Passione e impegno, un binomio vincente per l’indipendenza

ALBERTO CATTANEO vicino al furgoncino della sua ditta individuale

Alberto Cattaneo, dopo anni di esperienza come dipendente, prende la decisione di mettersi in proprio, aprendo una ditta individuale nel cremonese. Si occupa di tutto ciò che riguarda l’elettricità, dalla A alla Z: sia di impianti elettrici civili sia di impianti industriali. Nonostante le difficoltà del portare avanti una realtà da solo, Alberto lavora ogni giorno con grande passione.

A Rivolta d’Adda, Alber­to Ivan Cattaneo nel 1999 ha aperto la sua ditta individuale met­tendo in gioco sé stesso e le sue conoscenze acquisite nei lunghi anni come dipendente. Il suo im­pegno e la sua dedizione lo han­no aiutato a far fronte ai momen­ti più impegnativi, perché, se è innegabile che la fatica in questo lavoro non manca, è anche vero che l’impegno viene sempre ripa­gato da grandi soddisfazioni.

Quando hai iniziato a muovere i primi passi nel campo elettrico?

«La mia carriera da elettricista i­nizia subito all’età di 14 anni. Do­po una prima breve esperienza in un altro settore, inizio a lavorare con un artigiano del mio paese e mi appassiono subito a questo la­voro. Sono quasi 46 anni che fac­cio questo mestiere e la passione non si è mai spenta, nonostante i sacrifici e la fatica di portare a­vanti un’azienda in un periodo storico come quello in cui vivia­mo».

Raccontaci come e quando nasce la tua ditta.

ALBERTO IVAN CATTANEO – Cattaneo Alberto Ivan Installazione Impianti Elettrici

«La ditta Cattaneo Alberto Ivan Installazione Impianti Elettrici nasce a Rivolta d’Adda nel 1999. La scelta di mettermi in proprio è stata improvvisa e “forzata”: dopo circa 20 anni di esperienza come operaio equiparato alle di­pendenze, il mio ex datore di la­voro mi comunica che avrebbe chiuso in 15 giorni la sua attività.

All’età di 35 anni decido allora di buttarmi e aprire una ditta tutta mia che mi permettesse di met­tere in pratica tutto ciò che ave­vo imparato nella mia lunga e­sperienza professionale. L’azien­da è individuale, ho sempre fatto tutto da solo, con molta fatica e impegno, perché avere una ditta individuale non sempre permet­te di gestire al meglio il carico di lavoro, ma alla fine posso ritener­mi soddisfatto dei sacrifici fatti e di dove sono arrivato grazie alla mia tenacia».

Di cosa ti occupi?

«Mi occupo di impianti elettrici civili e industriali, ossia, dalla A alla Z tutto ciò che riguarda l’e­lettricità, dal piccolo apparta­mento al grande cantiere. Il mio lavoro si svolge in tutto l’ambito elettrico, dalla cabina di media tensione alla semplice installa­zione di una presa, passando per l’automatizzazione di cancelli, l’installazione di impianti d’allar­me e chi più ne ha più ne metta!».

Tra i lavori realizzati, ce n’è qualcuno di cui sei particolarmente orgoglioso?

«Sono particolarmente orgoglio­so di tutti i lavori che ho eseguito, anche se devo ammettere che, nel periodo in cui lavoravo come dipendente, abbiamo lavorato presso diversi ospedali milanesi e partecipato alla realizzazione della Clinica de Marchi, un’espe­rienza di cui vado molto orgoglio­so».

Come ti tieni aggiornato?

«Aggiorno le mie conoscenze attraverso le esperienze dirette, anche apprendendo dalle nuove tecnologie che quando ho inizia­to a lavorare non esistevano nep­pure! Ci sono poi tutta una serie di corsi molto interessanti dedi­cati al nostro settore a cui par­tecipo molto volentieri per cono­scere le ultime novità di prodotto e tecnologie».

Che cosa consiglieresti ai giovani intenzionati a intraprendere questo mestiere?

«A chi volesse intraprendere questa carriera consiglio innanzitutto di fare tanta, tanta gavetta che è quel processo che ti permette di crearti un bagaglio personale utile a districarsi nelle problematiche quotidiane del nostro lavoro. Consiglio anche di essere sempre curiosi e intraprendenti, perché non si smette mai di imparare, nemmeno dopo tanti anni di carriera. Ultimo ma non ultimo consiglio anche di non perdere mai la passione per ciò che si fa, perché la passione è benzina per far funzionare il motore di ogni attività».

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