Secondo le previsioni dell’Ufficio studi Anima, nel 2021 il settore della meccanica segnerà un +15,1% con un fatturato di fine anno stimato intorno ai 52 miliardi di euro.
Dopo il calo significativo del 2020, la meccanica italiana rappresentata da Anima Confindustria mostra decisi segnali di ripresa. Le previsioni dell’Ufficio studi Anima per il 2021 rivelano un settore in crescita: +15,1% e un fatturato di fine anno stimato intorno ai 52 miliardi di euro. La meccanica Anima ha superato così i valori registrati nel 2019, quando aveva raggiunto i 50 miliardi di euro di fatturato.
Il presidente di Anima Confindustria, Marco Nocivelli, esprime soddisfazione per il comparto: «Il dato rispecchia i risultati dell’ultimo sondaggio diffuso tra le nostre aziende, dove oltre il 60% del campione rilevava un incremento di fatturato tra +5% e +20%. Ricordiamo, comunque, che vi sono ancora molte aziende in difficoltà a causa delle perdite subite nel 2020. Un dato da sottolineare è la crescita continua degli investimenti, che quest’anno raggiungono 1,24 miliardi di euro e registrano un +3,4% rispetto al 2020».
Meccanica, segno positivo per tutti macro-comparti
Tutti i macro-comparti rappresentati da Anima mostrano segno positivo, nella maggior parte dei casi a doppia cifra, ma pesa sull’anno passato la chiusura determinata dal primo lockdown, che ha fermato la produzione per oltre un mese. Le previsioni per il settore delle “Macchine ed impianti per la produzione di energia e per l’industria chimica e petrolifera – montaggio impianti industriali” dicono +10,2% e 16,56 miliardi di euro di fatturato nel 2021, mentre il comparto della “Logistica e movimentazione delle merci” dovrebbe registrare un +16,7% e 6,74 miliardi di euro nel 2021. Dopo il crollo avvenuto nel 2020 (-15,9%), per il comparto delle “Tecnologie ed attrezzature per prodotti alimentari” sono previsti 5,18 miliardi di euro di fatturato con +17,2% a fine anno, mentre gode di ottima salute il settore “Impianti, macchine e prodotti per l’edilizia”, che cresce addirittura del +19,9% e dovrebbe superare i 16,7 miliardi di euro di fatturato.
«La meccanica italiana – afferma il presidente Marco Nocivelli – sta dimostrando una capacità di reazione strepitosa nel 2021, grazie all’impegno e alla preparazione delle nostre aziende. Siamo particolarmente soddisfatti della buona salute mostrata dal settore delle tecnologie alimentari, che l’anno scorso ha particolarmente sofferto la continua chiusura di bar, hotel e ristoranti. I risultati registrati dal settore “Impianti, macchine e prodotti per l’edilizia” mostrano l’efficacia di misure come il superbonus, che incentivano tecnologie green e a basso impatto ambientale, e ci avvicinano a raggiungere i traguardi di sostenibilità posti dall’Europa al 2030».
Crescita a doppia cifra anche per il settore delle “Tecnologie e prodotti per l’industria”: previsti 3,38 miliardi di euro di fatturato ed un +17,4% nel 2021. Incremento più contenuto invece per le “Macchine ed impianti per la sicurezza dell’uomo e dell’ambiente”, che segnano comunque un +9,1% con un fatturato di fine anno stimato a 3,42 miliardi di euro.
Le criticità che persistono: aumento del costo di materie prime e loro reperimento
«Nonostante la crescita decisa della meccanica, esistono ancora diverse criticità per tutta l’industria manifatturiera. L’aumento del costo delle materie prime e dei noli, segnalato da Anima fin dalla primavera, sembra oggi essersi calmato, ma i prezzi rimangono comunque più alti rispetto al periodo precedente alla pandemia. Prosegue, inoltre, la difficoltà nel reperire i materiali, che sta causando ulteriori rischi sulla marginalità e ritardi nelle consegne. Infine – conclude Nocivelli – l’impennata dei prezzi dell’energia non lascia spiragli positivi nel prossimo futuro. Speriamo in un monitoraggio ed intervento da parte delle istituzioni, come peraltro già iniziato, per non aggravare la situazione nei prossimi mesi».