Interruttori magnetotermici: soluzioni CHINT per la protezione degli uffici

CHINT (Venezia) propone diverse tipologie di protezione per gli uffici e gli ambienti dotati di postazioni di lavoro:

  • interruttori magnetotermici DZ158 e NB1, per la protezione del quadro generale e sottoquadri;
  • interruttori magnetotermici differenziali NB1L1, NB1L2, NB1L2H e NB310L in Classe A e AC, per la protezione di prese, UPS, postazioni PC, CED, sistemi di illuminazione e condizionamento;
  • relè passo passo NJMC1 e contattori modulari NCH8 e NCH8M, per il controllo dell’illuminazione;
  • interruttori differenziali puri NL1 di Tipo A, AC ed F, e NL210 di Tipo B per la protezione da contatti diretti nei vari ambiti di applicazione.

Interruttori magnetotermici

Gli interruttori magnetotermici DZ158 e NB1 presentano portate rispettivamente fino a 125 A e 63 A e sono disponibili nelle configurazioni da 1 a 4 poli, in curva C (serie DZ158) e B, C, D (serie NB1). Tali dispositivi sono in grado di gestire correnti elevate, risultano pertanto particolarmente idonei all’applicazione all’interno di quadri generali e sottoquadri. Entrambe le serie sono accessoriabili con contatti ausiliari e bobine di sgancio o di minima tensione e possono essere abbinate con dispositivi di protezione differenziale in varie classi nonché in varie correnti Idn.

Interruttori magnetotermici differenziali

Interruttori magnetotermiciLa gamma di interruttori magnetotermici differenziali NB1L1, NB1L2, NB1L2H e NB310L presenta taglie che spaziano dai 6 A ai 40 A, nelle configurazioni 1 P+N, 2 P e 4 P, con corrente differenziale da 30m A a 300 mA e con potere di interruzione di di 4,5 kA e di 6 kA. Tali dispositivi in Classe A sono adatti all’impiego all’interno degli edifici laddove vi è una presenza sempre più massiccia dell’elettronica. Il Classe “A” è infatti in grado di rilevare correnti differenziali sia a frequenza di 50Hz che correnti pulsanti con componente continua. I dispositivi in classe AC invece sono indicati per applicazioni di carattere generale.

Gli interruttori magnetotermici differenziali NB1L1 sono accessoriabili con contatti ausiliari di allarme, bobine di sgancio e bobine di minima. L’accessoriabilità rappresenta un elemento distintivo importante, in considerazione della presenza sempre più massiccia della Building Automation nell’impiantistica elettrica che comporta la necessità di “leggere” gli stati degli interruttori installati.

Gli interruttori magnetotermici differenziali compatti NB310L, bipolari e quadripolari, garantiscono la protezione dal sovraccarico e dal cortocircuito nonché dai contatti diretti e risultano particolarmente indicati in spazi ridotti.

Relè

Interruttori magnetotermiciI relè passo passo della serie NJMC1 di tipo elettromeccanico bistabile consentono di controllare i carichi illuminotecnici o altri tipi di carichi da più punti di comando. Tali prodotti possono gestire fino a 16A con uno o due contatti e presentano sul fronte anche una leva di comando locale. La serie di contattori modulari NCH8 e NCH8M di tipo elettromeccanico monostabile è invece particolarmente indicata qualora vi sia la necessità di interfacciare i relè con la Building Automation, grazie alla possibilità di interfacciare tali dispositivi con gli attuatori.

Interruttori differenziali puri

Tra gli interruttori differenziali puri l’NL1 di Tipo F, disponibile in versione bipolare e quadripolare con corrente nominale 25-40-63 A e sensibilità 30 mA e 300 mA, è in grado di intervenire in caso di guasto con correnti ad alta frequenza generate da inverter, garantendo una protezione efficace anche in presenza di correnti di guasto con valori di frequenza fino a 1 kHz.

Gli interruttori differenziali puri della serie NL210 di Tipo B bipolari e quadripolari su 3 e 4 moduli DIN, con correnti nominali di 25, 40, 63 A e soglie differenziali di 30 mA e 300 mA, sono particolarmente indicati per la protezione degli utilizzatori contro i contatti diretti e indiretti e laddove sono presenti dei sistemi di ricarica e ascensori con convertitori statistici che generano correnti di dispersione rilevate solo da tali dispositivi.

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