Seduti al volante, dietro un cruscotto ergonomico illuminato da spie e simboli colorati, ci sentiremo un po’ James Bond quando, con un tocco delle dita, potremo puntare i nostri laser sull’asfalto che corre di fronte a noi. Non è fantascienza: in occasione dell’ultimo CES (Consumer Electronics Show), la kermesse statunitense dedicata all’elettronica di consumo tenutasi in gennaio a Las Vegas, la nota casa automobilistica Audi ha presentato in passerella la sua nuovissima coupé “Sport Quattro Laserlight Concept”, che, come lascia intuire lo stesso nome, adotta un impianto d’illuminazione all’avanguardia. I fari integrano una doppia tecnologia che combina “Matrix Led” e luce laser, appunto: ogni proiettore ospita, al proprio interno, una matrice di LED deputata a generare la luce anabbagliante, mentre gli abbaglianti derivano da un fascio laser emesso da diodi di dimensioni notevolmente inferiori rispetto ai LED medesimi (circa 10 micron quadri, vale a dire 1/100.000 dell’area di un LED, che è pari a circa 1 mm2!) ma con un’intensità luminosa tripla ed una portata che raggiunge i 500 metri (circa il doppio se confrontati agli abbaglianti a LED).
Anche la BMW, altra casa tedesca leader nel mercato automotive, sta scommettendo sulla tecnologia laser, che verrà introdotta, con una serie di ulteriori accorgimenti finalizzati al risparmio energetico, nella sua ibrida plug-in “i8”, in uscita proprio nel 2014. L’approccio adottato è leggermente diverso rispetto a quello precedentemente descritto: in ogni faro, tre diodi laser generano luce blu che, attraversando un filtro al fosforo, viene in parte convertita in luce gialla; la combinazione dei due colori genera quindi un fascio di luce bianca che, a sua volta, viene proiettato sulla strada da un apposito specchio. I vantaggi rispetto all’illuminazione a LED sono significativi: il fascio è più focalizzato, con un contrasto più netto, una temperatura di colore che sfiora i 5500/6000°K (i fari allo xeno, per fare un paragone, arrivano a 4000°K), un consumo elettrico molto ridotto (4,8 W contro i 35 W delle lampade allo xeno), una luminosità maggiore (ogni diodo laser emette 170 lumen per watt rispetto ai 70 dei LED tradizionali) ed un tempo di accensione rapidissimo (pochi millisecondi). Tutte caratteristiche che migliorano la visibilità notturna e, conseguentemente, il comfort e la sicurezza di guida.
La tecnologia laser promette quindi di rivoluzionare nel prossimo futuro il design delle auto, che avranno a disposizione gruppi ottici più compatti ed efficienti: i fasci laser non ci permetteranno di smaterializzare la lenta utilitaria che fa “da tappo” davanti a noi, ma ci daranno più sicurezza e, forse, l’ebbrezza dell’agente un po’ speciale alla 007! (Sara Gabba)