Le Giornate dell’Installatore Elettrico non sono soltanto una vetrina dei nuovi prodotti e nuove tecnologie, ma anche l’occasione per riflettere e condividere il sentiment fra associazioni e addetti ai lavori riguardo agli attuali scenari di mercato.
Andrea Ferriani, presidente del Comitato Scientifico della fiera Le Giornate dell’Installatore Elettrico, ha sottolineato l’importanza degli installatori elettrici e del ruolo fondamentale che svolgono. Aspetti come responsabilità di installazione, manutenzione e riparazione degli impianti, come anche la sicurezza, rientrano nella professionalità di queste figure. E gli ingredienti essenziali sono esperienza e competenza, quest’ultima oltre che sul campo, si acquisisce grazie alla formazione continua.
Cosa va e cosa non va, dove si può migliorare e soprattutto quali sono le tematiche per le quali sensibilizzare installatori ma anche i clienti? Abbiamo interpellato Federesco e Albiqual, due tra le associazioni che patrocinano l’evento, chiedendo il loro parere su alcuni punti fondamentali. In base all’ambito in cui operano queste due associazioni, emergono aspetti singolari correlati da alcuni esempi pratici.
Panorama impresa 2024
Le PMI sono la spina dorsale nazionale e che rispetto alle grandi realtà sono più vulnerabili ai cambiamenti e alle crisi. Com’è il panorama secondo Giovanni Tonelli, Presidente di Albiqual?
Giovanni Tonelli: «Da anni si asserisce da più parti che le PMI rappresentano la “spina dorsale” dell’economia italiana se non dal punto di vista squisitamente economico (38% del fatturato sul globale del Sistema Italia) almeno da una visuale di estrema duttilità gestionale. Talvolta le PMI conseguono il loro affermarsi sui mercati sulla scorta di geniali intuizioni tecniche del “Paron” o alla capacità di percepire le capricciose necessità di un mercato sempre più “globale” e “volitivo”. E quando giunge, inattesa, la vera crisi? Ecco il dramma reale! L’atavica difficoltà di accesso al Sistema creditizio, i rincari delle materie prime e la personale sensibilità verso le proprie Maestranze rappresentano solo alcuni degli aspetti “in salita” che il Piccolo Imprenditore trova davanti a sé. E allora? Rimboccarsi le maniche e trovare nuove ed interessanti soluzioni tecniche. Spesso, da queste parti, il miracolo avviene e senza aiuti eclatanti».
La mancanza di manodopera è un problema che tocca piccolo e grande. Albiqual promuove la cultura della formazione a cominciare dalle scuole. Qual è la risposta dei giovani verso lavori i tecnici? Nel nostro paese c’è ancora una vocazione artigiana di eccellenza?
Giovanni Tonelli: «Mi trovavo, un giorno, con un caro amico che, guarda caso, è anche il mio idraulico di fiducia. Azienda snella ereditata dalle fatiche paterne ed un mix di capacità e buona volontà che solo lui, rispetto agli altri fratelli, si è trovato tra le mani. Mi stavo, come al solito, lamentando dei ritardi eccessivi sui tempi di intervento per guasto (non vi è mai capitato di rimanere con il WC fuori servizio e con la persecuzione di tutto il nucleo familiare?) ed ecco la sua risposta. “Hai ragione, il lavoro non manca assolutamente, ma non trovo personale né pratico né, tantomeno, in “formazione”. Oggi i giovani non vogliono essere legati ad interventi fuori orario ancorché ben remunerati! I nostri ragazzi ricercano, in generale s’intende, il “posto” che garantisca un numero preciso e non eccessivo di ore lavorative con orari pretenziosi e non sempre in taluni lavori rispettabili con “l’unica” pretesa di essere liberi, senza pensieri, ben remunerati per senza alcuna esperienza o capacità lavorativa. E ciò capita anche e soprattutto nel settore artigiano! Ecco perché Albiqual si impegna da anni nel settore formativo spesso collaborando con Professori e Istituti Tecnici. Tale simbiosi permette un contatto diretto tra giovani studenti nonché futuri lavoratori e artigiani “senior”. Ne scaturisce spesso un momento di confronto positivo sicuramente per l’intera catena».
Cambio dei paradigmi di energia
Secondo Claudio Ferrari, Presidente di Federesco, Associazione dedicata alla diffusione della cultura dell’efficienza e del risparmio energetico, chi, fra aziende e privati, ha recepito in maggior misura l’importanza del processo verso un cambiamento dei paradigmi di energia?
Claudio Ferrari: «Come Associazione, da più di venti anni portiamo avanti attività di formazione e informazione sui temi dell’efficienza energetica e del risparmio. L’importanza di questi cambiamenti è stata recepita da tutti i settori del nostro Paese, sia quelli produttivi che tra i privati, in quanto ognuno ha capito i grandi benefici che tali attività possono garantire dal punto di vista sociale, ambientale ed economico».
Quanto sono apprezzate nel nostro paese le tecnologie per diminuire i consumi energetici? E quanto aziende e privati credono nell’adozione delle fonti rinnovabili e nei benefici, ad esempio, della cogenerazione e trigenerazione?
«Le tecnologie di riduzione dei consumi e di monitoraggio, altro aspetto fondamentale nell’ambito dell’efficienza energetica, sono sempre in via di sviluppo ma sono uno degli strumenti primari nella lotta al cambiamento climatico. Le aziende sono state le prime a capire che dovevano intervenire all’interno dei loro sistemi produttivi per risparmiare energia, ridurre la bolletta e generare efficienza, ma adesso anche i cittadini sono diventati soggetto fondamentale in questi processi. Lo sviluppo di energie rinnovabili e la possibilità di poter diventare prosumer di energia verde gioca un ruolo chiave in questa partita».
Sfide e problematiche per il 2024?
«La grande sfida per il 2024 sarà rappresentata sicuramente dalla nascita della Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e dal post Superbonus con la Direttiva EPBD IV che sarà un punto di svolta per cittadini e Pubblica Amministrazione. Queste opportunità prevedono l’aumento di energia verde ma soprattutto l’aumento di attività di efficienza energetica e un’azione seria di contrasto al cambiamento climatico. Le problematiche nascono dalla poco conoscenza sui temi dell’energia e dell’efficienza energetica. Sarà necessario mettere a terra maggiori iniziative come quella proposta dalla Fiera per sensibilizzare su un tema che non deve essere visto come un qualcosa di lontano dai cittadini. Ognuno può fare la differenza e contribuire a rendere l’Italia un paese più efficiente e a zero emissioni».
Perché partecipare alle Giornate dell’Installatore Elettrico?
Per Federesco «Le Giornate dell’Installatore Elettrico rappresentano per professionisti e interessati un momento di ritrovo e di condivisione, in cui entrare in contatto con una realtà di stakeholder qualificati e che sono pronti a mettere a disposizione il proprio know-how e i propri prodotti per il bene dei cittadini e del Paese».
Albiqual commenta «Coloro che non hanno ancora percepito il concetto che la sana competitività non consiste nel circondarsi di paraventi che nascondano noi e le nostre competenze o nel praticare sconti “extra” resterà una persona isolata e insoddisfatta. Il confronto, l’interconnessione, la formazione continua, la brillante correttezza mentale, lo scambio di esperienze e idee restano i cardini della crescita umana e professionale».