La Divisione Automazione del Gruppo Megawatt, attiva da tre anni, ha superato i 25 milioni di fatturato in soli 3 anni. L’obiettivo è crescere ancora, rafforzando la presenza in settori ad alto valore aggiunto: building automation, pneumatica, motion e così via.
“La famiglia Marigliano ha creduto in questo progetto, mettendomi nelle nelle condizioni di svilupparlo. In tre anni abbiamo fatto passi da gigante, ma siamo consapevoli di essere ancora all’inizio del percorso. Puntiamo a crescere ancora tramite l’ingresso in nuovi settori e l’inserimento di nuove figure”. Parole di Andrea Giacco, general manager della Divisione Automazione del Gruppo Megawatt, che traccia il bilancio del primo triennio di attività della struttura, centro di coordinamento per le attività svolte dalle società facenti capo al gruppo campano nei settori che ruotano intorno alle tecnologie più innovative.
E’ soddisfatto del primo triennio della Divisione?
Sì. Nel 2013 eravamo in due, il signor Sergio Aurino e io. Oggi siamo molti di più e nel 2015 abbiamo raggiunto la quota di 27 mln di euro di fatturato. L’obiettivo era quello di far avvicinare al mondo dell’automazione un distributore “tradizionale” come Megawatt. Grazie a specialisti di provata competenza, siamo riusciti a stringere rappporti con i migliori marchi del settore, Proprio di recente, ad esempio, abbiamo stretto accordi speciali con un brand leader dell’optoelettronica presentato a giugno nel meeting One, evento a cadenza biennale che ha visto coinvolti oltre 200 ospiti in rappresentanza dell’intera filiera che ruota intorno all’automazione industriale e alle building technology.
Che idea s’è fatto dei possibili trend di sviluppo della divisione, considerando le attuali dinamiche del mercato elettrico?
La Divisione Automazione è cresciuta a un ritmo più sostenuto dei prodotti tradizionali, proprio perché si è mossa in segmenti di mercato storicamente meno presidiati. Inoltre la stessa automazione industriale si contamina sempre più con la building automation e le applicazioni del terziario, pertanto stiamo cercando di anticipare questo cambiamento attraverso l’ascolto del mercato, ma anche dei suoi protagonisti e delle associazioni di categoria.
In che senso, per esempio?
Pur operando nell’ambito una strategia-quadro definita dal Gruppo Megawatt, oggi disponiamo di un field application engineer. Una figura indispensabile, per poterci confrontare con i fornitori e fornire supporto completo ai clienti, sia nel pre che nel post vendita. Il nostro team ha competenze del tutto affini a quelle del system integrator.
Cos’altro torna utile per attuare la vostra strategia?
L’organizzazione di eventi come il suddetto One Meeting, la diffusione di articoli su riviste di settore, la possibilità di attuare politiche commerciali secondo logiche diverse da quelle della distribuzione tradizionale. Tutto ciò ci ha permesso di creare un ponte con aziende che fino a ieri erano lontane da noi, di formare gli uomini di tutti i brand del Gruppo Megawatt e di organizzare noi stessi corsi per system integrator e studi tecnici.
Guardando la cosa dal punto di vista dei fornitori, crede che avere un unico grande referente per il Mezzogiorno sia un vantaggio?
Certo. Tramite il “canale corto” del Gruppo Megawatt, il fornitore può contare su un pacchetto di competenze, servizi e contatti: con noi, può rivolgersi a una vasta platea di clienti che, altrimenti, sarebbe molto dispendioso raggiungere. Inoltre, se le figure del field application engineer e dei tecnici specializzati sono difficilmente sostenibili da parte di una singola azienda, noi riusciamo a gestirle proprio in virtù della trasversalità della Divisione Automazione rispetto alla singole aziende facenti capo al Gruppo. La condivisione di risorse, competenze e missioni semplifica notevolmente le cose, per noi e per il fornitore.
Ma c’è chi sostiene che una distribuzione fatta di pochi player non convenga all’industria, che trae più vantaggi da uno scenario frammentato.
Nel materiale elettrico tradizionale è probabilmente così, ma nell’automazione vale esattamente il contrario. Parliamo infatti di materiale a bassa rotazione, in un ambito talmente tecnico da rendere superflua qualsiasi logica speculativa. Il fornitore è in cerca di partner e di competenze che gli permettano di essere presente anche in quei territori dove la gestione di una propria struttura commerciale sarebbe molto onerosa.
(a cura di Stefano Troilo)
TANTI TEAM, UN SOLO GRUPPO
La Divisione Automazione del Gruppo Megawatt vede Andrea Giacco alla direzione generale. Sono di sua competenza la supervisione delle attività in ambito automazione svolte da tutte le aziende del gruppo. A lui fanno riferimento diretto due figure che operano trasversalmente tra i diversi brand. Si tratta dell’architetto Annita Corbosiero (responsabile rapporti con progettisti e divisione building automation) e di Sergio Aurino (field application engineer). Inoltre, in seno a ciascun brand opera un division manager, coadiuvato da un market developer e da tecnici interni. I brand del gruppo sono attualmente Megawatt SpA, Elettrocampania SpA, Cameg SpA, Electra SpA, Elettrolazio SpA, Gruppo Acmei, Alfieri SpA e CET.
