Mentre si parla di domotica, l’IoT è già in alcuni oggetti molto familiari a grossisti e installatori. Nel vasto mare di opportunità che si profila per la filiera, c’è un solo grande rischio: la “non conoscenza”
Facendo leva su soluzioni che consentono il controllo dei suoi prodotti tramite smartphone, tablet e pc attraverso l’esclusiva piattaforma U-Link, Bft ha scelto di percorrere la strada della massima apertura, della completa interoperabilità e della scalabilità. Questi sono i tre fattori chiave dei sistemi di Building Management System, decisivi per i distributori di materiale elettrico, per gli installatori e per gli utilizzatori. Partendo da questi dati di fatto Enrico Lombardo, direttore della divisione Distribuzione Italia di BFT, affronta uno dei temi più dibattuti in corsi, meeting e seminari in genere: l’internet delle cose.
IoT: punto di partenza o d’arrivo per lo sviluppo di nuove tecnologie?
L’Internet delle cose, degli oggetti, dei luoghi, è sicuramente il punto di partenza. Non tanto in termini di tecnologia “abilitante” (oramai abbastanza nota a tutta l’industria), quanto piuttosto a livello applicativo. Diversi studiosi stimano infatti che nel 2020 gli oggetti connessi saranno 20 o 30 miliardi, forse addirittura 100 miliardi.
Rfid e QR Code sono le prime e più facilmente tangibili applicazioni. C’è comunque dell’altro?
Tecnologia Rfid e QR Code sono applicazioni semplici che troveranno ampio spazio soprattutto nei beni di largo consumo, come ad esempio nel farmaceutico, nell’alimentare, nell’abbigliamento e nel tempo libero. Per quanto riguarda il nostro mercato, invece, vedremo crescere senza dubbio le applicazioni basate su standard concepiti per supportare reti senza fili “embedded” nei prodotti. A titolo di esempio, possiamo citare gli oggetti ZigBee, Z-Wave o Thread nativi.
Quali punti di contatto ci sono con l’efficienza energetica?
Proprio i suddetti tre protocolli sono ottimizzati per la trasmissione wireless di pochi dati e con portata limitata, ossia entro il raggio di 30 metri. Con essi è pertanto possibile equipaggiare tutti gli oggetti deputati al controllo della temperatura, dell’illuminazione, degli accessi e del consumo energetico delle nostre abitazioni.
Quanto il concetto di IoT è stato assimilato dal mercato delle elettroforniture?
Forse non quanto avrebbe dovuto esserlo. Il mercato delle elettroforniture parla ancora di “domotica” tradizionale: bus, comandi, attuatori, ecc. Il vero IoT è nativo in oggetti come valvole termostatiche, termostati, luci, controllo carichi, automazioni. Inoltre, l’IoT travalica la fisicità delle connessioni e si integra con i nostri mobile device, come smartphone e tablet.
Come dovrà adeguarsi l’approccio alla vendita, a seguito dello sviluppo di queste tecnologie?
La cultura è ciò che sta alla base dello sviluppo delle nuove tecnologie. In questo ambito, l’opportunità per il settore elettrico è grande, perché grande è il mercato di riferimento, e pronto a queste tecnologie è il pubblico di riferimento. Il rischio della “non conoscenza” potrebbe preclude ai distributori l’accesso ad un mercato enorme ed agli installatori una grande opportunità di business.
Come dovrà cambiare la modalità di offerta dell’impianto, sia da parte di chi vende i componenti che da chi li installa?
Chi vende i componenti dovrà parlare di sistemi, mentre chi installa tali sistemi dovrà offrire dei benefici ai propri clienti. La cultura dell’innovazione dovrà essere il driver su cui costruire l’approccio al proprio business: questo vale sempre, si sia produttori, distributori o installatori.
(Stefano Troilo)
UN ESEMPIO DI APERTURA
U-Link è la piattaforma tecnologica, progettata da Bft per connettere i singoli dispositivi fra loro e l’utente, attraverso vari protocolli di comunicazione come Bluetooth, TCP/IP, Z-Wave. Questa tecnologia si integra in maniera affidabile e sicura sia nei prodotti Bft sia in quelli di altri produttori, mantenendo un approccio aperto, flessibile e modulare dalla progettazione, alla realizzazione ed alla manutezione degli impianti. La piattaforma è diventata il DNA di moltissimi prodotti Bft, come ad esempio la ricevente Clonix U-Link, che mette in comunicazione fra loro tutti i prodotti Bft, anche quelli meno recenti, nonché i dispositivi di altri produttori.
“IoT” IN TOUR
Dalla teoria alla pratica, uno strumento su cui Bft ha fondato le proprie strategie di formazione e informazione è stato l’Innovation in Tour, serie di eventi in cui distributori e installatori sono invitati a conoscere le novità attraverso un approccio emozionale. I contenuti sono incentrati su U-Link, la piattaforma tecnologica di Bft che permette di controllare e gestire tutte le automazioni in ambito Home Access Automation, Building Access Automation e Urban Access Automation, in locale, remoto o via cloud, attuando proprio l’internet delle cose. Non meno importante, la divulgazione delle informazioni a misura di utente finale attraverso i social media.
Enrico Lombardo, padovano classe 1973, ha frequentato la Facoltà di Ingegneria Meccanica presso l’Università degli Studi di Padova ed un Master in Gestione Integrata d’Impresa con specializzazione in marketing presso il CUOA di Altavilla Vicentina (VI). Al termine degli studi ha collaborato, in posizioni di crescente responsabilità commerciale, in aziende industriali nel settore dell’edilizia, della refrigerazione commerciale, della climatizzazione dell’aria. Dal 2011 lavora in Bft S.p.a. dove dal 2015 ricopre il ruolo di Direttore della Divisione Distribuzione Italia.