Un obiettivo per l'Europa

L’Unione Energetica

 NEWSletter quattro WATT

Le statistiche ci dicono che l’Unione Europea è il più grande importatore di energia nel mondo: il 53% del fabbisogno proviene dall’estero, per un costo annuale di circa 400 miliardi. Per far fronte al costante aumento dei prezzi all’ingrosso di elettricità e gas (in Europa, rispettivamente, del 30% e del 100% rispetto a quelli praticati negli Usa), l’Europa punta a diventare un continente dove l’energia è libera di attraversare i confini, dove diventa possibile aumentare l’efficienza riducendo la dipendenza dall’estero, anche attraverso la diversificazione delle fonti. L’Unione Energetica, secondo il vicepresidente della Commissione Maros Sefcovic, è un progetto particolarmente ambizioso per l’Europa ed è nell’agenda dei Capi di Stato e di Governo europei. L’obiettivo è quello di integrare i 28 sistemi nazionali e assumere una posizione di leadership mondiale nel contesto delle fonti rinnovabili. Una rete interconnessa permetterebbe un risparmio per i consumatori fino a 40 mld annui: in questo momento, tuttavia, ben dodici Stati su 28 – fra i quali l’Italia – non rispettano l’obiettivo minimo di interconnessione con le reti dei Paesi vicini, pari a circa il 10% della produzione interna di elettricità fissato per il 2020. Sono 137 i progetti di collegamento e interconnessione individuati dalla Commissione europea. Ogni Stato membro sarà libero di scegliere il proprio mix energetico, anche se la transizione verso un’economia a basso contenuto di carbonio sembra essere un dato inevitabile, come sostenuto anche da Miguel Arias Canete, commissario per Energia e clima.

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