Una soluzione firmata Fiam per l’ergonomia del tuo posto di lavoro

L’ergonomia è da sempre un tema fondamentale e discusso nell’ambito del lavoro; la definizione tecnica parla di: “disciplina scientifica che interessa l’interazione tra gli uomini e gli altri elementi di un sistema e che formula poi principi, dati e metodi per il lavoro quotidiano”.

Nell’ergonomia sono le condizioni di lavoro ad adattarsi agli utenti, e non viceversa. Si tratta in particolare di adeguare:
• l’ambiente di lavoro (luce, clima e condizioni acustiche) alle esigenze fisiche concrete;
• le necessità del lavoro alle capacità personali concrete;
• l’interfaccia d’uso di macchinari e impianti alle caratteristiche fisiche e psichiche dell’utente che le utilizzerà;
• l’orario di lavoro alle particolari condizioni del lavoratore;
• la tipologia e i ritmi di lavoro alle capacità individuali.

Tutte queste tematiche sono presenti nel Decreto Legislativo 81/2008 che ha come scopo il miglioramento della sicurezza e della salute delle persone nei luoghi di lavoro.

Il datore di lavoro è obbligato a fare quanto possibile per non nuocere alla salute del lavoratore, anche organizzando il lavoro e la postazione in modo ergonomico (D.lgs. 81/08 art. 71 c.6). Egli deve, in particolare, allestire gli impianti e predisporre i luoghi di lavoro, prendendo in considerazione l’interazione dell’uomo con impianti, utensili, macchinari e strutture. Ogni azienda, ai fini delle normative, deve applicare le proprie misure di prevenzione e protezione.

Nello specifico deve scegliere: attrezzature di lavoro eque e concepite nel rispetto dei principi ergonomici, programmi di manutenzione adatti, attrezzature idonee e adeguata informazione e formazione dei lavoratori.

Uno dei rischi più frequenti legato all’ergonomia nell’ambiente di lavoro è l’affaticamento dell’operatore. Nel mondo dell’avvitatura industriale, l’affaticamento dell’operatore è collegato all’utensile utilizzato, allo sforzo necessario per avviare lo strumento, alla postura del corpo e alla reazione sulla mano al raggiungimento della coppia prefissata.

Fiam da sempre è impegnata su queste tematiche e cura, per gli utilizzatori, principalmente tre approcci:

1. scelta dell’utensile;
2. scelta dell’accessorio (ad. es. impugnature ausiliari e bracci ergonomici);
3. rispetto delle corrette modalità di utilizzo.

Questi 3 fattori servono a garantire una qualità del lavoro, attraverso una progettazione ergonomica della postazione: presupposto fondamentale per la salute del lavoratore. Una postazione di lavoro ergonomica deve permettere all’operatore di avere a disposizione gli utensili, gli attrezzi e i componenti da assemblare in modo comodo, pratico e corretto. I posti di lavoro, gli apparecchi e i mezzi ausiliari devono essere concepiti e disposti in modo tale che, svolgendo compiti ripetitivi, il corpo e le sue parti rimangano nel loro spazio di movimento medio, così da evitare posizioni incongrue. Questi principi sono sempre più riconosciuti nelle aziende e, se applicati, portano all’ottimizzazione della produttività, della qualità del prodotto finito e alla salvaguardia della salute del lavoratore consentendogli di “lavorare meglio”.

Fiam non solo produce e commercializza utensili e sistemi di avvitatura secondo i principi dell’ergonomia, ma progetta e costruisce anche ogni accessorio di ausilio nel posto di lavoro secondo questi principi garantendo sicurezza, minor affaticamento per gli operatori.

A conferma del suo continuo impegno nell’ambito dell’ergonomia, Fiam ha sviluppato nel suo dipartimento R&S una nuova gamma di bracci telescopici in lega di magnesio.

Perché scegliere il magnesio per questi nuovi bracci telescopici BT-MG impiegabili con ogni tipo di utensile e resistenti ad ogni sollecitazione?

Il magnesio, infatti, si pone in competizione con molti altri materiali polimerici, sempre più in sostituzione ai diversi altri metalli e offre una serie di vantaggi che l’industria, negli ultimi anni, ha saputo solo in parte sfruttare, ovvero:
• è leggero (30% in più leggero dell’alluminio) e garantisce una maggiore maneggevolezza • ha elevata resistenza specifica: raffrontabile a quella della fibra in carbonio;
• ha ottime caratteristiche meccaniche che permettono di realizzare componenti rigidi e resistenti;
• è caratterizzato da un carico di snervamento analogo alle leghe di alluminio;
• ha un’ottima capacità di smorzamento delle vibrazioni e di schermatura elettro-magnetica;
• mantiene una buona resistenza alla corrosione grazie al trattamento «alodine»®. Quest’ultimo è un trattamento di conversione cromatica che mantiene inalterato, nel tempo, la resistività/conduttività elettrica della lega;
• è resistente all’invecchiamento;
• ha un’alta resistenza all’impatto;
• è un materiale completamente riciclabile, biocompatibile al contatto umano e quindi ecologico.

Il magnesio sta trovando largo impiego in diversi settori: dall’automobilistico all’aeronautico fino alla biomeccanica.

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