Come stimare la capacità delle batterie in un impianto fotovoltaico?

elettrodubbio«Come posso stimare la capacità delle batterie per realizzare l’accumulo dell’energia del mio impianto fotovoltaico?» chiede un lettore di Elettro.

Ovviamente per poter rispondere dobbiamo fare alcune ipotesi. La prima che mi sembra la più ragionevole è che i consumi complessivi siano maggiori della produzione da FV. Ragionando poi su 1000 h equivalenti per anno, il che mi sembra pur arrotondato un buon numero da ricordare a memoria per il nord Italia, possiamo immaginare di dimensionare l’accumulo per poter accumulare l’intera produzione delle giornate estive (per consumarla poi tutta durante la notte).

Dato che un mese estivo è circa il 12% del totale della produzione dovresti avere bisogno di quasi 4 kWh di batterie per ogni kWp dell’impianto FV. La capacità è espressa però in amperora (Ah) ed è il risultato del prodotto della corrente di scarica per il tempo che la batteria impiega ad arrivare al livello di fine scarica (tensione minima prima di compromettere la chimica dell’accumulatore).

Attenzione che limitando a ciò la definizione è chiaro che due batterie entrambe, ad esempio da 140 Ah, possono avere prestazioni dinamiche molto differenti 7 A per 20 ore o 14 A per 10 ore. Di contro la stessa batteria da 7 A per 10 h (70 Ah) avrà una capacità di 14 A per 4 ore (56 Ah). Inoltre per la natura chimica delle batterie il comportamento alla scarica non può essere estrapolato linearmente. I produttori forniscono dunque la capacità unitamente alla durata di scarica di riferimento. Le principali tipologie di batterie sono:

  1. ermetiche al piombo VRLA – Tecnologia: AGM (meglio note come batterie ermetiche al piombo a ricombinazione interna di gas) l’elettrolita è assorbito in un separatore in fibra di vetro microporosa;
  2. ermetiche al piombo VRLA – Tecnologia: gel, l’elettrolita è mantenuto in una sostanza gelatinosa;
  3. al piombo a vaso aperto – Tecnologia: acido Libero.

La prima è la più comune. Eurobat, l’Associazione dei produttori europei di batterie automobilistiche e industriali, classifica la vita attesa delle batterie in tre categorie (3-5 anni, 10-12 anni, >12 anni). In fase di progettazione o di acquisizione è sempre opportuno specificare la classe richiesta. In termini di comportamento al fuoco le batterie sono normalmente classificate in HB (ritardante fiamma) o V0 (autoestinguente). Una batteria V0 costa circa il 15% in più rispetto ad una HB e vale la pena di ricordare che comunemente una HB è sufficiente ed una V0 deve essere prevista solo in casi particolari come ad esempio i luoghi con pericolo di esplosione.

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