Le altezze a cui vengono installati gli apparecchi elettrici sono molto importanti, tanto che esistono riferimenti normativi chiari da seguire per garantire sicurezza, accessibilità e funzionalità.
Quando si realizza un impianto elettrico, uno degli aspetti spesso sottovalutati ma di grande importanza pratica è l’altezza di installazione di prese, interruttori, punti luce e altri dispositivi. Una corretta collocazione di questi elementi non solo assicura funzionalità e comfort d’uso, ma è anche determinante per garantire la sicurezza degli utenti, in particolare in presenza di bambini, persone anziane o con disabilità.
Altezze di installazione, cosa dice la legge
Attualmente, relativamente alle altezze di installazione degli apparecchi elettrici, l’unico riferimento legislativo esplicito è contenuto nel Decreto Ministeriale 236 del 1989, intitolato: “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche”.
In particolare, il punto 8.1.5 del decreto stabilisce che: «Gli apparecchi elettrici, i quadri generali, le valvole e i rubinetti di arresto delle varie utenze, i regolatori di impianti di riscaldamento e di condizionamento, i campanelli di allarme, il citofono, devono essere posti ad una altezza compresa tra i 40 e i 140 cm».
Questa prescrizione si applica a tutti gli edifici in cui è necessario garantire l’accessibilità alle persone con ridotte capacità motorie, e rappresenta quindi un requisito importante sia nei progetti di nuova costruzione che negli interventi di ristrutturazione.
Cosa dice il CEI
Oltre alla normativa di legge, anche il Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) ha fornito indicazioni utili attraverso le sue pubblicazioni tecniche. In particolare:
- La Norma CEI 64-8, che regola la progettazione degli impianti elettrici utilizzatori a bassa tensione, stabilisce alcuni valori minimi di altezza per l’installazione delle prese;
- La Guida CEI 64-50 (edizione 2016), pur non avendo valore vincolante in quanto guida e non norma, propone invece delle altezze consigliate per vari tipi di dispositivi (prese, interruttori, comandi, ecc.) in funzione della loro destinazione d’uso e della tipologia di ambiente.
Le indicazioni CEI sono preziose per garantire coerenza e qualità impiantistica, soprattutto nei contesti in cui non si applicano le norme di accessibilità, ma si vuole comunque offrire un elevato standard di ergonomia e sicurezza.
Per facilitare la consultazione, le prescrizioni della CEI 64-8 e le raccomandazioni della guida 64-50 sono state sintetizzate in due tabelle di riferimento (tabelle 1 e 2), che forniscono una panoramica completa delle altezze più appropriate in base al tipo di dispositivo e all’ambiente di installazione.







