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Luci d’emergenza: perché tenerle monitorate

Gestire l’illuminazione di emergenza con apparecchi e centrali di monitoraggio (courtesy: Eaton)

 

I controlli periodici degli apparecchi d’illuminazione d’emergenza, tanto importanti quanto trascurati, diventano una fonte di opportunità se vengono gestiti con sistemi specifici.

“Con il lancio di CGLine+ abbiamo combinato le migliori funzionalità in un’unica soluzione ampiamente configurabile, in grado di soddisfare le esigenze di un’ampia gamma di gestori di strutture e di aiutarli a rispondere agli obblighi di legge, favorendo la sicurezza degli occupanti e salvaguardando la continuità operativa”. Lorenzo Arboscelli, responsabile di prodotto della divisione Life Safety di Eaton in Italia, illustra le opportunità legate al monitoraggio degli apparecchi di illuminazione d’emergenza, che il nuovo sistema Eaton rende più semplice ed efficace.

Quali esigenze pratiche soddisfa CGLine+?

Il sistema è facile da installare e gestire. Consente di ridurre i costi e i problemi di allocazione della manodopera connessi all’effettuazione di controlli di manutenzione periodici. Il risultato è la totale tranquillità, poiché viene eseguito un programma di test in grado d’identificare ogni guasto potenziale, allertare la persona maggiormente interessata e registrare l’evento. Questo permette di adempiere alle responsabilità di legge riguardo all’edificio e alla protezione delle persone e degli altri beni presenti in esso, riducendo al minimo le interruzioni dell’attività aziendale. Tutto ció è fondamentale per garantire che, in caso di emergenza, il percorso di evacuazione sia chiaramente illuminato, permettendo agli occupanti non soltanto di lasciare rapidamente l’edificio, ma anche di evitare i pericoli lungo la strada.

Lorenzo Arboscelli, responsabile di prodotto della divisione Life Safety di Eaton Italia “…Eaton è l’unico player in grado di offrire sistemi per l’illuminazione d’emergenza, la rivelazione antincendio e la distribuzione dell’energia. Chi sceglie le sue soluzioni ha un unico interlocutore per il 90 per cento dell’impianto”

Chi è per voi l’interlocutore ideale per approfondire l’argomento?

Il grossista che dispone di un reparto illuminotecnico e di specialisti in grado di percepire la differenza tra un impianto monitorato e uno privo di tale controllo. Oggi non sono poche le aziende del settore, in primis le più grandi, dotate di divisioni tecnico-commerciali in grado di interpretare il capitolato e consigliare il sistema più adatto all’installatore. L’installatore a sua volta può garantire maggiore sicurezza all’utente finale: sistemi del genere tengono sotto controllo il funzionamento degli apparecchi d’illuminazione, riducendo drasticamente i costi legati alle verifiche periodiche richieste dalla norma UNI 11222.

Ma non c’è il rischio che l’installatore sia poco motivato a proporre soluzioni che riducono la manutenzione, vale a dire una possibile fonte di guadagno?

La manutenzione nell’ambito dell’illuminazione d’emergenza non segue questa logica. Sebbene la UNI 11222 sia in vigore ormai dal 2006, le verifiche periodiche prescritte da tale norma sono piuttosto rare. Partendo da questa premessa poco confortante, un sistema di monitoraggio può accontentare tutti: l’installatore,che può proporlo a fronte di un contratto di manutenzione, nel quale offre il monitoraggio da remoto degli apparecchi, e l’utente finale, che si libera di qualsiasi onere avendo la sicurezza di un impianto sempre funzionante.

I distributori più piccoli possono essere della partita?

Certo. Pur disponendo di meno personale rispetto ai distributori più grandi, molte di queste realtà dispongono di validi specialisti in illuminotecnica che svolgono un lavoro mirato e specifico.

Quando consigliare al cliente una soluzione totalmente integrata con vostri prodotti?

Eaton è l’unico player in grado di offrire sistemi per l’illuminazione d’emergenza, la rivelazione antincendio e la distribuzione dell’energia. Chi sceglie le sue soluzioni ha un unico interlocutore per il 90 per cento dell’impianto (ad esclusione delle serie civili).

Quanto è importante l’apertura dei vostri sistemi di monitoraggio al “dialogo” con apparecchi d’illuminazione ordinaria, anche quelli di altri produttori?

I nostri sistemi si interfacciano con quasi tutti gli apparecchi d’illuminazione funzionanti col protocollo DALI, standard per la dimmerizzazione, il funzionamento e l’attivazione degli scenari di luce negli edifici. L’integrazione con le nostre centrali d’illuminazione d’emergenza e, quindi, la possibilità di sfruttare gli apparecchi d’illuminazione ordinaria anche per l’emergenza, è un vantaggio anche per gli architetti, che vedono l’apparecchio d’illuminazione come un elemento architettonico: in questo modo è possibile evitare l’installazione di apparecchi dedicati, accontentando le esigenze e i gusti di tutti.

Da “Cenerentola” a protagonista della rivoluzione LED: la vostra esperienza conferma la trasformazione dell’illuminazione d’emergenza?

Se il LED è importante per l’intero comparto dell’illuminazione, per quella d’emergenza è fondamentale. Dal 2000 a oggi, quando Eaton introdusse il primo apparecchio che montava 60 luci led, di strada ne è stata fatta tanta. Rispetto agli apparecchi fluorescenti o a catodo freddo, il LED ha ridotto le dimensioni e incrementato le performance. Può essere alimentato con corrente continua o batteria e ha elettroniche molto semplici, meno soggette a guasti rispetto a quelle dei corpi tradizionali. Oggi questa fonte assicura 50-100 mila ore di vita, che per una lampada d’emergenza, accesa pochi minuti all’anno, rappresentano  un’eternità.

(a cura di Stefano Troilo)

Sistema CGLine + Web Controller (courtesy: Eaton)
Sistema CGLine + Gestione via tablet (courtesy: Eaton)

 

 

SEMPRE VIGILI E CONNESSI

CGLine+ è stato progettato per supportare l’intera serie di apparecchi per l’illuminazione di emergenza Eaton, per installazioni totalmente integrate. In alcuni casi è possibile l’integrazione con apparecchi d’illuminazione selezionati di terze parti. Ciascuna centrale esegue il monitoraggio automatico di fino a 800 apparecchi d’illuminazione. La connettività Internet ne permette l’interconnessione, con funzioni di monitoraggio avanzate: è possibile verificare automaticamente fino a 25.000 apparecchi di illuminazione da un’unica postazione di controllo. E’ supportato anche un sistema d’interfacciamento aperto con i sistemi BMS. CGLine+ rileva le anomalie e le registra in tempo reale, in modo che vengano avviate le procedure necessarie al ripristino delle condizioni di sicurezza. Gli utenti possono visualizzarne lo stato attraverso una semplice interfaccia basata sul web (HMI), ideale per gli edifici più piccoli, o per mezzo del software avanzato CGVision, disponibile per i siti di maggiori dimensioni. Ogni apparecchio è dotato di ID univoco programmato in fabbrica, evitando la necessità di assegnare manualmente gli indirizzi agli apparecchi e riducendo in tal modo il tempo d’installazione e messa in esercizio.

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