Da vent’anni Ecolamp rappresenta uno dei punti di riferimento nella gestione e nel riciclo dei RAEE in Italia.
Nato per garantire il corretto trattamento delle sorgenti luminose esauste, il Consorzio Ecolamp ha saputo evolversi seguendo i cambiamenti del mercato e dell’innovazione tecnologica, ampliando progressivamente il proprio raggio d’azione fino a includere oggi tutti i raggruppamenti RAEE, dai piccoli elettrodomestici ai pannelli fotovoltaici.
Un percorso di crescita che ha combinato sostenibilità, servizio ai professionisti e capacità di anticipare le esigenze normative, con un obiettivo costante: migliorare l’efficacia della raccolta e assicurare una gestione responsabile dei rifiuti elettronici.
Abbiamo intervistato Fabrizio D’Amico, Direttore Generale di Ecolamp, per farci raccontare di più.
In che modo Ecolamp è cambiata e cresciuta in questi primi vent’anni?

di Ecolamp.
«Nato nel 2004 per volontà dei principali player del mercato italiano ed europeo delle lampadine, Ecolamp ha iniziato la propria attività di consorzio non-profit assicurando il corretto riciclo della gran parte delle sorgenti luminose esauste correttamente conferite dai cittadini italiani presso i centri di raccolta comunali. Inoltre, Ecolamp ha intuito da subito che la gran parte di questi rifiuti erano nelle mani degli installatori elettrici, i quali tuttavia non avevano accesso alle isole ecologiche riservate ai privati. Per questo il Consorzio ha sviluppato canali di raccolta dedicati all’utenza professionale. L’obiettivo era già allora contribuire al raggiungimento dei target di raccolta dei RAEE individuati dalle normative Europee. Nel corso degli anni l’Azienda ha allargato il proprio campo di competenza, in primo luogo andando a occuparsi dell’intero settore dell’illuminazione. A partire dal 2018 Ecolamp ha iniziato a seguire tutto il comparto dei piccoli apparecchi elettrodomestici e dell’elettronica di consumo. Il passo successivo è stato quello di sviluppare servizi dedicati alla gestione dei pannelli fotovoltaici a fine vita. Infine, a partire dal 2025, Ecolamp ha deciso di dedicare la lunga esperienza nel settore del riciclo dei RAEE ampliando la propria attività a tutti i raggruppamenti RAEE, inclusi grandi bianchi e schermi, sia destinati ai consumatori domestici che a quelli professionali».
Quale evoluzione vi aspettate per il futuro?
«Il mercato dei prodotti elettrici ed elettronici è in continua evoluzione e di conseguenza variano sia i quantitativi, sia le tipologie di rifiuti che ne derivano. L’obiettivo del Consorzio è sempre stato quello di offrire servizi di qualità che rispondano al meglio alle mutevoli condizioni del mercato e che siano allineati alle normative di riferimento, sempre più attente ai temi della sostenibilità e dell’economia circolare. Il mancato raggiungimento dei target di raccolta differenziata dei RAEE anche in Italia, impone inoltre delle riflessioni per individuare strategie più efficaci per intercettare quei quantitativi di rifiuti che ancora sfuggono ai canali corretti di gestione».
Come si è trasformato il vostro ruolo nel settore nel corso degli anni?
«Ecolamp è uno dei protagonisti della filiera del riciclo dei RAEE sin dal suo esordio. Dapprima come leader nella raccolta e trattamento delle lampadine oggi come un consorzio conosciuto per la professionalità, affidabilità e trasparenza dei propri servizi. Le trasformazioni sono legate soprattutto al progressivo allargamento dell’ambito delle attività, con uno sguardo particolare ai servizi per il target professionale».
Quali sono i principali servizi che proponete ai professionisti?
«Nel tempo Ecolamp ha sviluppato una serie di canali di gestione dei RAEE dedicati all’utenza professionale e disponibili su tutto il territorio nazionale. Tra questi ricordiamo Extralamp, servizio storico del Consorzio, rivolto a qualunque impresa debba smaltire tubi a LED, lampadine e ogni altro RAEE appartenente alla categoria delle sorgenti luminose esauste. ExtraVoltaico è dedicato invece al corretto riciclo dei RAEE fotovoltaici e offre supporto anche per gli adempimenti documentali. ExtraPRO è il servizio rivolto a qualunque realtà professionale, grande o piccola, debba smaltire tutte le altre tipologie di RAEE, dai grandi bianchi ai monitor, dagli apparecchi di illuminazione agli inverter. Infine, per tutte le strutture che gestiscono grossi quantitativi di rifiuti e hanno autorizzazione allo stoccaggio anche dei RAEE, Ecolamp offre la convenzione Waste-in, che applica tariffe dedicate per il trattamento di questi rifiuti e, su richiesta, anche per le fasi di trasporto. Tutti i dettagli sui servizi per i professionisti sono disponibili sul nostro sito».
Per la chiusura del 2025 Ecolamp prevede una raccolta di RAEE del raggruppamento R4 pari a 1.850 tonnellate, e di 1.100 tonnellate di sorgenti luminose esauste (R5). Questo significa una crescita del 5% circa nell’R4 a fronte di un calo nell’R5, ascrivibile a un trend di continua flessione dei quantitativi di lampadine presenti sul mercato. Per quanto riguarda i risultati ottenuti dai canali di raccolta che Ecolamp dedica all’utenza professionale come Extravoltaico (pannelli fotovoltaici) ed Extrapro (R1-R2-R3-R4) si assiste ad un incremento notevole e in costante crescita. Infine, a marzo di quest’anno il Consorzio ha esteso le proprie attività anche ai raggruppamenti R1-R2-R3 che, come previsto, non hanno ancora generato grandi quantitativi di raccolta, ma i primi segnali danno fiducia per i risultati del prossimo futuro. Le imprese, piccole e grandi, abituate a richiedere i servizi Ecolamp stanno assimilando sempre più il fatto che il Consorzio non si occupa più soltanto di lampadine ma che ormai opera su tutto l’universo dei RAEE.





