Convention Fornitori FME

La crisi morde ancora

figura a COPIA

Il valore del comparto distributivo scende sotto la soglia dei 5 miliardi di euro: dal 2007 a oggi, sono andati persi circa 1.2 mld

Secondo gli ultimi dati resi noti nel corso della Convention Fornitori FME, nel 2013 il mercato della distribuzione si è attestato sul valore di 4.662 milioni di euro. La performance peggiora di 11.23 punti i 5.211 milioni del 2012 e attutisce appena la caduta che quest’ultimo ebbe nei confronti del 2011, quando il comparto aveva sfiorato quota 6 miliardi.

Il commento a caldo

“Nel giro di pochi anni, siamo scivolati a livelli molto più bassi rispetto a quelli del 2007. Senza la bolla del fotovoltaico, l’andamento sarebbe stato peggiore. Il dato infragruppo di gennaio segna un ulteriore -7, quello di febbraio -5.95: personalmente confidavo in cifre migliori, prossime allo zero. Ma evidentemente, i prossimi mesi presenteranno ancora molte difficoltà”, ha osservato il Presidente FME Giampaolo Ferrari.

Evidenze nette

Tra le altre statistiche diffuse, spicca quella che Cerved ha elaborato sul trend degli utili netti dei distributori e dei produttori nel biennio 2010-2012. Emerge la progressiva erosione dei primi e la sostanziale tenuta dei secondi. In particolare, l’utile medio dei grossisti nel 2010 è stato dello 0.22 per cento, contro l’1.91 del 2010 e l’1.29 del 2011. L’industria, che segnava un buon 4.58 per cento nel 2010, è scesa al 3.16 l’anno successivo, salvo risalire a 4.16 per cento nel 2012.

Crediti e debiti

La situazione è stata esasperata dalle dinamiche dei pagamenti. Da un estremo all’altro del periodo sotto analisi, la durata media dei crediti commerciali vantati dai grossisti nei confronti dei propri clienti è passata da 145 a 165 giorni; per il 2013, Ferrari prospetta un ulteriore allungamento. Di contro, i distributori hanno pagato i fornitori in 99 giorni. Passa da 89 a 95 giorni la durata media dei debiti commerciali dei grossisti, mentre quelli dell’industria scende da 66 a 61.

Distributori sotto pressione

In definitiva, i grossisti pagano 4 giorni prima (95) rispetto ai crediti commerciali dei fornitori monitorati (99). Il gap con il tempo necessario per riscuotere dalla propria clientela è di ben 70 giorni. “Le continue promozioni per vendere un prodotto dove il mercato non lo chiede e le forzature sui nostri magazzini esasperano questa situazione. Credo non si possa continuare in questo modo: occorre stringere alleanze che garantiscano a tutti i componenti della filiera il proprio spazio vitale”, ha commentato il numero uno di FME (Stefano Troilo)

Un nostro servizio più approfondito sul tema, con indicazioni relativamente agli strumenti operativi posti in essere e ad una interessante serie di opinioni degli addetti ai lavori è in uscita sul prossimo numero di WATT Elettroforniture di aprile

 

SELL OUT REGIONI / 2013   Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta -13.69

Lazio -9.05

Lombardia -8,42

Emilia Romagna e San Marino -9.66

Sicilia  -14.85

Toscana, Umbria -8.32

Triveneto -12.01

Puglia, Basilicata -10.07

Marche, Abruzzo, Molise -14.31

Campania, Calabria  -15.56

Sardegna -19.07

TOTALE ITALIA: -11,23

 

SELL OUT REGIONI / FEBBRAIO 2014     Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta -1.21

Lazio -3.34

Lombardia -3.69

Emilia Romagna e San Marino -4.02

Sicilia  -5.98

Toscana, Umbria -6.55

Triveneto -6.75

Puglia, Basilicata -7.82

Marche, Abruzzo, Molise -9.38

Campania, Calabria  -14.61

Sardegna -16.30

TOTALE ITALIA: -5.95

 

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