Comelit UK si aggiudica l’Innovation Award 2016 assegnato dal mensile britannico Benchmark

Awards_MasterLa gamma di prodotti per l’automazione domestica firmata Comelit si è aggiudicata l’Innovation Award 2016 indetto dalla rivista inglese Benchmark, leader nel settore della sicurezza.

La giuria di esperti ha premiato le soluzioni domotiche proposte dall’azienda italiana, apprezzandone l’innovazione tecnologica e lo stile elegante, che ben trovano espressione in prodotti come il supervisore domotico Icona Manager. Questi dispositivi offrono all’utente finale molteplici possibilità di controllo e di gestione di tutte le automazioni domestiche, con il valore aggiunto di poterlo fare ovunque ci si trovi nel mondo attraverso smartphone, tablet e PC. Si tratta di dettagli fondamentali in tema di miglioramento dello stile di vita e di incremento della sicurezza, che non sono certo passati inosservati ai giudici.

L’assegnazione di questo premio è la conferma degli ottimi risultati che questa innovativa gamma di prodotti sta ottenendo nel Regno Unito, a breve distanza dal suo debutto nel 2015: “Vincere l’Innovation Award 2016, assegnato da un mensile autorevole come Benchmark, è stata una grande soddisfazione per il gruppo Comelit. Dal suo lancio a IFSEC 2015, la domotica Comelit ha fatto passi da gigante nel mercato britannico dell’automazione domestica e si stanno aprendo ancora molte opportunità – ha affermato Francesca Boeris, Amministratore Delegato di Comelit UKAccanto all’indubbio valore estetico dei suoi prodotti, che diventano un complemento d’arredo di lusso, la domotica Comelit rende veramente più confortevole la gestione quotidiana degli ambienti domestici. Un’attenzione particolare è inoltre dedicata alle esigenze di coloro che presentano problemi di mobilità o di disabilità in genere”.

L’Innovation Award conferma l’ottimo lavoro che l’azienda sta svolgendo, in perfetta sintonia con le ultime tendenze nel mercato del controllo accessi e dell’automazione domestica. Le novità che Comelit ha in serbo però sono ancora molte!” conclude Francesca Boeris.

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