L’ultimo saluto al Cav. Domenico Bosatelli, fondatore di Gewiss

Alle ore 09.30 di giovedì 16 maggio, presso il Duomo di Bergamo, l’ultimo saluto a un grande imprenditore, pioniere e uomo, il Cav. Lav. Domenico Bosatelli, 88 anni, fondatore e Presidente onorario di Gewiss. Alle esequie hanno preso parte più di mille partecipanti per accompagnarlo in quest’ultimo viaggio e stringersi attorno alla famiglia. 

Numerose le autorità presenti, oltre a moltissimi rappresentanti delle istituzioni economiche e industriali e alla sezione di Bergamo degli Alpini, che con il proprio coro ha preso parte a tutta la cerimonia intonando all’ingresso del feretro “Il Signore delle cime”. Mons. Giulio Dellavite

Il rito è stato presieduto da Mons. Giulio Dellavite, segretario generale della Curia di Bergamo, e concelebrato da Don Giacomo Invernizzi, parroco di Cenate Sotto, e Don Nunzio Testa, parroco di Cenate Sopra. “La fortuna è quando un talento trova un’opportunità dentro un ideale e diventa responsabilità per la bellezza del ben-essere esistenziale comune”. Questo è il principio, sottolineato più volte durante l’omelia, che ha contraddistinto e animato la vita di Domenico Bosatelli. «Lui stesso – ha ricordato Mons. Dellavite – raccontava così la melodia della sua vita, il suo chorus life: “Io ho vissuto da eterno apprendista. Quanto ho faticato per cercare di capire la vita. A indicarmi la rotta è il desiderio di superare i miei limiti. Le stelle degli ideali, dei valori, del rigore morale hanno tracciato la strada. L’ho percorsa poi da visionario. La curiosità è stata il mio motore. Nella vita penso di aver avuto l’80% di insuccessi e il 20% di successi. Di quell’80 % mi assumo tutta la responsabilità, mentre i successi non sono miei ma dei miei collaboratori. L’essenziale, sempre, è alzare lo sguardo per cercare qualcosa in alto, oltre le stelle».

Notaio Armando Santus«Diceva spesso: “Lasciati servire” – ha ricordato il Notaio Armando Santus – e lo affermava abitualmente quando, nell’analisi di un problema o nella progettazione di una iniziativa, voleva delineare un programma di azione dettagliato per facilitarne il compimento. I Suoi propositi erano sempre segnati dalla necessità di essere pragmatici perché, diceva, “l’affidabilità dei progetti dipende dall’affidabilità delle persone, che a sua volta deriva dal grado di convinzione, determinazione ed entusiasmo che ciascuno si porta dentro e mette nelle cose che fa”. Caro Domenico, “oltre le stelle” era la Tua meta, il Tuo destino, là dove oggi ad attenderTi troverai il Signore delle cime, che Ti accoglierà affinché Tu possa lasciarTi da Lui servire, per gustare senza fine il Tuo profondo desiderio di conoscenza».

Fabio Bosatelli«Negli ultimi mesi ha ripetuto a noi familiari quanto fosse sereno – racconta il figlio Fabio durante il proprio toccante ricordo – “Fabio, sono sereno, capisco che ci dev’essere un limite alla vita, purtroppo. Se ne avessi ancora un po’ non mi dispiacerebbe, ma la cosa importante è che sono veramente sereno”. Questa serenità mi ha dato la forza aggiuntiva, unita agli abbracci che abbiamo ricevuto. Ci avete regalato l’energia. È come se uscissimo da questi giorni con un bagaglio di energia talmente “forte”, da sentirci pronti a guardare avanti, con la stessa serenità e con la stessa dignità che lui ha avuto anche negli ultimi giorni. E finalmente, per una volta, posso dirgli anch’io “lasciati servire”. Pensa alla tua stella, e raggiungila!»

Al termine della funzione, il corteo funebre ha accompagnato il feretro nell’area in cui sta sorgendo CHORUS LIFE, il grande progetto fortemente voluto proprio dal Cavalier Bosatelli come “modello di città dove le tre generazioni possano vivere, socializzare e crescere insieme condividendo lo stesso spazio”. Qui, nello spazio che sarà dedicato alla futura arena, alla presenza del board di COSTIM e di tutte le maestranze (Impresa Percassi, Gualimi, Elmet), è stato osservato un minuto di silenzio.

Headquarter GewissIl corteo funebre ha poi raggiunto l’headquarter di Gewiss a Cenate Sotto, dove l’amministratore Delegato, Paolo Cervini, insieme ai dirigenti e tutto il personale hanno dato l’ultimo saluto al proprio fondatore e Presidente Onorario. Il feretro ha infine raggiunto il cimitero di Cenate Sotto, dove è stato tumulato nella cappella di famiglia.

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