Con questo articolo termina la trattazione degli argomenti inerenti a progettazione e realizzazione di una infrastruttura digitale all’interno di un edificio a sviluppo verticale; nello specifico analizzeremo l’esecuzione della infrastruttura fisica di appartamento.
I precedenti articoli sono disponibili qui e qui.
I componenti a servizio della singola unità immobiliare possono essere così riassunti:
- STOA (Scatola di Terminazione Ottica di Appartamento): dove si attestano le fibre ottiche provenienti dal CSOE (devono essere presenti almeno 4 bussole ottiche e deve essere ampliabile) che andranno verso il QDSA (l’installazione dello STOA deve essere prevista nelle immediate vicinanze del QDSA oppure direttamente nel QDSA);
- QDSA (Quadro di Distribuzione Segnali di Appartamento): accoglie le fibre ottiche in arrivo dallo STOA, svolge la funzione di centro stella dell’appartamento e ospita gli apparati attivi del sistema (router, switch);
- apparati attivi (router, switch, ecc.) che potranno essere installati direttamente nel QDSA oppure in campo.
Scatola di terminazione ottica di appartamento
La STOA può essere montata entro scatole di derivazione a parete oppure direttamente dentro il QDSA, a seconda della soluzione che si adotterà per il QDSA stesso. La STOA deve consentire di:
- alloggiare almeno 4 bussole ottiche;
- essere scalabile e/o ampliabile fino a consentire l’alloggiamento di bussole ottiche pari al numero di tutte le fibre ottiche che raggiungono l’appartamento;
- dovrà poter contenere tutte le giunzioni fra le fibre ottiche e le semibretelle connettorizzate. È consentito l’uso di connettori terminati in campo e rispondenti alla EN 50377-17-1/2;
- tutte le parti di gestione e contenimento delle fibre devono essere conformi alla norma EN 50411-3/4/8 rispettando il raggio minimo di curvatura;
- avere una numerazione sequenziale univoca rispondete alla numerazione fatta al CSOE.
Molti costruttori offrono soluzioni pre-assemblate in fabbrica, ma nulla vieta di utilizzare soluzioni assemblabili in campo (ovviamente per la soluzione assemblabile in campo, diventa necessario procedere con le necessarie lavorazioni sulla fibra ottica).
Infrastruttura digitale, il QDSA
Questo è il quadro che dovrà essere predisposto all’interno di ciascun appartamento e dovrà essere adatto a ospitare gli apparati per la distribuzione di tutti i servizi. In particolare, il QDSA dovrà:
- essere collocato in un punto baricentrico dell’appartamento;
- consentire la realizzazione dei cablaggi secondo la Norma EN 50173 (EN 11804);
- essere servito da alimentazione elettrica (se contiene apparati attivi);
- presentare dimensioni pari a 65(H) x 45(L) x 10(P) cm; qualora le dimensioni a disposizione fossero inferiori, il QDSA potrà essere costituito anche da più contenitori opportunamente collegati tra loro tramite tubazioni idonee.
Per la realizzazione del QDSA si possono usare:
- quadri da incasso precablati appositamente predisposti a tale scopo;
- kit di installazione in centralini di distribuzione da incasso o a vista;
- moduli precablati per installazione in quadri elettrici tipo colonne d’impianto da incasso in cui trovano alloggio anche gli interruttori di potenza ed i componenti del sistema domotico.
Tutte le soluzioni proposte sono valide alternative che dovranno essere vagliate in base agli spazi a disposizione ed alle esigenze estetiche dell’appartamento.
Apparati attivi
Gli apparati attivi di un appartamento sono solitamente costituiti da un router ed eventualmente uno switch (che non vengono solitamente forniti dall’installatore elettrico). Il router è quell’apparato che si occupa di “instradare” i dati provenienti dalla rete del fornitore dei servizi internet verso l’utente, mentre lo switch è un “ripartitore” dei suddetti dati fra i vari dispositivi di utente.
Spesso il router è dotato di più porte di uscita e svolge anche la funzione di switch. Se il router è dotato di ingresso in fibra ottica, potrà essere collegato direttamente alla STOA con una bretella in fibra; se invece è dotato unicamente di ingresso in rame, dovrà essere previsto anche un media converter che trasformi il segnale ottico in segnale elettrico.
Da un punto di vista tecnico, installare gli apparati attivi direttamente entro il QDSA oppure in campo non presenta grosse differenze; tuttavia, essendo ormai tutte le tipologie di QDSA predisposte per alloggiare questi apparati e complete di porte RJ45 per ripartire verso il campo i segnali, diventa abbastanza logico prevedere il posizionamento degli apparati attivi al loro interno.
Completa l’articolo con le precedenti parti: prima parte e seconda parte