Conservato alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano, e ritenuto uno dei dipinti più celebri di Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, Il canestro di frutta si mostra da oggi in una veste espositiva rinnovata. Il quadro splende di una nuova luce – a LED – grazie a Ilti Luce by Philips.
Il prezioso dipinto è stato coinvolto in un intervento di piena valorizzazione: una nuova collocazione e un nuovo progetto illuminotecnico seguiti e realizzati da Alessandro Colombini – architetto, lighting designer e consulente illuminotecnico dell’istituzione milanese – in collaborazione con Nicola Polzella di Ilti Luce, brand del gruppo Philips specializzato in illuminazione museale. Il progetto di Colombini, realizzato con la tecnologia sviluppata da Ilti Luce by Philips, in ottica di valorizzazione di uno dei tesori più prestigiosi della Pinacoteca Ambrosiana, ha permesso che il dipinto potesse tornare ad essere ammirato nei suoi colori originali grazie ad un’illuminazione tutta LED. Questa tecnologia viene oggi in soccorso della bellezza e dell’arte e diventa strategica non solo come fonte di illuminazione per la corretta fruibilità dell’opera da parte dei visitatori, ma anche per la sua stessa conservazione, talvolta compromessa dall’esposizione alla luce artificiale. Grazie ai LED, infatti, l’opera d’arte non è sottoposta a fonti di calore ed emissioni ultraviolette, evitando quindi che la tela si possa deteriorare ed accusare il passare del tempo. Inoltre, la nuova illuminazione regala al dipinto una luce dai toni freddi che evidenzia particolari e dettagli, finora poco visibili.
“Vedere uno dei più importanti capisaldi tra i patrimoni della Pinacoteca tornare al suo splendore originale, grazie al progetto illuminotecnico intrapreso, è fonte di particolare orgoglio”, spiega Monsignor Franco Buzzi, Prefetto della Biblioteca-Pinacoteca Ambrosiana. “La vera sfida, e il “dovere’ di un’Istituzione, è proprio quella della valorizzazione e, allo stesso tempo, della corretta conservazione dei propri tesori: una sfida che è stata vinta grazie alla sinergica collaborazione con Philips ed Alessandro Colombini, impegnati con noi in prima linea nell’importante valorizzazione della ‘Canestra di frutta’”.
Per tutte le opere d’arte l’illuminazione diviene un inscindibile elemento di fruizione dell’opera stessa, ma ancora di più per questo particolare dipinto, dove la forza suggestiva della tela risiede proprio nella naturalezza e naturalismo degli elementi: gli oggetti sono disposti in modo apparentemente casuale, i colori e la luce così “veri” che riescono a far intuire sensazioni olfattive. La Canestra di Caravaggio è un capolavoro di importanza fondamentale non solamente perché è il primo, del suo genere, anzi, il genere della natura morta esisteva già ed aveva una lunga tradizione alle spalle, ma perché con questo dipinto Caravaggio contravviene alle regole della gerarchia dei generi, sostenendo che la qualità del dipinto non dipende dal soggetto ma dalla fattura. Con questo quadro si apre una fase nuova, moderna della pittura. Il rapporto con la realtà è uno degli aspetti più importanti della pittura di Caravaggio.
Per esaltare al meglio tutti questi aspetti e la nuova posizione espositiva della “Canestra”, al centro di una grande esedra rosso lacca nella sala 5 del museo, l’esperto Alessandro Colombini, insieme a Ilti Luce by Philips, ha studiato la progettazione di una soluzione ad hoc: la combinazione di tre corpi illuminanti per un effetto illuminotecnico completamente nuovo.
“Ogni dipinto ha la sua luce: per questo è importante individuare le soluzioni illuminotecniche che riescano a far emergere tutta l’espressività del quadro. Grazie all’expertise e alla tecnologia LED di Philips è stato possibile sviluppare un progetto di rinnovamento che creasse nuovi effetti luminosi e riportasse l’attenzione sui dettagli del quadro, per un risultato unico nel campo dell’illuminazione artistica”, ha affermato Alessandro Colombini, Architetto e Lighting Designer.
Sono stati utilizzarti tre fari a LED con temperatura di colore differenziata, posizionati in modo che il loro raggio di luce segua la stessa direzione che Caravaggio ha inserito nel dipinto, rischiarando il capolavoro e facendo risaltare in maniera sorprendente le tonalità, basate principalmente su toni freddi, riportando poi in primo piano lo sfondo bianco-giallastro. I tre fari, un sagomatore a led Kalibro L a temperatura di colore 2700k e due mini sagomatori led Lux 14 HP con temperatura 3000k, originano una miscela di luce che esalta le tonalità fredde dei verdi, dei gialli limone e del color paglia, valorizzando al contempo i toni più caldi degli acini di uva rossa e dei frutti dalle striature brune e ruggine. La potenzialità del LED mette poi in evidenza straordinari particolari finora poco visibili che Caravaggio ha saputo magistralmente riprodurre, come le gocce d’acqua fissate su alcune delle foglie dall’inconsueto realismo.