Speciale

L’istantanea del mercato

2.L’altalena dei costi
Passando agli indici finanziari, l’incidenza del costo del personale era del 9,27 per cento nel 2007, ha raggiunto il 10,99 per cento nel 2009, è calata al 9,35 per cento nel 2010 per toccare il 9,68 per cento nel 2011. E’ un valore superiore a quello del 9,40 per cento, che esprime i costi generali 2011. A loro volta, questi risultano aumentati rispetto al 2010 e al 2007 (quando esprimevano rispettivamente il 9,17 e l’8,94 per cento), uguali a quelli del 2008 e minori rispetto al 2009, quando toccarono il 10,53 per cento. Partiti con il 19,85 per cento nel 2007, i costi totali hanno toccato anno per anno quota 20,97, 23,53, 20,47 e 20,94 per cento.

3.Margini stabili, utili a zero
Gli andamenti altalenanti di questo indicatore coincidono con quello dei margini lordi: 24,42, 24,17, 25,20, 24,07, 24,49 per cento nel corso del lustro. Questa l’evoluzione degli utili: 2,22, 1,35, 0,69, 2,30 e 1,77 per cento. Fosche le proiezioni per il 2012: margine lordo al 24 per cento, costi totali al 23 per cento, utili prossimi allo zero.

4.Oneri finanziari
Le spese relative alla gestione dei capitali nel 2011 risultano incidere sui conti economici nella misura del 3,39 per cento dei costi totali. Meno del 2007 e del 2008, quando il coefficiente viaggiava tra il 5,46 e il 5,92 per cento, ma in ripresa rispetto al 2009 (3,52 per cento) e al 2010 (2,48 per cento). La diminuzione dei tassi nel 2009 è legata al calo dell’Euribor, ma il successivo incremento testimonia l’aumentata percezione di rischio da parte delle banche.

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