Nelle cabine MT/BT sono essenziali gli interblocchi perché permettono di garantire la sicurezza degli operatori durante le operazioni di manovra e di manutenzione.
Gli interblocchi a chiave nelle cabine elettriche sono cruciali per garantire che le operazioni vengano eseguite in modo sicuro e ordinato. Impediscono manovre non corrette che potrebbero mettere in pericolo gli operatori o danneggiare l’apparecchiatura. Vediamo insieme alcune indicazioni pratiche sull’uso e l’implementazione degli interblocchi a chiave nelle cabine elettriche, sia per l’accesso sia per il coordinamento.
Cosa sono e a che cosa servono
Gli interblocchi nelle cabine MT/BT sono dispositivi fondamentali per garantire la sicurezza durante le operazioni di manovra e manutenzione. Essi possono essere divisi in due categorie principali:
- interblocchi di accesso: impediscono l’accesso ad apparecchiature in tensione, prevenendo così il rischio di contatti diretti;
- interblocchi di coordinamento: evitano manovre errate che potrebbero causare situazioni pericolose e/o interruzioni non accettabili del servizio.
Gli interblocchi si possono realizzare con meccanismi che impediscono fisicamente la manovra non consentita, oppure tramite un sistema di chiavi che vengono rilasciate solo quando è possibile fare la manovra successiva.
Alcuni esempi di interblocchi in una cabina MT/BT
Nella configurazione tipica di una cabina utente, composta da sezionatore di linea, interruttore e sezionatore di terra collegati a un trasformatore MT/BT, la sequenza di manovra corretta per poter togliere tensione è la seguente:
- apertura dell’interruttore: aprire l’interruttore e rimuovere la chiave a esso associata;
- sblocco del sezionatore di linea: inserire la chiave rimossa dall’interruttore nel sezionatore di linea. Questo sblocca il sezionatore e ne permette l’apertura;
- chiusura del sezionatore di terra: il sezionatore di linea è interbloccato meccanicamente con il sezionatore di terra. Una volta aperto il sezionatore di linea, è possibile chiudere il sezionatore di terra. La chiusura del sezionatore di terra libera una chiave che consente l’accesso al vano trasformatore.
A questo punto si potrebbe poter accedere al trasformatore in sicurezza ma questo è vero solo se non proviene energia dal lato bassa tensione. Nel caso di due trasformatori in parallelo, ad esempio, anche se si toglie l’alimentazione in media tensione di un trasformatore esso continuerà a essere energizzato dall’altro trasformatore attraverso l’avvolgimento di bassa tensione (figura). Questa situazione è molto pericolosa e va assolutamente evitata.
Isolamento del trasformatore
Per isolare completamente il trasformatore, è possibile dotare l’interruttore di bassa tensione di una chiave che si libera solo a interruttore aperto. Questa chiave può essere interbloccata con il sezionatore di terra della cella MT, garantendo che il sezionatore di terra possa essere chiuso solo quando l’interruttore BT è aperto (poiché la chiave non può essere estratta a interruttore chiuso).
Una soluzione alternativa, forse più semplice, è quella di dotare gli interruttori BT di bobina di sgancio che ne provoca l’immediata apertura quando si apre il relativo interruttore MT: il cosiddetto trascinamento. Come misura addizionale di sicurezza si raccomanda di “ascoltare” il trasformatore prima di avvicinarsi; il trasformatore in tensione, infatti, emette il classico ronzio che ci segnala la situazione di pericolo.
L’utilizzo di chiavi
In impianti complessi, si possono utilizzare raccoglitori di chiavi che liberano una chiave solo quando un certo numero di altre chiavi è contemporaneamente inserito. Questo sistema permette di costruire sequenze di manovra sicure e logiche, rendendo impossibile compiere azioni pericolose senza manomettere gli interblocchi.
Per concludere
Implementare correttamente gli interblocchi può sembrare complesso all’inizio, ma con l’esperienza e una buona pianificazione, diventa un processo gestibile e fondamentale per la sicurezza e l’affidabilità degli impianti elettrici. Se è vero che la bassa tensione può essere mortale, la media tensione difficilmente perdona errori. Un sistema di interblocchi ben fatto limita al minimo le possibilità di errore dell’operatore, rimane comunque d’obbligo la massima prudenza per i lavori in cabina soprattutto quando si acquisisce familiarità con le apparecchiature.