È stata pubblicata la nuova edizione della Norma CEI 11-27, che si applica alle attività di lavoro sugli impianti elettrici fissi, mobili, permanenti o provvisori destinati alla produzione, alla trasmissione, alla trasformazione, alla distribuzione e all’utilizzazione dell’energia elettrica.
Il CEI – Comitato Elettrotecnico Italiano ha pubblicato, nell’ottobre 2021, la nuova edizione della Norma CEI 11-27 “Lavori su impianti elettrici”. Le prescrizioni di sicurezza indicate nella norma devono essere applicate in tutti i lavori in cui sia presente un rischio elettrico e sono pertanto il riferimento per le procedure di esercizio, di lavoro e di manutenzione su impianti con tensioni fino a 1.000 V in c.a. e 1.500 V in c.c., mentre per i lavori sotto tensione su impianti a tensione superiore a 1.000 V in c.a. e 1.500 V in c.c. vale quanto prescritto nel D.M. 4 febbraio 2011, nella norma CEI EN 50110-1 e nella norma CEI 11-15. Di seguito l’analisi delle principali modifiche apportate rispetto all’edizione precedente.
RI, URL e PL
L’edizione 2014 della norma aveva introdotto le definizioni ri guardanti i responsabili degli impianti elettrici e dei lavori eseguiti su essi, in accordo con quanto previsto nella norma CEI EN 50110. Gli acronimi RI, URL e PL da allora sono di fatto entrati nella descrizione dell’organizzazione dei lavori elettrici eseguiti dai soggetti interessati agli stessi (in primis le aziende).
L’esperienza maturata in questi anni ha suggerito agli esperti del Comitato Tecnico del CEI, estensore della norma CT 78 “Lavori elettrici sotto tensione”, di dare maggiore significato alla definizione di alcune tra le figure coinvolte nel processo lavorativo e di aggiungere elementi utili all’individuazione delle relative responsabilità.
La validità della definizione di Responsabile dell’Impianto – RI è stata quindi riferita all’attività lavorativa (Persona designata alla conduzione dell’impianto elettrico durante l’attività lavorativa) con specifica richiesta di nomina di PES (Persona Esperta), mentre per il PL la nuova definizione, Persona preposta alla conduzione dell’attività lavorativa, non induce a limitare la responsabilità alla mera esecuzione del lavoro e a confonderne il ruolo con quello di altre norme e leggi applicabili ad altre realtà.
Inoltre, nella definizione di URL, è stata compresa anche la responsabilità della preparazione del lavoro. Sempre nel campo delle definizioni, per completezza, tra le zone interessate da lavoro elettrico è stata inclusa la zona di lavoro sotto tensione.
Lavoro elettrico e controlli funzionali (misure)
Nell’esecuzione delle misure, ovvero di tutte le operazioni per rilevare i dati fisici all’interno degli impianti elettrici, in presenza di rischio elettrico e se effettuate da PEC (Persona Comune) non è più prevista la sorveglianza di PES, mentre per gli strumenti di misura da utilizzare è stata richiamata la conformità degli stessi alle norme di prodotto specifiche, invece del precedente cenno alla serie CEI EN 61557 riferita agli apparecchi per prove, misure o controllo dei sistemi di protezione.
Organizzazione del lavoro, comunicazioni, formazione
Nel paragrafo 4.4 “Comunicazioni”, tra i possibili mezzi di trasmissione delle comunicazioni tra le varie figure presenti, in alternativa alle comunicazioni scritte già considerate nella precedente versione della norma, sono stati compresi i sistemi digitali a patto di assicurare nel tempo la tracciabilità e l’efficacia delle comunicazioni e l’identità delle persone.
Nel paragrafo 4.15, relativo ai criteri di attribuzione dei profili professionali PES e PAV, è stata richiamata la norma CEI 78-17 “Manutenzione delle cabine elettriche MT/MT e MT/BT dei clienti/utenti finali” che permette ai committenti di dedurre le necessarie integrazioni da apportare ai requisiti richiesti per quanto riguarda il personale incaricato dell’esecuzione dei lavori.
Nell’ambito della formazione (paragrafo 4.15.5 “Requisiti formativi minimi per PES e PAV”) è stata prevista per le parti teoriche la possibilità della formazione a distanza; per l’individuazione della durata e dell’ampiezza dei corsi è stata aggiunta, alla preparazione scolastica e all’esperienza pregressa, la complessità dei lavori da svolgere.
Sempre per la formazione, riferita allo specifico lavoro svolto, in ottemperanza a quanto stabilito dal D.Lgs. 81/08, è stato richiesto un aggiornamento con cadenza almeno quinquennale per un numero di ore non inferiore a quattro, in particolare per i lavori sotto tensione in bassa tensione (paragrafo 6.3.2.1); è inoltre previsto che il Datore di Lavoro, nel caso utilizzi uno specifico corso come strumento di riferimento ai fini della valutazione della persona, debba fare riferimento agli argomenti trattati dalla norma CEI 11-27.
Esclusioni dei lavori sotto tensione
Per l’esclusione dai lavori sotto tensione (art. 6.3.4.5) delle attività già indicate dalla precedente versione della norma (manovra degli apparecchi di sezionamento, di interruzione e di regolazione e dei dispositivi fissi di messa a terra e in cortocircuito, manovra mediante fioretti isolanti, nelle normali condizioni di esercizio; uso di rivelatori e comparatori di tensione) è stata aggiunta la prescrizione che tali apparecchi siano realizzati nel rispetto delle relative norme tecniche, che si usino attrezzature e procedure conformi alle norme tecniche e che il personale sia adeguatamente formato e addestrato.
Infine, ora non costituisce lavoro sotto tensione l’utilizzo di apparecchi e attrezzi durante le operazioni attinenti a prove, ricerca guasti, ecc., tecnicamente eseguibili soltanto in assenza di messa a terra e in cortocircuito di parti attive messe fuori tensione, a condizione che vengano adottate, a seguito di un’analisi del rischio, procedure (o metodi) di prova, finalizzati a prevenire che le già menzionate parti attive siano rimesse in tensione da ogni possibile sorgente di alimentazione.
Nuovo allegato informativo
Con l’obiettivo di fornire un supporto all’applicazione delle prescrizioni della norma, in analogia con quanto proposto nella norma CEI EN 50110, in questa edizione è stato inserito il nuovo Allegato H di carattere informativo. In esso vengono indicati, con uno schema generale debitamente integrato da descrizioni esemplificative, le casistiche maggiormente riscontrabili nella realtà per quanto riguarda la suddivisione dei ruoli nell’organizzazione di un lavoro elettrico con riferimento alle aree operative.
Anche grazie a una ricca sequenza di schemi e immagini a supporto, il libro evidenzia i concetti alla base e traduce in pratica le prescrizioni normative per la sicurezza contenuti nella norma CEI 11-27, nel D.Lgs. 81/08 e non solo. Il volume si apre con un’Introduzione (“Perché parlare di rischio elettrico nei lavori?”), seguita dai Concetti generali (“Definizioni, concetti e misure di protezione”), dai Lavori & rischio elettrico (“Norme tecniche, Parti attive e pericolose e accessibili, classificazione dei lavori”), dalle Misure di prevenzione e protezione (“Strategie di sicurezza, misure organizzative e principi generali di sicurezza”), e da tre Appendici: “Qualifiche PES, PAV, PEC e PEI”, “Ruoli organizzativi” e “Dispositivi di protezione individuale”. Le nuove edizioni della norma e del volume tascabile sono disponibili al sito MyNorma.