A.C.E.P.E.R. ha soluzioni per rispondere all’epidemia, che ha frenato l’economia e colpito l’occupazione soprattutto giovanile.

In questo difficile momento per il Paese, A.C.E.P.E.R., l’ Associazione Consumatori e Produttori Energie Rinnovabili, intravede una via d’uscita per risollevare le sorti dell’economia italiana: puntare sulle energie rinnovabili verso una crescita occupazionale.

Preoccupano gli ultimi dati provvisori diffusi dall’Istat (Istituto nazionale di statistica) sul tasso di disoccupazione nel nostro paese, che a dicembre 2020 sale al 9%, con un pesante bilancio soprattutto sull’occupazione giovanile.

Molti i settori in ginocchio di fronte a questa situazione. In controtendenza, invece, il settore delle energie rinnovabili che, grazie anche al processo verso la transizione energetica innescato dal Green Deal, promette un futuro più roseo dal punto di vista occupazionale, soprattutto fra i giovani, nel nostro Paese, e in Europa, in generale.

Diversamente da quanto accade invece negli Stati Uniti, dove il governo non ha posto l’energia pulita o il cambiamento climatico al centro dell’attenzione per il recupero economico post Covid19.

Con l’obiettivo di soddisfare il 30% dei consumi energetici del Paese con energie prodotte da fonti rinnovabili entro il 2030, l’Italia sta investendo sempre più in questo settore. In continua evoluzione, il mondo dell’energia pulita necessita di tecnologie sempre più innovative; così diventa fondamentale poter contare su tecnici esperti ed aggiornati. Serve una formazione mirata e di qualità, che garantisca la gestione di un uso razionale dell’energia che permetta di implementare sistemi e tecnologie sostenibili.

Alcune tra le più rinomate università italiane offrono percorsi formativi nel settore dell’energia, che possono garantire una formazione di qualità che darà un contributo allo sviluppo delle energie alternative per il prossimo futuro green della nostra nazione.

Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si legge che gli investimenti previsti dalle linee progettuali porterà ad un significativo aumento dei posti di lavoro nel settore dell’energia. Di recente è stata convalidata la bozza del Recovery Plan che destina circa 69 miliardi alla transizione ecologica per la riqualificazione del nostro Paese verso gli obiettivi del 2030.

“Per accelerare la ripresa economica e quindi anche aumentare il tasso occupazionale, una leva fondamentale sarà il pacchetto incentivi messo a disposizione dallo Stato a favore delle riqualificazioni energetiche degli edifici”, spiega Veronica Pitea, Presidente di A.C.E.P.E.R, Associazione Consumatori e Produttori Energie Rinnovabili.

“Molti saranno gli italiani desiderosi di efficientare e rivalorizzare gli immobili di proprietà nell’ottica di un risparmio per il futuro. Si prevede una partenza a cascata di nuovi lavori per l’ efficientamento e l’installazione di nuovi impianti per la produzione di energia pulita, che daranno una spinta all’economia creando nuovi posti di lavoro”.

In questo contesto, Aceper mette a disposizione la propria expertise per dare supporto ai suoi più di 6000 impianti associati allo scopo di intraprendere e consolidare un cammino verso soluzioni sostenibili che fanno bene al nostro pianeta.