La realizzazione di impianti TVCC in ambito condominiale presenta delle sostanziali differenze rispetto al classico impianto domestico, legate in particolare al fatto che l’impianto non sarà poi quasi mai presidiato.
Caratteristica peculiare di un impianto TVCC condominiale è la cuÂstodia del videoregiÂstratore e della parte di alimenÂtazione all’interno di un armadio metallico con doppia chiave. Tali dispositivi, infatti, non vanno mai “abbandonati” nel locale contaÂtori su qualche mensola o in deriÂvazioni elettriche. Oltre ad esseÂre previsto dal GDPR, questo tipo di accorgimento dĂ garanzia di sicurezza e affidabilitĂ dell’imÂpianto agli occhi dei condòmini. Ogni impianto condominiale anÂdrebbe poi dotato di un piccolo Access Point Wi-Fi di gestione per facilitare le operazioni di maÂnutenzione e consultazione delle immagini.
Dal momento che spesso, infatti, il videoregistratore è difficilmente accessibile proprio per la necesÂsitĂ di proteggerlo, l’installatore è ogni volta costretto a munirsi di monitor e prolunghe per poter accedere all’impianto. L’installaÂzione di un piccolo Access Point permetterĂ quindi all’installatore di connettersi ad una rete Wi-Fi locale e di lavorare sull’impianto con maggiore velocitĂ e comodiÂtĂ .
Problematiche di gestione e manutenzione dell’Impianto TVCC condominiale
In primo luogo va ricordato che l’impianto non è presidiato. CoÂme detto, il sistema di videoregiÂstrazione dei dati è posizionato in un armadio metallico, sprovÂvisto di monitor e scollegato dalÂla rete. Impossibile accorgersi se un inconveniente ha fermato l’impianto.
Guasti quali un alimentatore bruÂciato o un hard disk bloccato non sono eventi improbabili nemmeÂno utilizzando prodotti di qualitĂ , soprattutto a distanza di anni. In caso di malfunzionamento, quando l’impianto è installato presso un privato o in una azienÂda è il cliente a chiamare l’instalÂlatore oppure, grazie al collegaÂmento a internet, quest’ultimo è avvisato da email automatiche.
Nel caso di un condominio, inveÂce, nessuno si accorge del guaÂsto fino al giorno in cui servono le registrazioni, e quando verrĂ riscontrato la colpa del malfunzionamento ricadrĂ su chi l’ha installato. Per ovviare a questo problema si potrebbe proporre un contratÂto di manutenzione con controlÂli periodici, ma sono ben pochi i condomini che accettano.
Un secondo grande problema riguarda l’estrazione delle reÂgistrazioni. Nonostante, infatti, che a rigor di legge questo comÂpito non spetta all’installatore ma all’amministratore, alla fine la chiamata arriverĂ sempre al tecnico. Se non si specifica molÂto chiaramente, in sede di preÂventivo, che questo tipo di interÂventi non ricadono nella “garanÂzia commerciale”, è possibile riÂtrovarsi a dover spendere ore a procurare registrazioni a titolo completamente gratuito.
PeralÂtro, quando succede qualcosa all’interno di un condominio diffiÂcilmente viene comunicato all’inÂstallatore un intervallo temporaÂle preciso e quindi ci si ritrova a dover fornire interi hard disk con volumi di dati importanti, la cui estrazione può richiedere anche molto tempo.
Conclusioni
In conclusione, nonostante in questo tipo di impianti il prezÂzo abbia un ruolo a volte troppo importante, un installatore doÂvrebbe sempre realizzarli con la stessa cura degli altri, per non correre il rischio di dover affronÂtare dopo qualche mese probleÂmi tali da mettere in cattiva luce la sua professionalitĂ agli occhi di altri potenziali clienti.
Rispetto al tradizionale processo di vendita ad un privato o ad una azienda, il condominio presenta una sostanziale differenza relazionale: l’interlocutore dell’installatore non è una singola persona. Infatti, se in prima battuta la trattativa verrà condotta dall’amministratore, questi dovrà poi necessariamente sottoporre i diversi preventivi che ha raccolto all’assemblea condominiale, un gruppo eterogeneo di persone, molte delle quali, spesso, considereranno come principale (se non unico) fattore discriminante il prezzo di acquisto. In tal caso, l’installatore non avrà modo di argomentare direttamente alla controparte, come in altre situazioni, la competitività della propria offerta, non potendo partecipare all’assemblea e quindi rispondere a eventuali obiezioni e richieste di chiarimento.