Impianto antintrusione e disturbo acustico: come tutelarsi?

disturbo acustico allarme antintrusione«In qualità di progettista dell’impianto elettrico, come posso cautelarmi per evitare problemi causati dal disturbo acustico, creato dalla sirena di un impianto antintrusione, che è stata prevista nella progettazione impianti di un appartamento?», chiede un lettore di Elettro+Watt.

Disturbo acustico – La normativa

Le norme che tutelano i cittadini dall’aggressione da rumore sono numerose e complesse. La struttura normativa fa riferimento in particolare all’art. 844 del Codice civile e all’articolo 659 del Codice penale, che prevedono anche il reato di “[…] disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone» punito con un’ammenda o con l’arresto fino a tre mesi.

Gli impianti di allarme antintrusione

Gli impianti di allarme intrusione vengono normalmente dotati di “sirene”. Per evitare di incorrere in reati per disturbo è necessario che i segnalatori acustici (sirene) siano costruiti conformemente alle norme CEI e, quindi, siano dotati degli accorgimenti elettronici che, in caso di mal funzionamento dell’impianto, blocchino l’emissione sonora.

Nella prospettiva del progettista dell’impianto la risposta dovrebbe esaurirsi qui. Ciò nonostante, se un proprietario viene accusato di aver molestato, con il suo impianto, il riposo del vicinato, egli deve dimostrare all’autorità giudiziaria di aver adottato ogni accorgimento per impedire tale molestia: per incorrere nel reato non è necessario che vi sia intenzionalità da parte del proprietario dell’impianto, ma è sufficiente la presunzione di una condotta negligente (Sentenza 11868 del 04.12.1995 Corte Cassazione).

Le responsabilità del proprietario

Quindi non basta acquistare delle apparecchiature, costruite conformemente alle norme di buona tecnica, ma è necessario che il proprietario di un impianto antintrusione dimostri di aver adottato precauzioni idonee per bloccare l’emissione sonora disturbante e, che dimostri di aver fatto periodicamente controllare e manutenere l’impianto da un’azienda qualificata o meglio di aver provveduto a collegare il suo impianto a un centro di pronto intervento autorizzato e di aver sottoscritto un contratto di manutenzione. Le precauzioni idonee per bloccare l’emissione sonora disturbante potrebbero essere, ad esempio, lasciare in evidenza il proprio recapito o un recapito di un fiduciario in grado di intervenire tempestivamente.

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