Costo livellato dell’energia: rinnovabili ancora in testa nella competitività economica

Costo livellato dell’energia
Immagine di rawpixel.com su Freepik

Lazard ha pubblicato il report 2025 sul costo livellato dell’energia: le fonti green si confermano come le tecnologie di nuova generazione a più basso costo, anche in assenza di incentivi fiscali.

Elettricità Futura diffonde i dati pubblicati da Lazard nell’attesa 18ª edizione del suo report annuale Levelized Cost of Energy+ (LCOE+), uno dei riferimenti globali più utilizzati per valutare la competitività economica delle diverse tecnologie di generazione elettrica. Il documento, che raccoglie dati reali da progetti operativi negli Stati Uniti, fotografa l’evoluzione del mercato energetico e fornisce preziose indicazioni per operatori, investitori e decisori politici.

Anche quest’anno – riporta Elettricità Futura -, l’analisi conferma un dato ormai consolidato: le fonti rinnovabili – in particolare il fotovoltaico utility-scale e l’eolico onshore – restano le tecnologie di nuova generazione a più basso costo, anche in assenza di incentivi fiscali. Un risultato che sottolinea il ruolo sempre più centrale delle rinnovabili nella transizione energetica globale, nonostante un contesto macroeconomico caratterizzato da inflazione, aumento dei costi di capitale e criticità nelle catene di approvvigionamento.

Rinnovabili: competitività confermata per il decimo anno consecutivo

Secondo il report, il costo livellato dell’energia (LCOE) per impianti solari ed eolici utility-scale rimane il più basso tra tutte le fonti di nuova generazione, anche senza sussidi. Questa tendenza, ormai consolidata da oltre dieci anni, rafforza la posizione delle rinnovabili come soluzione di riferimento per la realizzazione di nuovi impianti, grazie anche alla rapidità di implementazione e alla scalabilità tecnologica.

Lazard evidenzia che, nonostante le pressioni sui costi verificatesi tra il 2021 e il 2024, il comparto rinnovabile ha mostrato una notevole resilienza, mantenendo elevati livelli di competitività grazie a progressi tecnologici e ottimizzazioni lungo la filiera.

Gas naturale: nuovi impianti più costosi che in passato

Il report segnala un deciso aumento del LCOE per nuove centrali a gas naturale a ciclo combinato, che raggiunge nel 2025 il livello più alto dell’ultimo decennio. I fattori principali sono la scarsità di turbine, l’aumento dei costi dei materiali e tempi di consegna più lunghi. Ciò rende più onerosa la realizzazione di nuovi impianti a gas, anche se la tecnologia rimane competitiva nel caso di impianti già esistenti, dove i costi di esercizio restano contenuti grazie ai bassi prezzi del combustibile.

Lazard prevede che, sebbene questi aumenti possano persistere nel breve periodo, l’ottimizzazione della supply chain e l’aumento dell’efficienza tecnologica potrebbero, nel medio-lungo termine, contribuire a riportare i costi a livelli più sostenibili.

Accumulo: calano i costi per lo storage a batteria

Un altro dato significativo del report 2025 è la decisa riduzione dei costi dell’accumulo energetico, in particolare per i sistemi a batteria, sia in configurazione ibrida con fonti rinnovabili sia stand-alone. I livelli di LCOE per lo storage tornano ai valori del 2020, dopo anni di crescita dovuti all’aumento della domanda globale e all’inflazione dei componenti.

Due i principali fattori di questo calo:

  • Riduzione della domanda di veicoli elettrici, che ha generato un eccesso di offerta di celle per batterie.
  • Progressi tecnologici, con celle più capienti e dense dal punto di vista energetico.

Questo scenario rafforza la posizione dello storage come componente chiave per garantire la flessibilità del sistema elettrico e l’integrazione delle rinnovabili non programmabili.

Sistema elettrico sempre più complesso: nuove sfide per la capacità

Lazard evidenzia anche l’evoluzione delle metodologie di accreditamento della capacità da parte degli operatori di rete. Con l’aumento della penetrazione delle rinnovabili, diventa sempre più importante adottare sistemi di valutazione stagionali e modelli che valorizzino i benefici della diversificazione tecnologica. Questo ha portato, in molti casi, a un incremento dei costi per la “capacità firmata”, ovvero quella disponibile anche nei momenti di picco della domanda.

Il report sottolinea che lo sviluppo di framework più sofisticati per l’accreditamento della capacità sarà essenziale per garantire l’affidabilità del sistema in un contesto sempre più dominato da fonti variabili.

Uno scenario in trasformazione: la maturità delle rinnovabili

Le sfide non mancano: investimenti nelle reti, ostacoli normativi, volatilità geopolitica, scarsità di capitale e incremento della domanda elettrica. Ma le rinnovabili hanno ormai superato lo status di tecnologie “emergenti” e sono diventate un settore industriale maturo, con operatori globali, filiere strutturate e un impatto crescente sulle dinamiche di mercato.

Il report LCOE+ di Lazard non è una previsione, ma una fotografia basata su dati reali di progetti operativi negli Stati Uniti, utile per alimentare il dibattito sull’evoluzione del mix energetico.

Scarica il report completo dal sito ufficiale di Lazard

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