La ditta Mercalli S.r.l. nasce nel 1951 e, da allora, è garanzia di serietà e attenzione al cliente. Grazie alla sua lunga storia, è oggi specializzata nel settore industriale e soprattutto nel campo dell’automazione con l’uso di PLC (programmable logic controller).
Abbiamo intervistato Elisa Mercalli per scoprire di più sull’azienda Mercalli Srl e sulle sue specializzazioni.
Buongiorno Elisa, ci può tracciare brevemente la storia della Mercalli Srl?
«L’azienda nasce a Novara nel 1951 e viene acquisita nel 1974 da mio padre insieme ad altri due soci. Nel 2005 dalle mani di mio padre passa nelle nostre. Oggi siamo tre soci: io, mio fratello Davide e nostro cugino Milo Ferrari.
A marzo 2023, in seguito a una crescita di personale, lasciamo la sede storica per spostarci nella nuova sede operativa di San Pietro Mosezzo, sempre in provincia di Novara.
Siamo in 25, io mi occupo della parte burocratica, Davide è responsabile dell’ufficio tecnico e si occupa degli acquisti, delle vendite, dei preventivi, dei sopralluoghi e di ciò che ser ve alle squadre nei cantieri; Milo supervisiona i cantieri ma nello stesso tempo è anche più operativo e segue i ragazzi e i cantieri in prima persona. Abbiamo due impiegate, un disegnatore, un tecnico PLC, un tecnico KNX e 18 operativi».
In quale ambito siete specializzati?
«Ci occupiamo per il 90% di clienti industriali, in ambiti anche molto diversi tra loro (cave e miniere, concerie, riserie, industria petrolchimica, enti che si occupano di acquedotti e fognature, serre e vivai, ecc.). Nel corso degli anni ci siamo affermarti sul territorio come azienda di riferimento per quanto riguarda gli impianti industriali, acquisendo una clientela storica molto importante della quale ci occupiamo con grande serietà.
Seguiamo dalle nuove realizzazioni alla periodica manutenzione elettrica, offrendo un servizio a 360°, occupandoci di tutto quello che serve: dai quadri, alla cabina MT, collegamento macchine e motori, tutta la parte elettrica fino ad arrivare all’antincendio e alla videosorveglianza. Produciamo al nostro interno anche tutti i quadri elettrici, sia di potenza che di automazione, di cui ci occupiamo dalla progettazione alla realizzazione.
Il nostro team è abilitato alla realizzazione di impianti KNX. Programmiamo inoltre PLC Omron e ci occupiamo, come già anticipato, di manutenzione e installazione di cabine MT».
Quale, tra i lavori realizzati negli ultimi anni, vi ha dato maggior soddisfazione?
«I due lavori di cui andiamo più fieri sono un impianto di trattamento secco/umido in Egitto nel ramo cave/miniere e uno per una vetreria in Turkmenistan. Per entrambi abbiamo realizzato i quadri elettrici di automazione e potenza in azienda e, una volta pronti, li abbiamo inseriti nei container che avrebbero raggiunto la destinazione con tutti i materiali necessari al completamento dell’impianto in loco (cavi, passerelle, tubazioni).
Abbiamo poi messo in funzione entrambi gli impianti. Sono stati lavori davvero impegnativi e anche lunghi in termini di realizzazione: mesi e mesi di duro lavoro (l’Egitto ci ha impegnato un anno e mezzo!) ma di estreme soddisfazioni».
Per quanto riguarda la formazione, invece?
«Siamo abbonati a Tuttonorme da credo 30 più di 30 anni, inoltre, ci avvaliamo della collaborazione di professionisti esterni e seguiamo periodicamente corsi di formazione e aggiornamento messi a disposizione da fornitori e associazioni di categoria. Possediamo poi la certificazione di Qualità ISO9001/2005 ottenuta negli anni 2000 e la certificazione RINA relativamente alla “Gestione aziendale”».
Quali le sfide e le opportunità per un giovane che oggi vuole intraprendere questo mestiere?
«Io credo che le nuove generazioni abbiano, in questo momento, una grandissima opportunità: c’è un grande “buco” generazionale per il quale non ci sono abbastanza trentenni che svolgono il nostro lavoro. Questo perché 10/15 anni fa si puntava a far studiare i giovani sminuendo la strada tecnico/professionale. Questo approccio errato ha creato quel vuoto di cui parlavo e ora abbiamo difficoltà a colmarlo.
Le cose per fortuna sembrano essere in una fase di cambiamento, ma ai neodiplomati di oggi manca ancora – palesemente – la parte pratica… non è colpa loro ma degli istituti tecnici che dovrebbero puntare molto di più ad assottigliare il gap tra studio teorico e realtà lavorativa.
Detto ciò, ribadisco: questo attuale bisogno di elettricisti è un’opportunità da sfruttare se si ha la voglia e la passione di approfondire il mestiere, un mestiere che è oggi più che mai in evoluzione e che è in grado di offrire grandi soddisfazioni. Crediamo nelle persone che collaborano con noi e valorizziamo il lavoro di ognuno. Se remiamo tutti insieme possiamo andare lontano».