Come scegliere il veicolo elettrico?

Sto pensando all’acquisto di un veicolo elettrico, ma non so come orientarmi tra le proposte, ci si mettono anche i diversi modi di ricarica e magari (è questo che chiedo) le norme. Mi potrebbe fare uno specchietto per favore?

P.R. – Modena

Il lettore ha ragione in tutti i sensi! Sia nell’orientarsi verso l’elettrico sia nel riconoscere una certa difficoltà di orientamento. Il sistema di carica dei veicoli elettrici è ancora abbastanza oggetto di acceso dibattito internazionale per la definizione o meglio per i vari, comprensibili, ma non del tutto utili, tentativi da parte delle varie nazioni e delle varie aziende di imporre al mercato i propri standard.

Conclusione parziale è che al momento sono definiti 3 tipi di connessione per la carica e 4 modi di carica per un totale teorico di quasi (devono essere cioè escluse le combinazioni non possibili) 3 x 4 ovvero dodici varianti sul tema senza contare i tipi di connettori, prese e spine.

La corrente (e quindi la potenza) di carica è ovviamente inversamente proporzionale ai tempi di carica, ma da un punto di vista dell’impianto può rapidamente raggiungere valori abbastanza elevati soprattutto in relazione alle pratiche nazionali dell’Europa del sud.

Complessivamente sono attualmente disponibili 4 modi di carica differenziati in funzione del regime (AC, CC), della corrente massima, del tipo di connettore, presa/spina, delle caratteristiche dell’eventuale comunicazione/controllo tra il veicolo e la stazione di carica. Naturalmente ciascun modo di carica ha dei specifici vantaggi e svantaggi che saranno brevemente commenti nei paragrafi che seguono.

I modi di carica 1 e 2 sono tutto sommato simili.  Il Modo 1 di carica si riferisce al collegamento del veicolo elettrico alla rete di alimentazione AC utilizzando prese e spine normate fino a 16 A, ovvero ordinarie prese e spine per uso domestico (In Italia CEI 23-50) o industriale (CEI EN 60309-2) oppure prese e spine speciali ma comunque conformi ad una (qualsiasi) norma IEC.

Il Modo 2 utilizza le permette le stesse prese e spine normate, ma fino a 32 A oltre ad un control box sul collegamento al veicolo, certamente funzionale ma non appartenente all’impianto elettrico in senso stretto come definito dalla Norma CEI 64-8.

In questo momento, i Modi di carica 1 e 2, in un certo senso, sono l’opzione più immediata per la carica dei veicoli elettrici ma:

  • presentano potenziali problemi di sicurezza legati alla presenza di adeguate protezioni lato impianto (protezione contro le sovraccorrenti, impianto di terra, protezione contro i contatti) che la teoria può garantire per tutti i circuiti, ma la pratica si sa è diversa dalla teoria;
  • in un certo senso essendo basati su prese e spine comuni non sono tuttosommato di interesse dell’impiantista elettrico, nella responsabilità del quale (per fortuna) non ricade quello che l’utente alimenta dalla presa. Si tratta di una presa a spina punto e basta (senza togliere che deve essere protetta correttamente).

In Italia i modi 1 e 2 non sono ammessi nei luoghi con accesso di terzi (V5 Sezione 722 Norma CEI 64-8).

Nei paesi in cui è consentito, l’uso del modo 1 di carica potrebbe, per un certo periodo, rimanere la modalità di ricarica più diffusa per locali privati (compresi garage residenziali e parcheggi aziendali) grazie a semplicità e basso costo d’investimento.

Il Modo di carica 3 prevede il collegamento diretto del veicolo elettrico alla rete CA di alimentazione utilizzando apparecchiature di alimentazione dedicate. Il modo 3 non prevede limiti alla corrente di carica. La norma internazionale CEI EN 61851-1 richiede un contatto pilota di controllo tra il sistema di alimentazione e il veicolo elettrico con le seguenti funzioni:

  • inserimento dei connettori
  • continuità del conduttore di protezione
  • funzione di controllo attiva

Il modo di carica 4 è l’unico modo di carica che prevede il collegamento indiretto del veicolo elettrico alla rete CA di alimentazione utilizzando un convertitore esterno, e un conduttore pilota di controllo che si estende alle attrezzature permanentemente collegate alla rete. Con il modo di carica 4 il carica batterie non è più a bordo del veicolo ma nella stazione di carica.

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