Ma è vero che la sostituzione dell’inverter va comunicata al GSE?

sostituzione inverterIl GSE ha aggiornato le “procedure per la gestione degli interventi di manutenzione e ammodernamento degli impianti” con l’obiettivo di facilitare il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale e massimizzare la produzione di energia elettrica da fonti fotovoltaiche.

Gli incentivi denominati “Conto Energia” (2005-2013) hanno avuto molto successo e contribuito alla diffusione del fotovoltaico nel nostro Paese. Il Conto Energia (CE) ha una durata di 20 anni, per cui gli incentivi sono ancora attivi, ma non è detto che i relativi impianti siano perfettamente efficienti.

Nell’arco di questo tempo è possibile che alcuni componenti si guastino e vadano sostituiti. Occorre, nel caso, seguire le istruzioni del GSE per non rischiare perdere la tariffa incentivante.

Procedure del GSE

Il GSE ha aggiornato le “Procedure per la gestione degli interventi di manutenzione e ammodernamento degli impianti” ai sensi del D.M. 23 giugno 2016 con l’obiettivo di semplificare le regole relative agli interventi di manutenzione e aggiornamento tecnologico degli impianti fotovoltaici incentivati tramite il CE.

Questa iniziativa mira a facilitare il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale e a massimizzare la produzione di energia elettrica da fonti fotovoltaiche. Le nuove Procedure prevedono una serie di misure volte a ridurre gli adempimenti necessari per comunicare al GSE l’effettiva realizzazione degli interventi. In particolare, vengono stabiliti gli “interventi non significativi”, per i quali i soggetti responsabili non sono obbligati a inviare comunicazioni né ad attendere l’istruttoria del GSE. D’altra parte, vengono stabilite le regole da seguire per gli “interventi significativi”, in modo da preservare l’efficienza dell’impianto di generazione e rispettare i requisiti principali che hanno garantito l’accesso agli incentivi.

In ogni caso, il soggetto responsabile deve conservare tutta la documentazione relativa agli interventi effettuati, per eventuali controlli futuri. L’aggiornamento di settembre 2024 introduce anche ulteriori dettagli sulle modalità di comunicazione per interventi di sostituzione o rimozione dei moduli fotovoltaici. Viene inoltre chiarito come, previa richiesta di valutazione preliminare al GSE, sia possibile realizzare modifiche al Punto di Connessione alla rete, rispettando le normative e le condizioni di mercato attuali. Sono inoltre illustrate le casistiche e le procedure per richiedere eventuali proroghe del periodo di incentivazione.

QUANDO VA SEGNALATA LA SOSTITUZIONE DELL’INVERTER?
Il componente che più sovente deve essere sostituito nell’arco vent’anni è l’inverter. Dalle procedure del GSE si evince che, nel caso di impianti fino a 3 kW la sostituzione dell’inverter non va segnalata, mentre per gli impianti con potenza maggiore la sostituzione degli inverter va segnalata solo se i relativi impianti beneficiano di maggiorazioni tariffarie connesse all’utilizzo di componentistica made in EU, in tal casi infatti ve installato ancora un inverter costruito nell’Unione Europea. Le tariffe maggiorate per componenti made in EU riguardano solo parte degli impianti incentivati col quinto conto energia ne consegue che per i “conto energia” 1,2, 3 e 4 la sostituzione inverter non va segnalata al GSE.

Impianti fino a 3 KW

Per gli impianti con potenza uguale o inferiore a 3 kW, i soggetti responsabili sono esentati dall’obbligo di comunicare al GSE l’avvenuta realizzazione degli interventi, fatta eccezione per alcune situazioni specifiche: installazione di sistemi di accumulo dell’energia, sostituzione o rimozione definitiva dei moduli fotovoltaici, o interventi che possano influire sulle tariffe incentivanti inizialmente riconosciute.

Interventi significativi e non

Gli interventi sugli impianti con potenza maggiore di 3 kW vengono divisi in significativi per i quali è previsto l’invio di comunicazione al GSE e non significativi per i quali non è previsto l’invio di alcuna comunicazione al GSE (vedi tabella).

La comunicazione al GSE va fatta entro 60 giorni dal completamento dell’intervento, utilizzando il portale SIAD (Sistema Informativo per l’Acquisizione Dati) attraverso l’Area Clienti. Per gli impianti con potenza superiore a 3 kW, il soggetto responsabile può anche presentare al GSE una richiesta di valutazione preliminare, in modo da verificare gli effetti dell’intervento sugli incentivi già riconosciuti.

INTERVENTI NON SIGNIFICATIVI INTERVENTI SIGNIFICATIVI
Spostamento degli inverter e dei componenti elettrici minori. Spostamento dell’impianto.
Installazione di ottimizzatori o di sistemi ad inseguimento solare. Sostituzione dei moduli fotovoltaici.
Sostituzione, rimozione, nuova installazione dei componenti elettrici minori qualora l’intervento non determini variazioni del regime di cessione in rete dell’energia prodotta dall’impianto. Rimozione definitiva dei moduli fotovoltaici.
Sostituzione dei misuratori dell’energia elettrica prodotta, scambiata o immessa in rete. Sostituzione degli inverter su impianti che beneficiano di maggiorazioni tariffarie connesse all’utilizzo di componentistica made in EU.
Interventi effettuati sulle strutture di sostegno dei moduli o sulle strutture edilizie su cui l’impianto è stato installato che non comportino variazioni dei requisiti in base ai quali l’impianto è stato incentivato ovvero che non comportino variazioni della tipologia installativa riconosciuta. Interventi di modifica edilizia all’immobile e/o al manufatto su cui è installato l’impianto.
La sostituzione degli inverter installati su impianti che non beneficiano di maggiorazioni tariffarie connesse all’utilizzo di componentistica made in EU. Variazione del regime di cessione in Rete dell’energia prodotta dall’impianto.
Interventi di potenziamento non incentivati. Modifiche del punto di connessione.
Installazione di sistemi di accumulo dell’energia prodotta.

 

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