
La convention annuale di Elex Italia, tenutasi ad Assago lo scorso 28 gennaio, ha offerto un’analisi approfondita delle dinamiche del mercato del materiale elettrico.
Il consorzio, che riunisce 12 aziende con un fatturato complessivo di oltre 3 miliardi di euro e rappresenta il 37% del settore della distribuzione di materiale elettrico in Italia, ha evidenziato un calo del 5% nei ricavi tra il 2022 e il 2024, principalmente a causa della flessione del fotovoltaico e della riduzione degli incentivi fiscali.
Tuttavia, il segmento del materiale elettrico e dei cavi ha registrato una crescita rispettivamente del 6,7% e del 2%, con il primo che ha contribuito per il 75% ai ricavi del 2024.
Giorgio Strano, Presidente di Elex Italia, offre una chiave di lettura per questi dati.
Come si possono interpretare questi indicatori apparentemente in chiaroscuro?

«Il confronto tra il 2024 e il 2022 mostra un calo del 5%, che può essere interpretato come un segnale positivo. Dopo due anni di crescita complessiva prossima all’80%, c’era il timore di un ritorno ai livelli del 2020-2021. Tuttavia, tale preoccupazione si è rivelata infondata, poiché il calo è stato interamente collegato alla flessione del fotovoltaico che aveva beneficiato degli incentivi fiscali governativi.
Con la fine del Superbonus 110%, il valore degli impianti e dei componenti, dai pannelli alle batterie di accumulo, è diminuito drasticamente. La domanda si è a sua volta indirizzata verso i grandi impianti, che rientrano solo parzialmente nel perimetro della distribuzione.
Il comparto del materiale elettrico, che rappresenta invece il nostro core business, ha mantenuto un trend positivo nonostante una lieve contrazione nel 2024: di fatto, è quasi raddoppiato rispetto a tre anni fa».
Si evidenzia una certa disomogeneità tra l’andamento dei diversi comparti. È una tendenza contingente oppure è un fattore di questa “nuova normalità”?
«La maggior parte del nostro lavoro dipende dall’edilizia, sia privata sia pubblica che, al netto delle innovazioni tecnologiche, manterranno un andamento costante. Esistono poi dei segmenti ad alta specializzazione – come l’automazione industriale – che seguono logiche del tutto differenti. Quindi, possiamo aspettarci che questa disomogeneità tra i comparti continuerà anche in futuro».
Con qualche settore che potrebbe essere soggetto alla commoditizzazione?
«Sì, questo è già accaduto in passato con tipologie di prodotto che sono uscite dalla distribuzione specializzata per approdare alla grande distribuzione e alle piattaforme di e-commerce, e potrebbe accadere ancora. Le loro quote di mercato sono cresciute negli anni e continueranno a crescere sui prodotti commodity, a nostro scapito. Ma non tutti i clienti di GDO e piattaforme sono sovrapponibili ai nostri.
E, se da un lato perdiamo pezzi di mercato, dall’altro recuperiamo spazi per la vendita di prodotti che richiedono consulenza tecnica. Tutti i soci di Elex Italia stanno assumendo un ruolo sempre più tecnico e consulenziale per gestire la vendita di prodotti ad alto tasso di specializzazione».
La composizione delle consorziate e il loro impatto sul mercato facilitano senz’altro questo approccio.
«Le nostre aziende oggi devono essere dinamiche e i nostri soci, posso affermarlo con orgoglio, sono leader di mercato nei territori in cui operano. Hanno continuato a investire sia nella copertura territoriale, attraverso l’apertura di nuovi punti vendita, che nel miglioramento dei servizi al cliente.
Tutte sono multi-CEDI, stanno sviluppando competenze tecniche importanti e assumendo prevalentemente figure tecnico-commerciali. Come consorzio, Elex Italia sta definendo progetti finalizzati ad accrescere ulteriormente la competitività dei propri soci».
Quanto incide l’integrazione con il comparto idrotermosanitario?
«Elex Italia è stato il primo gruppo d’acquisto a creare una divisione per il comparto ITS e a stipulare contratti con i produttori del settore. L’azienda che rappresento, la Strano Spa, è stata tra le prime ad approcciare questo mercato, non senza doversi “scontrare” con lo scetticismo iniziale di alcuni produttori. Questo è un chiaro esempio di dinamismo espresso dalla nostra compagine.
A oggi, non tutti i soci Elex hanno approcciato al settore in egual misura, ma nel consorzio sono presenti tutte le competenze e gli strumenti necessari affinché chi volesse farlo possa essere supportato al meglio».
Tra i temi del futuro analizzati nella convention spicca l’intelligenza artificiale. Cosa potrà rappresentare per il settore del materiale elettrico?
«Credo che oggi siamo agli albori di una rivoluzione che sarà pervasiva nel nostro lavoro e nella vita quotidiana. Potremmo paragonarla al primo volo dei fratelli Wright, per intenderci sulla sua capacità di incidere sull’evoluzione tecnologica degli impianti e sulla gestione delle nostre imprese.
Come ogni grande cambiamento, anche questo non è esente da insidie, ma preferisco prendere in considerazione le opportunità. Le aziende che saranno propense a migliorarsi, anche mettendo in discussione le vecchie logiche, potranno trarne dei benefici. Questo discorso vale per qualsiasi evento che segna una discontinuità con il passato».
Cosa dire invece dell’elettrificazione?
«È un processo che stiamo già in parte vivendo, considerando l’evoluzione delle tecnologie e delle normative europee, e che porterà molte opportunità al nostro settore. Oltre ai temi della mobilità elettrica e dell’efficientamento energetico, già attuali, va considerato che la maggiore quantità di energia immessa in rete richiederà l’adeguamento della rete elettrica del Paese. La combinazione di questi aspetti creerà ulteriori opportunità per le nostre aziende».
Gli associati di Elex Italia includono BI ESSE, Comoli Ferrari, Elcom, Elettrosud, Fabbi Imola, Fogliani, Giovannini, L’Elettrica, Megawatt, Scarnati F.lli, Selectra e Strano. Il consorzio offre una vasta gamma di servizi centralizzati come: le promozioni bimestrali, la Elex TV per la comunicazione in-store, i servizi finanziari di Finelex, lo sviluppo di prodotti a marchio Easyteq e il portale e-commerce Spesa Elettrica e altro ancora.