Impianto per l’alimentazione di un Access Point Wi-Fi e conformità

access point Wi-Fi«In un procedimento giudiziario mi viene contestata la mancanza di dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. 37/08 relativa all’impianto (interruttore e cavo) per l’alimentazione di un access point wi-fi (smart city). Secondo me non è dovuta, ma anche il legale ha dei dubbi», chiede un lettore di Elettro.

Posso solo fornire e giustificare l’opinione del sottoscritto, che per la verità più che tecnica mi sembra legale. Per esperienza sul campo, ho avuto purtroppo modo di vedere che le interpretazioni della giurisprudenza sono sempre infinite e soprattutto creative.

Impianto per l’alimentazione di un access point wi-fi e D.M. 37/08

Un impianto come quello descritto dal lettore non mi pare sia al servizio degli edifici. Se non è al servizio di edifici, non è oggetto del D.M. 37/08 e quindi non può (attenzione, “non può” non significa “non deve”) essere dichiarato conforme allo stesso. Si legge infatti nel D.M. 37/08, art. 1, Ambito di applicazione Comma 1: “Il presente decreto si applica agli impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d’uso, collocati all’interno degli stessi o delle relative pertinenze. Se l’impianto è connesso a reti di distribuzione si applica a partire dal punto di consegna della fornitura.”

Questo non significa però che un impianto che non rientra nell’ambito di applicazione del D.M. 37/08 non debba comunque essere realizzato a regola d’arte. Secondo l’art. 1 della Legge 186/68 “Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici”, infatti, “tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d’arte.” Si tratta quindi, se richiesto, di produrre una dichiarazione di realizzazione alla regola dell’arte.

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