Nel centro estetico la domotica è a effetto

centro estetico e domotica“La scelta di affidarsi alla domotica per un centro estetico può rivelarsi un elemento chiave che determina il buon feeling del luogo e quindi la fidelizzazione dell’utenza. L’ha capito lo Studio di Estetica Silvia di Ancona, che ha puntato molto sulla qualità dell’ambiente grazie ad un impianto elettrico che integra più funzioni.

L’esigenza del centro estetico

L’impianto è stato realizzato ad hoc prendendo come base di progetto le specifiche esigenze del centro estetico. L’attività è gestita da una sola persona che ha la necessità di dedicare al cliente la massima attenzione. Da qui nasce quindi il bisogno di controllare direttamente l’intero sistema elettronico dello studio attraverso un’interfaccia estremamente funzionale e pratica. “Ci siamo focalizzati sull’integrazione e sulla qualità del servizio”. Spiega Cristiano Vaccarini, direttore generale di V3 Elettro Impianti, l’azienda installatrice. “Abbiamo realizzato una struttura in grado di migliorare l’esperienza dei suoi clienti in termini di qualità e percezione e che collabora in modo diretto con l’attività commerciale che ospita. Questo permette al proprietario di avere un controllo completo, intuitivo e sicuro”.

Funzioni integrate

Il committente ha richiesto specificatamente la realizzazione di un effetto suggestivo grazie ad uno specifico mix di illuminazione e diffusione sonora, fin dall’ingresso allo studio.  “Dal punto di vista percettivo – spiega l’installatore Vaccarini – l’impianto integra e potenzia un effetto di “magia” creato in questo ambiente piccolo, reso confortevole dai suoni, dai colori, dalla climatizzazione e dall’arredo estremamente curati. Abbiamo fatto in modo che fosse possibile comandare ogni aspetto del locale attraverso l’intero sistema domotico che può essere gestito dall’utente tramite interfacce molto intuitive per tablet e smartphone, tramite i pulsanti del locale, oppure attraverso l’automatizzazione di alcune operazioni pratiche per il cliente come l’accensione graduale delle luci dell’ingresso al tramonto e, dopo l’orario di chiusura, lo spegnimento di sicurezza di tutte le luci e dei condizionatori”.

 

L’impianto

Lo scheletro dell’impianto è costituito dal sistema KNX, il primo standard di building automation aperto ed approvato sia a livello europeo che mondiale. Il sistema raccoglie tutti i pulsanti del locale, i tiranti delle docce ed il campanello dell’ingresso, oltre ad integrare gli attuatori installati a quadro elettrico per il comando delle accensioni e dell’abilitazione delle prese F.M. Il cuore ed il cervello dell’impianto rispondono invece al nome di Control4, azienda che produce unità di controllo per la casa e l’ufficio. Tale sistema è capace di coordinare e gestire illuminazione, climatizzazione, musica, video e sicurezza di ogni stanza o della casa intera. Permette, infatti, la gestione dell’apparato multimediale composto da  TV, web-radio, screen saver ed amplificatore 4 zone, del sistema KNX con i punti di comando “tradizionali” di accensioni delle luci e forza motrice,  e del bus DALI per i corpi illuminanti LED dimmerabili. Inoltre, il sistema ha sotto di sé la gestione della telecamera IP camera Mobotix e delle unità interne dei condizionatori Daikin installati.

La scelta illuminotecnica

È stata prestata particolare attenzione alla scelta dei corpi illuminanti per un ambiente di forte effetto, dalla gestione estremamente intuibile e pratica. In totale sono stati installati 31 punti luce: nove faretti dimmerabili, un lampadario più tre nicchie con strisce led per l’ingresso, per il corridoio sei luci neon, due applique da parete per ognuna delle quattro stanze, tre faretti led per l’ufficio, una applique con sensore di presenza per il ripostiglio ed infine due punti luce e uno specchio per il bagno, di cui però l’impianto non è stato soggetto a modifiche in quanto rifatto di recente. “I corpi illuminanti dimmerabili presenti in impianto – spiega l’installatore – sono di tipo DALI (Digital Addressable Lighting Interface), un sistema digitale divenuto successore del classico dimmer analogico 1-10V, sviluppato in risposta alla necessità di maggiore flessibilità per gli impianti nascenti. Supportato e sviluppato dai principali produttori di alimentatori elettronici, DALI è uno standard non proprietario che permette di identificare i singoli corpi illuminanti a fronte di un cablaggio essenziale in cui la regolazione avviene tramite due fili comuni ai corpi illuminanti, privi di polarità”.

Interfaccia per il sistema di illuminazione

Presso lo Studio di Estetica Silvia, il sistema DALI è integrato direttamente in Control4 tramite un’interfaccia prodotta in Italia. Grazie al driver per Control4, sempre sviluppato in Italia da un altro dealer Control4, è possibile programmare a piacimento il comportamento di ogni singola luce, mentre dal dispositivo mobile dell’utente finale possono essere trattate sia come luci tradizionali (on/off) sia come dimmer con l’apposito slider. “Essendo possibile la regolazione 0-100% – prosegue Vaccarini –  accensioni e spegnimenti sono gestiti a piacimento e comodità del cliente.  Ad esempio, accensioni sfalsate dei corpi illuminanti con intensità graduale fino al 75% al tramonto, abbassamento luci al 20% a conferma della procedura di spegnimento del locale in corso, e poi spegnimento completo con ritardo. Poi ancora accensione al 50% ad orario chiusura e spegnimento notturno per effetto vetrina, accensione notturna al 35% di due singoli corpi illuminanti a supporto della registrazione notturna della telecamera. Le luci, come la telecamera – conclude l’installatore – sono quindi “risorse” e “variabili” a disposizione dell’impianto, programmabili e personalizzabili a seconda delle esigenze e necessità del cliente stesso”.

Gestione semplice

“Per un impianto di questo tipo non è necessaria manutenzione aggiuntiva rispetto all’ordinario. Anzi, gli apparati tecnologici sono privi di ventole o parti meccaniche in movimento, quindi una volta collocati in un locale privo di forti escursioni termiche e garantita loro la continuità elettrica, stiamo già facendo il meglio” – afferma l’installatore. Gli apparati “intelligenti” come attuatori, moduli per ingressi digitali e centralina Control4, agevolano le operazioni di manutenzione, fornendo informazioni utili ad una prima diagnostica in caso di anomalie,  informazioni reperibili sia connettendosi al sistema con i dovuti apparati in loco, sia da remoto per verificare e localizzare l’eventuale anomalia.

L’organizzazione del lavoro

“Partendo dal progetto redatto dall’architetto Moratti, con ambiente ed il target, abbiamo “tradotto” la nostra proposta per l’impianto elettrico su carta, specificando informazioni essenziali quali le maggiori esigenze di spazio, come il quadro elettrico più grande ed uno spazio dell’ufficio da riservare agli apparati tecnologici. Una volta ottenuta la conferma per i lavori, la deadline era già presente e rappresentata dall’inaugurazione del negozio, fissata definitivamente per il 2 giugno. Date le dimensioni contenute del cantiere, è stato possibile avere un rapporto diretto sia con le altre realtà operative quali idraulico ed  imbianchini, che con l’architetto, consentendo di minimizzare le interferenze tra le fasi lavorative e risolvendo i possibili dubbi sul nascere”.

La parte più complessa

“Sicuramente la definizione dell’ingresso. In questa zona andavano posizionati 9 faretti led distribuiti uniformemente lungo le pareti, il lampadario, le casse per la diffusione sonora, la telecamera e le bocche di uscita dell’aria condizionata: decisamente tanti elementi in uno spazio ristretto. L’ingresso era cruciale anche in termini di estetica, erano definite delle tinte particolari per ogni parete e tutti gli apparati dovevano convivere rimanendo il più possibile discreti. Sin dalla posa delle guaine, quindi, si è presentata l’esigenza di definire le posizioni di queste ultime. Abbiamo risolto effettuando un apposito sopralluogo con l’architetto, definendo le alternative possibili per le varie posizioni, risultanti da un compromesso di estetica e funzionalità. I diffusori audio, le casse e le varie parti in plastica sono stati smontati ed affidati al pittore, in modo da uniformare la tinta, e rimontate a lavori ultimati”. (Cristiano Vaccarini, V3 Elettro Impianti).

(articolo di Lara Morandotti).

Rispetto al progetto, l’impianto aveva maggiori esigenze di spazio, come il quadro elettrico più grande e uno spazio dell’ufficio da riservare agli apparati tecnologici.
Rispetto al progetto, l’impianto aveva maggiori esigenze di spazio, come il quadro elettrico più grande e uno spazio dell’ufficio da riservare agli apparati tecnologici.
Il cuore ed il cervello dell’impianto rispondono invece al nome di Control4, sistema capace di coordinare e gestire illuminazione, climatizzazione, musica, video e sicurezza di ogni stanza o della casa intera.
Il cuore ed il cervello dell’impianto rispondono invece al nome di Control4, sistema capace di coordinare e gestire illuminazione, climatizzazione, musica, video e sicurezza di ogni stanza o della casa intera.

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