«Il quesito riguarda la certificazione delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici (EVSE – Electric Vehicle Supply Equipment) integrate con sistemi di accumulo di energia (BESS – Battery Energy Storage Systems).
Trattandosi di apparecchiature di recente introduzione sul mercato, caratterizzate da una configurazione non esplicitamente contemplata negli schemi riportati nelle Norme CEI 0-21 e CEI 0-16, risulta incerta la loro corretta classificazione normativa. In generale, tali prodotti sono progettati e assemblati direttamente dai costruttori.
Considerato che i dispositivi sono monodirezionali verso rete per costruzione, è comunque richiesta la certificazione CEI 0-21 (per connessione in BT) o CEI 0-16 (per connessione in MT) ai fini della loro immissione nella rete pubblica? Nel caso in cui tali certificazioni risultassero necessarie, a quali prove e requisiti degli allegati B-bis (CEI 0-21) e N-bis (CEI 0-16) dovrebbero conformarsi?», chiede un lettore di Elettro.
Dubbio lecito e articolato, ma spero possa essere fugato.
Poiché l’inverter integrato nel sistema è monodirezionale, l’utente che utilizza tale infrastruttura di ricarica è da considerarsi Utente Passivo. La Norma CEI 0-16 non introduce prescrizioni specifiche per i componenti degli impianti elettrici degli Utenti Passivi.
La Norma CEI 0-21, invece, prevede disposizioni particolari per le infrastrutture di ricarica destinate a Utenti Passivi solo nel caso di funzionamento in modalità V1G (cioè monodirezionale, in modo 3 o modo 4), qualora tali infrastrutture intendano partecipare ai servizi di flessibilità della rete. In tale circostanza, le infrastrutture di ricarica devono rispettare i requisiti specificati nell’Allegato X della Norma CEI 0-21.
La presenza di un BESS integrato all’interno della colonnina di ricarica non modifica l’applicabilità dell’Allegato X e non introduce ulteriori obblighi di certificazione ai sensi delle Norme CEI 0-21 o CEI 0-16.




