ENEA: segnali di ripresa per il sistema energetico nazionale

Dall’Analisi Trimestrale ENEA, relativa ai primi tre mesi del 2017, emergono segnali di ripresa per il sistema energetico nazionale con l’aumento di consumi finali di energia (+1,7%) e produzione elettrica (+6,4%) ma, allo stesso tempo, criticità sul fronte della sicurezza, dei prezzi e delle emissioni di anidride carbonica.

Il forte aumento della produzione interna di elettricità e la ripresa della domanda di gas per usi finali – rivela l’Analisi – hanno determinato il secondo incremento trimestrale consecutivo delle emissioni di CO2 (+2,8%), che quest’anno potrebbero raggiungere livelli simili a quelli del 2013.

Nello specifico, dall’Analisi risulta che nel primo trimestre 2017, i consumi di energia primaria sono tornati a crescere (+0,9%), trainati dal forte aumento dell’utilizzo di gas (+9%), mentre i consumi finali sono aumentati dell’1,7%, con un +3% nel civile, per effetto delle condizioni climatiche e un +2% nell’industria per la ripresa della produzione. In crescita anche la produzione elettrica nazionale (+6,4%) con una quota di termoelettrico pari al 73% della produzione totale (con punte del 77% a gennaio), un livello che non si registrava da un decennio. In sensibile calo l’import di elettricità (-29%) anche se in misura minore rispetto al -60% del IV trimestre 2016. Questo insieme di elementi ha determinato un periodo transitorio di forti rialzi dei prezzi sulla borsa elettrica, fino a 94 euro/MWh di media giornaliera nella zona Nord a gennaio.

Una dinamica simile ha coinvolto il sistema gas dove i picchi di domanda vicini ai massimi storici (425 mm3) hanno indotto i decisori a raccomandare un aumento delle importazioni con un impatto sui prezzi che, sempre a gennaio, sul mercato all’ingrosso italiano sono stati di quasi 4 €/MWh più alti rispetto al resto d’Europa. Di fatto, nel caso in cui non fossero completamente disponibili tutti i punti di entrata nella rete nazionale, la copertura di picchi eccezionali di domanda potrebbe risultare problematica.

Tre fattori – sottolinea inoltre l’Analisi – hanno determinato questo scenario: il forte calo delle importazioni di elettricità (con un picco di -68% a gennaio) per il fermo temporaneo di parte degli impianti nucleari francesi tra fine 2016 e inizio 2017; la scarsa idraulicità che ha determinato una diminuzione della produzione idroelettrica che prosegue ormai da due anni; la progressiva sostituzione del carbone con gas, un trend iniziato nel 2016. Questi tre elementi hanno spinto la ripresa del ruolo del gas che nel I trimestre 2017 ha segnato + 18% dopo il +27% del IV trimestre 2016.

Il nuovo numero dell’Analisi Trimestrale Enea contiene anche una valutazione della dinamica del peso dell’energia sui costi dell’industria italiana, da cui emerge, tra l’altro, che la crisi economica sembra aver portato a un peggioramento della posizione relativa dell’industria italiana energy intensive.

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