Quali cavi scegliere in presenza di sostanze inquinanti e corrosive

«Devo fare dei lavori in un impianto in cui i cavi vengono a contatto con sostanze inquinanti e corrosive utilizzate nel processo di lavorazione. Non trovo indicazioni particolari, mi potete aiutare a scegliere i cavi?», chiede un lettore di Elettro.

La situazione del lettore è particolare ma interessante. In presenza di sostanze inquinanti e corrosive, si deve ricorrere all’uso di cavi speciali protetti e di condutture sigillate e costruite con materiali idonei per resistere agli attacchi delle sostanze chimiche.

Cavi a contatto con sostanze corrosive o inquinanti: le valutazioni da effettuare

Nel caso in cui si verifichi la presenza occasionale di sostanze corrosive o inquinanti è sufficiente ricorrere a cavi con guaina in PVC o PCP e tensione nominale superiore a 300/500 V. Le mescole di polietilene clorosulfonato, di policloroprene e di polivinilcloruro hanno una buona resistenza nei confronti di molte sostanze corrosive, mentre quelle in gomma sono adeguate contro gli acidi, ma non sono adatte per gli oli minerali.

Quando invece si è in presenza di condutture permanentemente a contatto con tali sostanze, si deve ricorrere all’uso di cavi speciali protetti e di condutture sigillate e costruite con materiali idonei per resistere agli attacchi delle sostanze chimiche. Qualora i conduttori si trovino in ambiente contenente ozono è opportuno utilizzare cavi in guaina con mescole a base di polivinilcloruro, gomma etilenpropilenica e policloroprene.

Vale infine la pena ricordare che il potenziale elettrochimico è un’altra fonte di corrosione che si manifesta quando metalli diversi vengono tra loro a contatto, per esempio nel punto di serraggio dei collegamenti elettrici. Per ridurre al minimo gli effetti negativi per corrosione è necessario valutare il potenziale elettrochimico della coppia di metalli e verificare che sia inferiore a 0,6 V.

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