La professionalità dei collaboratori, la continua ricerca di prodotti e soluzioni innovative e performanti, una rete commerciale strutturata e capillare sul territorio, fanno della Garofoli un partner affidabile.
Garofoli Spa opera da più di 40 anni nel settore del materiale elettrico con una lunga storia nella quale impegno e competenza che si sono tradotti in risultati e successi, diventando una realtà affermata e tra i leader del mercato in Puglia, Basilicata e Calabria.
Nel 1998 dalla ditta Forniture Elettriche Sas, azienda cresciuta e sviluppata per oltre vent’anni con professionalità e dedizione dal suo fondatore e titolare Franco Garofoli, nasce la Garofoli Srl. Nello stesso anno, l’azienda entra a far parte del Consel – Fegime, uno dei maggiori consorzi nazionali di materiale elettrico, e viene certificata ISO 9001:2000 grazie a un’organizzazione efficiente e la costante attenzione alla soddisfazione del cliente.
Una crescita continua che vede aumentare la presenza dei punti vendita e degli uffici commerciali sul territorio. “Più energia al tuo servizio” non è solo il payoff aziendale ma è soprattutto la mission di Garofoli. Il successo dell’azienda è dovuto alla continua ricerca sul mercato dei migliori prodotti, delle migliori soluzioni e delle migliori aziende produttrici, grazie a un team dedicato alla “ricerca e sviluppo” che consente non solo di proporre il meglio ma anche di portare innovazione.
Attualmente l’azienda ha uffici commerciali a Lamezia Terme, Taranto, Locorotondo (BA) e Casarano (LE) e punti vendita a Palo del Colle (BA), Andria (BT), Barletta (BT), Bisceglie (BA), Cerignola (FG), Modugno (BA), Monopoli (BA), Rutigliano (BA), Scanzano (MT), Alessano (LE), Matera e Foggia.
Abbiamo intervistato Renato Ferrulli, direttore commerciale di Garofoli Spa per conoscere le ultime novità che riguardano l’azienda.
Come è organizzata la vostra azienda sul territorio? Quanti punti vendita avete attualmente?
«Attualmente abbiamo 14 filiali, due in apertura e due uffici tecnico-commerciali che presto diventeranno tre. Siamo presenti essenzialmente in Puglia, in Basilicata con due strutture e una in Calabria».
Per fare il punto della situazione e il bilancio dell’anno 2021, quali sono state le tendenze del mercato che avete riscontrato?
«Usciamo da un anno molto brillante, che ha totalizzato una crescita di fatturato di oltre il 37%, dovuto anche a un aumento dei prezzi di listino e dal rimbalzo conseguente alla perdita dovuta alla pandemia. In riferimento al 2019, abbiamo ottenuto un aumento di fatturato del 20%. Gli incentivi non hanno influito molto, solo negli ultimi due mesi c’è stato un po’ di fermento dovuto alla ripartenza di lavori che si erano bloccati negli anni precedenti. Tutto questo ci ha portato a dover gestire con una certa difficoltà il tutto, perché crescere di 30 punti significa rimodellare tutto il comparto, le risorse umane, la logistica, gli approvvigionamenti».
Su quali prodotti si sono concentrati gli interessi e gli acquisti della clientela?
«La distribuzione elettrica l’ha fatta da padrona, mentre la distribuzione termoidraulica è un comparto appena intrapreso, è abbastanza giovane, ha solo un anno e mezzo ma molto importante per noi attraverso una forte concentrazione su presidi e comparti. Il mondo della luce è abbastanza statico ma è in crescita, mentre la vendita delle lampadine e dei punti di luce è addirittura in perdita».
La pandemia ha inciso in qualche modo nella vostra attività?
«Nel 2020 abbiamo avuto un anno di blocco totale. Su molti prodotti di importazione non c’erano certezze rispetto a quello che poteva succedere e nel 2021, quando il mercato è scoppiato, ci siamo trovati impreparati. Ma sono stati soprattutto i nostri fornitori che hanno generato forti rallentamenti di fornitura, non avendo avuto modo di fare una giusta programmazione. Poi, l’instabilità di costi di materie prime ha influito negativamente.
Ci vuole una grande forza commerciale per approvvigionarsi per tempo, anticipando gli aumenti, e non tutte le aziende possono farlo. Tuttora la problematica ci sta facendo soffrire pesantemente e su alcuni comparti abbiamo ritardi anche di 60 giorni. Per ora stiamo subendo queste problematiche, ma stiamo rispondendo bene e a contenere i danni perché la nostra azienda è ben strutturata, forti dei nostri 88 milioni di euro di fatturato, dei quali la maggior parte prodotti più con la struttura tecnica che con quella commerciale.
Questo perché abbiamo degli specialisti di settore in ogni comparto e in ogni filiale, che riescono senza problemi a cambiare tipologia di prodotto. L’azienda è solida sotto l’aspetto finanziario, i nostri magazzini sono aumentati del 25%, non in termini di valore assoluto, ma di quantità di pezzi, perché abbiamo avuto lungimiranza in quanto sono saltati i parametri del passato, quando il magazzino era gestito in modo differente.
Oggi, con i continui aumenti di prezzo si cerca di effettuare una gestione più consona per affrontare il problema. Si stanno delineando nuovi parametri e qui in Puglia siamo solo due o tre aziende in grado di gestire positivamente il nuovo corso, con strategie mirate, per non farsi travolgere dalle multinazionali».
Come l’ecommerce b2b sta trasformando la vendita? Qual è l’impatto sui modelli di business tradizionali?
«Il fenomeno c’è e non è da trascurare. Noi siamo fuori da questo trend perché vendiamo prodotti molto tecnici, che vanno poi gestiti. Inoltre, facendo molta ingegnerizzazione preferiamo il contatto diretto e così anche i nostri clienti. Nel nostro settore i numeri dell’e-commerce sono ancora irrilevanti, non siamo preoccupati, e non pensiamo di fare investimenti inerenti a questa tipologia di vendita».
Quali pensate saranno le previsioni per il 2022?
«Il mercato crescerà ancora a due cifre, con l’incentivazione dello Stato che ci sta dando una mano. La parte termoidraulica salirà ancora».
Avete una strategia di comunicazione che pensate di intraprendere a breve o che avete già avviato?
«La nostra comunicazione è curata da un professionista e la stiamo perfezionando con il lancio a breve di un’App. Abbiamo già un portale dove i clienti possono accedere al magazzino e alle schede tecniche, abbiamo anche un giornale mensile dove spingiamo le promozioni, ma in questi tempi mancano i prodotti. Abbiamo diminuito le risorse alla comunicazione perché attualmente non c’è l’esigenza di promuovere. Dal punto di vista della formazione, in ogni struttura abbiamo inoltre sale riunioni predisposte agli incontri di comunicazione tecnica e un laboratorio molto attrezzato».