Una realtà in linea con i tempi

L’ESTERNO della sede centrale di Megawatt Spa a Casoria (NA)

Il Gruppo Megawatt ha come obiettivo rendere connessi il settore elettrico e quello idrotermosanitario e far sì che gli installatori siano in grado di operare in entrambi i campi.

Megawatt è una so­cietà familiare fon­data nel 1980 che, da allora ad oggi, si è sviluppata lavorando con pas­sione nel settore del materiale elettrico riuscendo, grazie ad ac­quisizioni e investimenti, a copri­re quasi interamente il territorio nazionale. Le aziende che fanno parte oggi del Gruppo Megawatt sono Megawatt Spa, Elettrocam­pania Spa, Cameg Spa, Electra Spa, Elettrolazio Spa, Gruppo Ac­mei Spa, Medel Spa, Asso Sicu­rezza Spa, EDIF Spa, Alfieri Spa, CET Spa e Barcella Elettroforni­ture Spa per un totale di 122 pun­ti vendita e fatturato consolidato del 2022 di 1,3 miliardi di euro.

Il capostipite di Megawatt, Gio­vanni Marigliano, è affiancato da tutta la famiglia: la moglie Maria; i due figli Domenico e Luca Ma­rigliano, che si occupano di ge­stione, sviluppo e strategie de­gli acquisti/vendita nell’azienda; quattro nipoti Maria e Giovanni, figli di Domenico, e Giovanni e Simone che sono figli di Antonio Marigliano che opera però fuori dal Gruppo.

DA SINISTRA il nipote Giovanni, il figlio Luca, il capostipite Giovanni e la moglie Maria, il figlio Domenico, i nipoti Simone, Maria e Giovanni

Abbiamo incontrato Domenico Marigliano, secondogenito del fondatore, che a nome della fa­miglia ci ha raccontato cosa è og­gi Gruppo Megawatt e quali sa­ranno gli obiettivi futuri.

Quali percorsi avete intrapreso nei settori elettrico e ITS e quali ostacoli state riscontrando? 

«Abbiamo iniziato a lavorare sul­la nostra struttura interna per cercare di raggiungere il nostro obiettivo che consiste nell’avere tutti i punti vendita ibridi. Il primo passo è stato trasformare e am­pliare, dove possibile, i punti ven­dita che già avevamo e successi­vamente creare nuove strutture. Ormai, abbiamo raggiunto un rit­mo di crescita pari a 6/8 nuovi punti vendita aperti all’anno. Questo sviluppo però non ver­rà trainato da investimenti solo nel mondo elettrico o solo nel mondo idrotermosanitario, ma bensì, il segreto sta proprio in u­na crescita contemporanea dei due settori, senza passare ne­cessariamente da nuove acquisi­zioni.

Il problema più grande che abbiamo riscontrato, e quindi l’o­stacolo che vogliamo assoluta­mente superare, è e sarà quello di riuscire a far coesistere i due settori e far crescere le due men­talità differenti per rispondere alle necessità sia dell’elettrico sia dell’ITS. Tutte le persone di gran­de esperienza che sono entrate a far parte del Gruppo Megawatt provenendo però dal settore idrotermosanitario, hanno con­tribuito ad aumentare la credi­bilità del progetto che il Gruppo ha messo in atto oltre che a di­mostrare la solidità di Megawatt.

La crescita del gruppo avviene affiancando all’attività dell’elet­trico quella dell’idrotermosanita­rio. I due mondi infatti sono, non immediatamente ma inevitabil­mente, destinati all’integrazione. In questo senso, il nostro percor­so ha preso il via grazie a diver­se collaborazioni con specialisti dell’idrotermosanitario che sono stati inseriti in Barcella e in altre società del Gruppo».

Quali fattori hanno aiutato il gruppo a crescere in questa direzione? 

L’INTERNO della sede centrale Megawatt Spa a Casoria (NA)

«Siamo riusciti a ottenere una certa riconoscenza sul merca­to grazie all’impostazione che abbiamo voluto dare alla no­stra realtà. Non ci consideriamo “arrivati” ma stiamo crescendo con rapidità. Sicuramente è an­che grazie al contributo dei nostri nuovi e storici collaboratori: sono infatti i nostri migliori ambascia­tori sia nei confronti della cliente­la sia nei confronti di nuovi pos­sibili inserimenti.

A supporto di questa affermazione, in un mer­cato dove non è facilissimo trova­re risorse umane, noi risultiamo attrattivi e incrementiamo con­tinuamente il numero delle pro­fessionalità a bordo. Non siamo una multinazionale ma insieme ai nostri 2.600 collaboratori, che conosciamo tutti per nome e non per numero di matricola, ci rite­niamo una grande famiglia e que­sto ci permette di essere in grado di prendere decisioni in tempi ra­pidi».

Come si tengono aggiornati i vostri collaboratori? 

«Per far sì che ci fosse un’adegua­ta preparazione e “manutenzio­ne” delle risorse umane, abbiamo dato il via a un percorso di forma­zione tecnico ma anche compor­tamentale. Questa è stata un’atti­vità che è risultata molto gradita dai collaboratori, che addirittura ne sollecitano lo svolgimento».

Qual è il vostro più importante obiettivo a lungo termine? 

«Il Gruppo Megawatt intende da­re valore al sistema della filiera, a partire dal produttore fino ad arrivare all’installatore, cercando di realizzare ciò che fino ad oggi non si è riusciti a rendere concre­to: far sì che gli installatori siano capaci di operare in entrambi i due mondi.

Al momento, solo un numero ridotto di installatori ha questa capacità. Megawatt vuole quindi essere al fianco dei clien­ti professionisti e accompagnarli nel processo evolutivo di crescita nelle due diverse materie. Per far­lo, il punto di partenza è fornirgli il supporto di un’infrastruttura tec­nica adeguata».

Quali sistemi informatici utilizzate per il commercio elettronico? 

«Siamo molto aperti verso la digi­talizzazione, tanto che i data base che utilizziamo sono stati creati e vengono aggiornati direttamente dal Gruppo Megawatt. Abbiamo due sistemi B2B che permetto­no ai clienti professionali di otte­nere tutte le informazioni neces­sarie per gestire ordini in 24 ore, sia per il mondo elettrico sia per quello idrotermosanitario.

Il clien­te privato invece può accedere a un altro sistema che gli permette di avere tutte le informazioni uti­li tranne il prezzo finale. Questo infatti, secondo noi, deve rimane­re riservato per garantire la mar­ginalità del cliente professionale. Ad oggi abbiamo quattro sistemi informativi diversi e l’obiettivo è quello di farli convergere nel tempo tenendo sempre presente però che il vero problema non è il sistema informativo in quanto tale ma la formazione del perso­nale per il suo corretto utilizzo».

Come supportate i clienti nell’acquisto?

«In ogni area del territorio è presente uno specialista per ogni linea di prodotto: solo in Lombardia abbiamo circa 100 specialisti solo per l’area elettrica. Questo ci permette di dare un supporto reale e significativo alla clientela e di vendere una soluzione e non un semplice pezzo. Tutti i commerciali del Gruppo hanno la possibilità di essere affiancati da specialisti tecnici. Tutti i nostri concorrenti vendono gli stessi prodotti che vendiamo noi e quindi cerchiamo di fare la differenza fornendo servizi di qualità che contribuiscono a rendere più attrattiva la nostra realtà».

Com’è il vostro rapporto con i fornitori? 

«Rispetto reciproco delle politi­che da parte dei produttori e da parte nostra. Scegliere i “compa­gi di viaggio”, sia per i produttori sia per i distributori, è una scelta importante che rispecchia l’evo­luzione del mercato e le concen­trazioni che si stanno realizzan­do. In particolare, nel rapporto con i fornitori siamo molto rispet­tosi delle strategie dei singoli e siamo molto attenti al rappor­to con coloro che si trovano sul territorio e con i quali vogliamo essere in grande sintonia.

Ogni qualvolta entriamo in una nuova area, come successo nel caso di Barcella, la prima cosa che faccia­mo è chiedere un incontro allar­gato con i più alti vertici del pro­duttore e tutta la sua struttura di vendita della zona. Questo richie­de un grosso impiego di tempo ma noi crediamo che sia quello speso nel migliore dei modi. Inol­tre, stiamo ristrutturando alcune delle nostre filiali e i progetti pre­vedono tutti che venga riservato uno spazio di co-working attrez­zato per dare la possibilità ai col­laboratori dei produttori di utiliz­zarlo».

E il vostro rapporto con la filiera? 

«Non è nelle intenzioni nel Grup­po Megawatt attivare la vendita di prodotti a marchio proprio e portiamo quindi il massimo ri­spetto verso la filiera produttiva operante italiana e verso le re­altà territoriali esistenti. Per in­tenderci, ogni punto vendita ha la possibilità di seguire una sua strategia di vendita in modo da non snaturare l’impostazione e la storicità di prodotto/produt­tore esistente sul territorio. Se­guiamo le necessità del cliente e non l’idea di dover vendere un prodotto ad ogni costo.

Inoltre, vogliamo essere i massimi spe­cialisti dei prodotti che vendia­mo per garantire il miglior sup­porto possibile alla nostra clien­tela. Diamo la possibilità ad ogni azienda di produzione di moni­torare lo sviluppo del fatturato (sell out) sul territorio in cui po­trebbero operare più agenti e/o agenzie così da fornire il massi­mo livello di trasparenza e rispet­to delle parti in causa. Ci teniamo ad essere riconosciuti come par­tner e non come rivali».

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