Come si fa l’illuminazione da cantiere?

In caso lavori edili in assenza di luce naturale, saranno necessari ulteriori rinforzi di luce artificiale, per agevolare le condizioni visive del luogo ove si sta operando.

Prendendo in esame un cantiere edile, questo può svilupparsi sia in ambienti all’aperto, come potrebbe essere la costruzione di una strada, sia in ambienti chiusi come potrebbe essere la ristrutturazione o la costruzione dei locali interni di un edificio. Può accadere inoltre che nel cantiere si eseguano cicli di lavorazione continui, o comunque di durata abitualmente superiore a quella diurna. In base ai diversi livelli di luminosità naturale presente bisogna quindi prevedere, qualora ve ne fosse la necessità, ulteriori rinforzi di luce artificiale per agevolare le condizioni visive del luogo ove si sta operando. La realizzazione dell’impianto di illuminazione deve essere eseguita sulla base delle specifiche richieste dal piano di sicurezza. Dal punto di vista formale, la Norma UNI 12464-2, relativa all’illuminazione ordinaria, prevede che nella zona del compito visivo siano garantiti dei livelli minimi per:

  • l’illuminamento medio mantenuto (Em);
  • il grado di uniformità dell’illuminamento (U0), inteso come rapporto tra valore minimo e valore medio di illuminamento;
  • l’indice generale di resa del colore (Ra), attribuendo il valore 100 alla massima qualità di resa del colore.

La norma stabilisce inoltre il limite massimo dell’indice di abbagliamento (GRL) nella zona del compito visivo. L’indice di abbagliamento per gli apparecchi di illuminazione viene calcolato mediante il metodo CIE riportato nell’art. 4.4.1 della norma. In tabella sono riportati i valori prescritti dalla Norma UNI 12464-2 per diverse zone presenti in cantiere.

Nella realizzazione di un impianto di illuminazione di cantiere, si distinguono tre tipologie installative:

  1. impianti fissi;
  2. impianti trasportabili;
  3. impianti portatili.

Per ognuno di essi esistono particolari specifiche che verranno nel seguito dettagliatamente analizzate.

Limiti previsti dalla Norma UNI 12464-2 in materia di illuminazione dei cantieri
Tipo di zona, compito o attività Em U0 GRL Ra
Sgombero, scavo e carico 20 lux 0,25 55 20
Aree di costruzione, installazione delle condutture fognarie, trasporto, compiti ausiliari e di immagazzinamento 50 lux 0,40 50 20
Montaggio degli elementi di un’intelaiatura, armatura leggera di intelaiatura, montaggio di intelaiatura e casseforme in legno, condutture elettriche e cablaggi 100 lux 0,40 45 40
Elementi di raccordo elettrico impegnativi, montaggio di condutture, tubazioni e macchine 200 lux 0,50 45 40
Impianti fissi

Gli impianti fissi devono avere le stesse caratteristiche dell’impianto di cantiere con l’avvertenza di installare i corpi illuminanti in posizioni comode e protetti contro gli urti accidentali. Inoltre, ove gli apparecchi potrebbero essere sottoposti a spruzzi d’acqua, è opportuno che presentino un grado di protezione non inferiore a IP55.

L’illuminazione fissa è ottenuta con apparecchi di illuminazione che possano essere rimossi solo con l’utilizzo di un utensile o che siano in posizione non accessibile. Le lampade sono fissate su pali o sul traliccio delle gru ma possono illuminare anche le scale, vani scala, corridoi o passaggi interni.

IMPIANTO MOBILE. Faro su cavalletto.
Impianti mobili

L’illuminazione mobile è ottenuta con apparecchi che siano facilmente spostabili durante le lavorazioni e che quindi si trovino per lo più a portata di mano. Gli impianti di illuminazione trasportabili sono in genere costituiti da proiettori installati su sostegni: funzionano in posizione fissa ma possono essere trasportati dopo aver tolto l’alimentazione. Gli apparecchi di illuminazione che producono calore (come per esempio i vecchi fari alogeni) non devono cadere se appoggiati su un piano inclinato di 15°. Per questo motivo è vietato utilizzare fari alogeni in modo mobile senza supporti. Solitamente nei luoghi dove viene utilizzato questo tipo di apparecchi si hanno lavorazioni che prevedono l’utilizzo costante di acqua, come ad esempio, per rigenerare la malta o per inumidire i mattoni prima di essere posati. In relazione a quanto detto, è auspicabile che detti apparecchi presentino almeno un grado di protezione IP65. È inoltre consigliato che siano utilizzati apparecchi di illuminazione con isolamento di Classe II. I cavi di alimentazione (essendo l’apparecchio mobile) devono essere adatti alla posa mobile, quindi di tipo H07RN-F o equivalenti.

IMPIANTO PORTATILE. Lampada da cantiere.
Impianti portatili

Le lampade portatili sono impugnate e spostate frequentemente. È richiesto che siano conformi alla Norma CEI 34-34 e in particolare che presentino:

  • impugnatura in materiale isolante non igroscopico;
  • parti in tensione, o che possono andare in tensione in seguito a guasti, completamente protette in modo da evitare ogni possibilità di contatto accidentale;
  • involucro di vetro o di materiale traslucido a protezione della lampada;
  • griglia metallica di protezione, fissata mediante collare esterno all’impugnatura isolante;
  • perfetto isolamento delle parti in tensione dalle parti metalliche eventualmente fissate all’impugnatura;
  • grado di protezione almeno IP44, consigliato IP55.

Nel caso gli apparecchi portatili vengano utilizzati in luoghi conduttori ristretti, devono essere alimentati mediante circuiti a bassissima tensione di sicurezza SELV.

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