In contesti ad alta criticità, la disponibilità continua della connettività dati è fondamentale per garantire l’efficacia degli impianti di sicurezza. Questo articolo analizza i principali rischi associati all’interruzione delle comunicazioni e le tecnologie disponibili per la connettività di backup oltre alle best practice per la progettazione di soluzioni resilienti.
La diffusione di impianti di sicurezza avanzati ha evidenziato l’importanza della connettività per il loro funzionamento. Videosorveglianza IP, centrali d’allarme connesse, sistemi di controllo accessi remoti e dispositivi IoT per la sicurezza perimetrale operano in tempo reale e trasmettono dati a centrali operative, cloud o piattaforme di monitoraggio. La continuità della connessione dati è diventata quindi un requisito tecnico essenziale.
La perdita di connettività può infatti compromettere l’affidabilità dell’impianto. Il problema si acutizza nei siti a rischio, come impianti isolati, cantieri temporanei, siti industriali critici o aree soggette a condizioni ambientali estreme, dove l’infrastruttura di rete può essere compromessa da fattori esterni e dove guasti o interruzioni risultano difficili da rilevare e risolvere. È quindi evidente la necessità di una strategia di connettività ridondante per garantire la comunicazione dei dispositivi anche in caso di malfunzionamento della linea principale.
Tipologie di rischio
L’affidabilità della connettività in un impianto di sicurezza è soggetta a diversi fattori di rischio che, se non gestiti, possono generare interruzioni. Nei siti a rischio questi fattori si moltiplicano rendendo la rete vulnerabile a diverse criticità. Tra i più comuni vi sono i rischi fisici come rottura accidentale dei cavi, manomissioni intenzionali di malintenzionati ed eventi atmosferici estremi.
Inoltre, la rete principale, che in molti casi è una connessione cablata o wireless fornita da un ISP, può essere soggetta a guasti tecnici, congestione della banda o manutenzioni non pianificate. In aree periferiche o industriali non coperte da connessioni a banda larga affidabili, anche piccoli disservizi possono causare l’interruzione totale della comunicazione tra il sito e il centro di controllo. Anche aspetti legati all’organizzazione e alla gestione operativa rappresentano un rischio.
La mancanza di personale tecnico, l’assenza di sistemi di monitoraggio automatico della connessione o il ritardo nell’identificazione di un guasto possono prolungare i tempi di inattività. Inoltre, in molti impianti non è prevista una procedura strutturata di failover, rendendo necessario un intervento manuale.
La presenza simultanea di più fattori di rischio rende evidente l’esigenza di una soluzione resiliente e autonoma che possa preservare la continuità delle comunicazioni. La connettività di backup nasce proprio per rispondere a questa esigenza.
Connettività di backup
La connettività di backup (failover di rete) consiste nell’integrazione di una seconda connessione indipendente da quella principale, attivabile automaticamente in caso di guasto o malfunzionamento della linea primaria. Diversamente dalle soluzioni manuali, un sistema di backup si attiva in modo autonomo minimizzando il tempo di inattività e riducendo la necessità di intervento.
Questo meccanismo è implementato tramite apparati di rete per eseguire controlli periodici sulla connessione principale (es. tramite ping, monitoraggio del gateway o DNS) e deviare il traffico sulla linea secondaria in caso di perdita di connettività. I vantaggi principali sono:
- continuità operativa: il sistema continua a inviare notifiche, allarmi o flussi video, preservando deterrenza e controllo del sistema di sicurezza;
- riduzione del rischio: si riduce la finestra temporale in cui il sito è “cieco”, limitando le opportunità di intrusione;
- maggiore affidabilità percepita: la presenza di un backup trasmette affidabilità e robustezza dell’intero impianto;
- automazione e tempestività: il passaggio automatico tra linee consente una risposta immediata al guasto, senza attendere segnalazioni o interventi.
L’adozione di un sistema di connettività di backup rappresenta una buona prassi progettuale che eleva il livello di sicurezza e professionalità dell’impianto.
Il failover
La scelta della tecnologia per la connettività di backup deve essere coerente con la criticità del sito, le condizioni ambientali, l’infrastruttura disponibile e il tipo di servizio da proteggere. Le soluzioni più diffuse si basano sull’uso di connessioni cellulari, linee secondarie cablate o sistemi ibridi, integrate in apparati di rete intelligenti capaci di gestire in autonomia il failover.
Backup su rete cellulare
L’utilizzo di reti mobili rappresenta la soluzione più flessibile e diffusa per il backup in quanto non richiede infrastrutture cablate aggiuntive. L’impiego di SIM dati, preferibilmente SIM M2M professionali con IP statico o pubblico, consente di mantenere attivi i canali di comunicazione anche in assenza di rete fissa.
I vantaggi sono indipendenza fisica dalla linea primaria; facilità di implementazione in contesti remoti; latenze e velocità che sono sufficienti per la trasmissione di allarmi, log, comandi e flussi video compressi. Al contempo, i limiti possono essere copertura non sempre stabile in ambienti chiusi o schermati e necessità di antenne esterne o apparati con modem integrato professionale.
Backup su linee secondarie cablate
In siti coperti da più provider o in aree urbane, è possibile implementare una linea fissa secondaria (es. doppia FTTC, combinazione fibra/ADSL, ecc.). Questa soluzione offre maggiore stabilità e larghezza di banda, ideale per impianti complessi o con numerose telecamere ad alta definizione.
Tuttavia, resta vulnerabile a rischi comuni se le due linee condividono lo stesso percorso fisico o apparati (es. armadio stradale, dorsali comuni), riducendo l’efficacia del backup in caso di guasto esteso.
Soluzioni ibride e apparati intelligenti
I router professionali dual-WAN, dotati di moduli LTE/5G integrati, watchdog di rete e funzioni di monitoraggio attivo della connessione, rappresentano lo standard per i sistemi di sicurezza moderni. Questi dispositivi possono gestire scenari di failover automatico, load balancing e commutazione basata su regole personalizzate.
Alcuni modelli offrono anche diagnostica e log integrati, monitoraggio remoto via piattaforme cloud d notifiche via e-mail, SMS o Telegram in caso di attivazione del backup. La combinazione di hardware affidabile, SIM configurate correttamente e topologie di rete progettate ad hoc è ciò che permette di ottenere una vera continuità operativa, elemento essenziale nei contesti a rischio.
Criteri di progettazione per impianti resilienti
La connettività di backup, come approfondito precedentemente, consiste nell’integrazione di una seconda connessione indipendente da quella principale, attivabile automaticamente in caso di guasto o malfunzionamento della linea primaria. Affinché questa possa garantire un reale vantaggio in termini di continuità operativa, è necessario che l’intero impianto sia progettato secondo criteri di resilienza e ridondanza, tenendo conto della presenza di una linea secondaria e della capacità dell’infrastruttura di commutare, notificare e monitorare automaticamente ogni anomalia.
Scelta dell’hardware
La selezione dell’hardware è il primo passo. I router devono essere professionali ed essere provvisti di doppia interfaccia WAN (Ethernet + LTE/5G integrato o tramite USB/modulo); watchdog attivo; possibilità di configurare policy di failover; supporto per SIM M2M con gestione degli APN personalizzati.
L’affidabilità del sistema è direttamente proporzionale alla qualità del router scelto. È consigliabile quindi evitare soluzioni consumer o dispositivi non progettati per ambienti industriali o continui.
Configurazione di rete
La configurazione deve prevedere meccanismi automatizzati per il controllo della connettività principale e lo switch immediato alla connessione secondaria in caso di guasto. Le configurazioni più diffuse prevedono:
- test periodici su gateway o IP remoti (ping watchdog);
- routing policy-based per determinare il traffico che può essere deviato o prioritizza Bertaminoto;
- ripristino automatico della linea primaria una volta ristabilita la connettività.
È importante verificare che anche i servizi critici (DNS, VPN, accessi remoti) siano operativi su entrambe le connessioni e non bloccati da filtri operatore o NAT restrittivi.
Alimentazione elettrica
Ogni sistema di rete dovrebbe essere protetto da un gruppo di continuità (UPS) dedicato, in grado di garantire l’operatività del router, dei dispositivi di rete e degli apparati di sicurezza almeno per la durata media di un blackout locale. In impianti particolarmente sensibili, è consigliabile prevedere soluzioni di alimentazione ridondata o fotovoltaica con accumulo.
Monitoraggio e notifiche
La presenza di un sistema di monitoraggio remoto, anche tramite piattaforme cloud o servizi esterni, consente di ricevere segnalazioni in tempo reale su anomalie di rete o attivazione del failover. Le notifiche possono essere inviate in modi diversi, a condizione che il router supporti l’integrazione o sia collegato a un micro-server di gestione. Una progettazione efficace prevede anche il logging continuo degli eventi di rete per facilitare le attività di diagnostica e manutenzione.
Casi d’uso e scenari reali
L’adozione della connettività di backup trova la massima espressione nei contesti in cui la perdita temporanea della comunicazione può avere conseguenze gravi. Parchi eolici e impianti fotovoltaici sono spesso collocati in aree isolate e quindi gli impianti di videosorveglianza, antintrusione e telecontrollo devono restare attivi 24/7.
Una caduta della linea principale può impedire l’invio degli allarmi o l’accesso da remoto, esponendo l’impianto a furti, danneggiamenti o guasti. In questo caso, la presenza di un router con failover su rete 4G e SIM M2M garantisce la continuità dei flussi dati e del monitoraggio.
Anche in ambito edilizio le imprese installano spesso impianti di videosorveglianza mobile o barriere virtuali per prevenire accessi non autorizzati all’interno di cantieri temporanei. Poiché la connettività fissa non è sempre disponibile, il backup tramite SIM LTE rappresenta la connessione principale, con eventuale backup su un secondo operatore o link wireless.
Per non parlare di magazzini, centri logistici e depositi dislocati lontano dalla sede centrale che sono spesso soggetti a tentativi di intrusione nelle ore notturne. L’interruzione della connessione impedisce ai sistemi antintrusione di notificare eventi in tempo reale e un failover ben configurato evita falsi allarmi o silenzi critici.
Infine, anche tutte le infrastrutture come cabine di trasformazione, acquedotti, centrali sono monitorati da impianti automatizzati. Qui la connettività di backup assume un valore strategico: la mancata segnalazione di un malfunzionamento può trasformarsi in un’interruzione di servizio pubblico, con impatti su centinaia di utenti.
In tutti questi scenari quindi, la progettazione di un sistema resiliente non solo ha permesso di prevenire danni e interruzioni, ma ha anche contribuito a migliorare la reputazione degli installatori e fornitori, grazie alla dimostrata affidabilità delle soluzioni proposte.
Conclusioni
Nei siti a rischio o caratterizzati da condizioni ambientali o logistiche critiche, la connettività di backup rappresenta non un’opzione accessoria, ma un elemento strutturale della progettazione impiantistica. L’integrazione di backup su rete mobile, linee secondarie cablate o soluzioni ibride, supportata da router professionali e configurazioni automatizzate di failover, consente di garantire la continuità operativa, limitare i tempi di intervento e migliorare il livello complessivo di affidabilità e servizio.
Progettare l’impianto con resilienza significa quindi prevenire criticità prima che si verifichino, offrire soluzioni robuste e professionali, e tutelare il valore degli investimenti tecnologici effettuati. In un settore in cui la sicurezza non può permettersi interruzioni, la connettività di backup non è più una scelta, ma è diventata ormai una necessità tecnica e strategica.





