacità di innestare e integrare conoscenze interdisciplinari e legate alle nuove tecnologie, nell’accesso alle risorse strumentali all’innovazione: si pensi all’utilizzo di infrastrutture o di laboratori di ricerca, e alla mentalità delle imprese, spesso cablata nelle persone e consolidata negli anni, che ostacola la sperimentazione e il cambiamento. Tuttavia, sono gli stessi fattori che spingono le imprese all’innovazione a suggerire le vie per la sua realizzazione.

Open Innovation

Si tratta di un approccio attraverso cui l’impresa ricorre ad idee, strumenti e competenze dall’esterno, in particolare attingendo a centri dove si sperimenta il nuovo con maggiore facilità. Le tecnologie digitali per loro natura sono alla base di molteplici iniziative imprenditoriali ed ampiamente rappresentate in questo contesto. Nuove modalità di gestione dei processi di innovazione si stanno estendendo dal mondo digitale ai contesti “più tradizionali”. Approcci agile, nati sì in ambito manifatturiero, ma diffusi e giunti a maturità soprattutto grazie al digitale, sono oggi ad esempio codificati e accessibili alle imprese. Modelli flessibili di gestione delle organizzazioni, si pensi all’adhocrazia, basati sulla collaborazione di piccoli gruppi, autonomi e non soggetti ad un governo centralizzato, sono oggi attuabili grazie alle tecnologie digitali che consentono monitoraggio e convergenza degli sforzi ed impediscono all’autonomia di trasformarsi in caos.

Fare rete

La collaborazione fra le imprese è abilitata e sostenuta dalle tecnologie digitali. Co-operazione nella realizzazione di prodotti e servizi, creazione e attivazione di reti di partnership dinamiche, sperimentazione di nuove iniziative congiunte, esternalizzazione di servizi in forma crowd sono possibili grazie agli strumenti informatici.  E infine il contributo più importante offerto all’innovazione dalle tecnologie digitali consiste nella loro penetrazione e influenza di tutti gli aspetti della vita delle persone, permettendo loro di superare la naturale resistenza al nuovo.

 

Fabrizio Amarilli

L’Autore

Fabrizio Amarilli opera all’interno della Fondazione Politecnico di Milano. Ha maturato una esperienza ventennale nella gestione di progetti di innovazione basati sulle tecnologie digitali, sia attraverso collaborazioni con aziende che nell’ambito di progetti di ricerca finanziati dalla Commissione Europea. fabrizio.amarilli@polimi.it

 

QUALCHE COMMENTO

 

Futuro o alterazione del presente?

Chiara Cereda – Responsabile Marketing e Supply Chain di E.M.A. Cereda (Agrate Brianza)

“L’innovazione ha sempre una connotazione positiva e quasi obbligatoria per continuare le nostre attività, ma a volte è difficile scegliere come farlo, se abbiamo la struttura e le persone adeguate. Le PMI hanno un’organizzazione più agile che sopporta meglio il cambiamento, i big le risorse per attuare dei cambiamenti più sostanziosi.  Ogni giorno siamo esposti a nuovi stimoli tecnologici, con evoluzione esponenziale. Questo è un fattore che non possiamo trascurare, ma che dobbiamo invece  analizzare per trovare la soluzione che si adatta meglio alle nostre esigenze. Personalmente, sono sempre affascinata dalle nuove preposte, che difficilmente possono essere inserite nella nostra realtà, ma possono sempre essere uno spunto di riflessione. Il futuro non esiste più: c’è solo un’alterazione del presente, con velocità e realtà differenti che convivono nello stesso tempo. Non sono a portata di tutti e non sono altrettanto vantaggiose per tutti, tuttavia c’è una possibilità per ognuno, dove è sufficiente valutare la propria situazione e rischiare un pochino”.

 

Innovazione: quali sfide e opportunità per le PMI distributrici di materiale elettrico?

Michele Binato – VIME – Consigliere CDA de La Rete

“Confrontandomi spesso con i colleghi, risulta evidente che si comincia a risentire dei processi e delle evoluzioni in atto, ma non abbiamo ancora raggiunto un’unità di pensiero e d’intenti su com’è la situazione e su come affrontare il futuro; abbiamo ancora delle visioni che solo in parte convergono. Penso che la nostra bravura sarà quella di preservare e di valorizzare le caratteristiche che ci hanno permesso di esserci ancora, unendole tra di noi, aggregandoci in modo diverso da come la storia è stata scritta, migliorando continuamente i servizi che siamo in grado di erogare e cercando di essere competitivi nell’offerta che proponiamo.

A mio avviso credo sia fondamentale e importante avere la possibilità di continuare a fare il nostro principale lavoro, ovvero quello di curare la vendita, la proposta e la tecnicità del prodotto, potendo usufruire di una serie di servizi (marketing, formazione, logistica, web, servizi amministrativi e altro ancora) da chi ha un’ampia e storica esperienza in merito, e ha anche la capacità di erogarli in modo eccellente e di metterli a disposizione altrettanto sapientemente. Solo così potremo rimanere concentrati sulle attività che ci rendono e ci mantengono sul mercato, evitando di disperdere energie (fisiche ed economiche) in altre che, da soli, non avremmo la possibilità di effettuare in modo completo e profondo.

È importantissimo far crescere e valorizzare le specializzazioni, verticalizzandole quanto possibile, ma è altrettanto fondamentale per noi essere parte di un “ecosistema” che ci possa garantire la competitività con gli altri attori del mercato”.

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