Leaky feeder, il cavo-antenna

Il cavo leaky feeder è dotato di aperture sul lato che permettono la diffusione del segnale radio. In questo modo assicura una diffusione regolare del segnale in punti non raggiungibili con un cavo cablato. Il significato del nome “Leaky feeder” risiede nella possibilità, quindi, di alimentare un segnale tramite le aperture sul lato. Questo cavo è detto anche “LCX” (Leaky CoaXial), perché la sua struttura è simile a quella del cavo coassiale. Questa tecnologia, non nuova nel mercato e applicata spesso nelle gallerie stradali e in installazioni ad uso speleologico, è stata affinata negli anni, arrivando a ridurre sempre più il proprio costo, grazie proprio all’utilizzo di una struttura coassiale.

Il cavo leaky feeder è basato sulla struttura del cavo coassiale e comprende quindi un conduttore interno e uno esterno, separati dal dielettrico e avvolti dalla guaina. Il conduttore esterno presenta aperture che consentono di irradiare il segnale RF nello spazio circostante, senza la necessità di stendere ulteriore cavo. In questo modo il cavo stesso diventa un’antenna, con una potenza di segnale sempre più elevata in prossimità delle aperture sul conduttore esterno del cavo. L’unica accortezza: fare attenzione al lato del cavo sul quale sono praticate le aperture, in modo che l’irradiazione del segnale sia operata davvero a 180° sul lato.

Un possibile collegamento del cavo leaky feeder all’access point

Questa soluzione, particolarmente adatta e utilizzata per studi e ricerche speleologiche, può trovare la sua applicazione nei contesti in cui non è possibile garantire la copertura dei servizi con i cablaggi tradizionali, o garantire la copertura del segnale a causa di zone d’ombra dovute a materiali che ostacolano il segnale. In queste situazioni è possibile ridurre le zone d’ombra tramite l’installazione di cavi leaky feeder connessi agli access point che servono per la distribuzione del segnale nell’ambiente. Uno degli aspetti ai quali va prestata maggiore attenzione in fase di progettazione e di installazione è la potenza di segnale richiesta nei diversi punti dell’ambiente. In base alla potenza richiesta nel punto di utilizzo, infatti, sarà necessario impostare sull’access point (che costituirà quindi la sorgente del segnale) la potenza di trasmissione del segnale stesso che sarà in un primo tratto propagato per mezzo del cavo leaky feeder e nel tratto finale attraverso l’aria dell’ambiente circostante. È possibile, inoltre, creare configurazioni, con due tratte di cavo leaky feeder, una dedicata alla trasmissione del segnale e una dedicata alla ricezione. Alla fine del tratto di cavo leaky feeder è presente, in ogni caso, un terminatore che dissipa, a sua volta, una certa quantità di potenza.

(a cura di ing Laura Lazzerini, Studio LGL, LI)

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