Il tema del risparmio energetico è giustamente sempre più sentito da costruttori e consumatori. Particolare attenzione è stata posta verso lampade e lampadine.
Gli apparecchi elettrici che negli ultimi decenni hanno avuto il maggior aumento di efficienza sono le lampade: siamo passati nel giro di vent’anni dalle lampade ad incandescenza a quelle a LED passando per le alogene e le fluorescenti compatte, con consumi sempre più bassi a parità di resa luminosa. L’Unione Europea, a seguito di questa rivoluzione, ha ritenuto opportuno riparametrizzare le classi energetiche riguardanti le sorgenti luminose.
La vecchia scala
Come diversi utilizzatori elettrici, anche gli apparecchi illuminanti sono dotati da tempo di etichetta energetica, (figura 1). Dal momento che le lampade a incandescenza ed alcuni tipo alogene sono andate fuori commercio, i gradini più bassi della scala sono rimasti deserti e la classificazione si è affollata attorno alla lettera “A” rendendola di conseguenza poco significativa.
Per questo, dal primo settembre 2021 è attiva una nuova classificazione molto meno generosa della precedente; infatti, le sorgenti luminose che secondo la precedente classificazione rientravano nelle classi A, A+, A++ e A+++, si troveranno ricollocate nelle classi comprese tra la G e la D.
La nuova classificazione
Il regolamento delegato (UE) 2019/2015 stabilisce una classificazione delle sorgenti luminose in funzione dell’efficacia totale di rete ηTM calcolata come il rapporto tra il flusso luminoso Φuse espresso in lumen e la potenza elettrica Pon espressa in W moltiplicato per il fattore applicabile FTM (ricavabile da tabella 2) ηTM = (Φuse /Pon ) × FTM [lm/W] l’etichetta risultante deve avere l’aspetto di figura 2.
I valori di efficacia totale di rete che stabiliscono la classificazione sono riportati in tabella 1. Rimane ancora il consumo espresso nella curiosa forma di kWh ogni mille ore di funzionamento che corrisponde, di fatto, alla potenza della lampada espressa in Watt.
Il QR code e la EPREL
Particolarmente importante è la presenza all’interno dell’etichetta di un QR code univoco che consentirà agli utenti, a partire dalla data di immissione del prodotto sul mercato, di accedere in tempo reale alle informazioni tecniche sul prodotto, presenti nella banca dati europea EPREL (European Product Registry for Energy Labelling).
Tali QR code sono infatti leggibili attraverso scansione con uno smartphone, permettendo così di accedere alle informazioni della sorgente luminosa direttamente online sul sito web di pubblico accesso di EPREL. È obbligo dei produttori fornire tali informazioni alla banca dati EPREL.
Etichetta energetica delle lampadine: il periodo transitorio
L’entrata in vigore della nuova etichetta energetica non sostituisce immediatamente quella vecchia. Infatti, fino a febbraio 2023, si potranno trovare sia la vecchia che la nuova etichetta energetica sui prodotti in vendita, in modo tale che i prodotti con la vecchia classificazione energetica siano venduti fino a esaurimento scorte, evitando così sprechi.
La nuova etichetta energetica sarà obbligatoria per tutte le lampade, lampadine e i moduli LED a partire da marzo 2023. Al momento dell’acquisto rimane valido il principio di preferire la classificazione energetica più alta. Per non incorrere in grossolani errori non va però confrontata la vecchia etichetta con la nuova perché basate su scale molto diverse.