Con questo articolo continua la trattazione degli argomenti inerenti alla progettazione e la realizzazione di un’infrastruttura digitale all’interno di un edificio; nello specifico analizzeremo l’esecuzione delle infrastrutture fisiche verticali (più comunemente conosciute come montanti).
Per montanti si intende la distribuzione delle canalizzazioni verticali che raccordano i vani tecnici dell’edificio con i vari appartamenti. Nelle nuove costruzioni (o in caso di ristrutturazioni rilevanti) tale distribuzione si sviluppa per tutta l’altezza dell’edificio, consentendo il transito dei diversi mezzi trasmissivi sia dai piani inferiori verso quelli superiori (solitamente per quanto attiene i segnali dati), sia viceversa (solitamente per quanto riguarda i segnali TV).
Montanti, alloggiamento e tipologia
Per consentire l’alloggiamento dei montanti occorre predisporre una serie di spazi architettonici idonei allo scopo. Tali sedi devono essere previste su pareti che siano costantemente affacciate su spazi comuni, senza transitare all’interno di unità immobiliari dove si creerebbero servitù in caso di necessità di ispezione.
I montanti possono essere costituiti sia da tubi e/o cavidotti incassati a parete, sia da canalizzazioni verticali installate entro appositi cavedi ispezionabili (figura 1); nel caso di tubazioni incassate, queste devono transitare, a tutti i piani, attraverso idonee cassette di derivazione atte ad assicurare gli accessi ai servizi di comunicazione elettronica a tutte le unità immobiliari.
Le montanti devono essere continue su tutto lo sviluppo verticale dell’edifico (locale tecnico/piani/ sottotetto) e devono essere dimensionati tenendo in conto possibili ampliamenti futuri, sia per quanto riguarda la montante vera e propria, sia per quanto riguarda l’ingresso dei servizi all’interno delle singole unità.
Impianto multiservizio
Nel seguito verrà esplicitato un esempio di montante di edificio che prevede la realizzazione di impianti TV e dati separati da eventuali altri impianti di comunicazione elettronica (ad esempio videocitofono, regolazione climatica, ecc.); l’infrastruttura così realizzata consentirà di ospitare un impianto multiservizio che integrerà sia la distribuzione TV sia la distribuzione dell’impianto dati.
La soluzione che prevede un cavedio comune per la risalita di tutti i mezzi trasmessivi è sicuramente la soluzione preferibile per la sua semplicità di gestione che subisce un ulteriore incremento qualora si separi il più possibile il percorso dei cavi in fibra ottica da quello dei cavi in rame.
Tubazioni
Per determinare il numero e la dimensione delle tubazioni in funzione del numero di unità immobiliari da collegare si può ricorrere alle indicazioni riportate nella Guida CEI 64-100, che tengono conto delle diverse tipologie di edificio in base al numero di piani ed al numero di unità immobiliari per piano presenti. All’interno, sono inoltre riportate anche le indicazioni relative alle dimensioni da adottare per le cassette di derivazione di ogni montante. Ovviamente tali dimensioni sono orientative e possono subire variazioni anche significative in base all’effettiva tipologia di prodotti disponibili sul mercato.
In tabella sono richiamati alcuni dimensionamenti di montanti in base alle considerazioni sinora esposte. 
Da evidenziare che sono riportate le scatole di derivazione separate (una per i segnali TV, una per i segnali dati) e le relative dimensioni: la soluzione indicata non è ovviamente vincolante, ma risulta tuttavia importante garantire, in fase di progettazione e di realizzazione, spazi equivalenti o maggiori (anche unificando le due scatole).
Si ricorda, infine, dove i cavi ottici sono accessibili (ad esempio, nelle scatole di derivazione e/o rompitratta ai piani), di apporre un’etichetta che segnali la presenza di fibre ottiche per salvaguardare l’integrità di queste durante interventi di manutenzione su altri impianti afferenti alla stessa montante.
