Il numero di veicoli elettrici ricaricabili sta rapidamente crescendo e gli analisti prevedono che, nel giro di pochi anni, una quota importante del parco auto sarà costituita da questa tipologia di alimentazione.
La ricarica dei veicoli elettrici effettuata presso gli edifici residenziali, soprattutto nelle ore notturne, costituisce la modalità più diffusa, comoda e conveniente per rifornire di energia le automobili elettriche.
D.LGS. 257/2016
Gli edifici residenziali di nuova realizzazione devono essere predisposti per una connessione alla rete elettrica che consenta l’installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli che devono essere adatte a consentire la ricarica delle vetture sia da ciascuno spazio condominiale adibito a parcheggio (coperto o scoperto) sia da ciascun garage privato.
In conformità alle disposizioni edilizie di dettaglio fissate nel D.Lgs. 257/2016, queste predisposizioni devono essere realizzate nella misura di un numero di spazi a parcheggio e posti auto non inferiore al 20% di quelli totali (con almeno 10 unità abitative nel caso di edifici di nuova costruzione).
Considerazioni generali
Negli edifici residenziali con presenza di garage è necessario predisporre le infrastrutture opportunamente dimensionate per la futura alimentazione di tutti i posti auto (dimensione del locale contatori e delle vie cavi).
Nel caso in cui l’utente del veicolo elettrico abbia la disponibilità di un posto auto individuale (es. box privato) la ricarica che ci si aspetta è tipicamente lenta (l’auto è ricoverata per un ragionevole numero di ore), che vuole dire un punto di ricarica con una potenza disponibile indicativa di 3,7 kW (oppure 7,4 kW) monofase (16 A/230 V per 3,7 kW – 32 A/230 V per 7,4 kW).
Qualora gli utenti abbiano invece la possibilità di parcheggiare e ricaricare il proprio veicolo su aree residenziali comuni (es. spazi condominiali) è prevedibile sia la sosta breve che la sosta prolungata degli stessi.
In aggiunta alle classiche stazioni di ricarica di potenza 3,7 kW o 7,4 kW posizionate in corrispondenza di ciascun posto auto dedicato alla ricarica dei veicoli elettrici, è consigliabile quindi prevedere anche stazioni di ricarica di potenza maggiore, verosimilmente fino a 22 kW trifase (32 A/400 V), che consentano ricariche più veloci. (1)
Un’ultima considerazione va in fine fatta sulla tipologia di stazione di ricarica: se nei parcheggi coperti ci si può attendere l’installazione tipicamente di stazioni di ricarica a muro (cosiddette “wallbox”), nei parcheggi scoperti è possibile che lo strumento di ricarica sia una stazione di ricarica fissata a terra (cosiddette “colonnine di ricarica”).
Posti di ricarica
Individuali
In questo caso è opportuno predisporre una infrastruttura costituita da passerelle, canali o tubi di dimensioni atte a contenere cavi di sezione adatti ad una portata di 16 A (a 230 V) oppure, in alternativa migliorativa, una portata di 32 A (sempre a 230 V), dal locale contatori ai singoli posti auto. Solo in caso di richiesta di potenza maggiore si può pensare ad una predisposizione trifase con cavi di portata 32 A (a 400 V).
Inoltre, se si decide di alimentare la wallbox con un proprio contatore, occorrerà prevedere uno spazio supplementare nei locali contatori per un contatore aggiuntivo ogni contatore domestico del privato possessore del veicolo elettrico (il contatore separato è una possibilità ma non un obbligo potendo alimentare il veicolo elettrico tramite il contatore esistente dell’unità abitativa).(2)
Collettivi
I punti di ricarica collettivi saranno oggetto di un articolo dedicato essendo l’argomento piuttosto vasto.
- Sistemi di potenza superiore per ricarica rapida in corrente continua (ad esempio 50 kW o oltre) non sono solitamente previsti in ambito residenziale.
- Si ricorda che le infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici non rientrano fra le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi ai sensi dell’Allegato I del D.P.R. n. 151 del 1° agosto 2011; tuttavia, qualora l’installazione di un’infrastruttura di ricarica avvenga in una attività soggetta al controllo dei Vigili del Fuoco, vanno anche considerate le “Linee guida per l’installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici”.