
Svea Solar punta sulle Comunità Energetiche Rinnovabili con una CER nazionale non profit, trasformando l’energia solare in un bene condiviso e accessibile a cittadini e professionisti.
La transizione energetica passa sempre più attraverso modelli collaborativi e sostenibili. Tra questi un ruolo centrale è svolto dalle CER, che consentono di condividere l’energia prodotta da fonti rinnovabili generando benefici ambientali, economici e sociali. Svea Solar ha scelto di rendere concreto questo modello costituendo la CER Svea Solar ETS, come ha sottolineato Clara Saponaro, Project Manager dell’azienda.
Che cos’è una CER e perché avete deciso di costituirne una?

«Una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è un insieme di persone, PMI, associazioni e/o enti pubblici che collaborano per produrre, condividere e consumare localmente energia rinnovabile, con l’obiettivo di generare benefici ambientali, economici e sociali. È un modello che rende l’energia una risorsa collettiva e non più un bene individuale. Per noi di Svea Solar, scegliere di costituire una CER è stata un’evoluzione naturale di tutto ciò che sta alla base del nostro lavoro: da più di 10 anni, in diversi mercati europei, progettiamo soluzioni energetiche intelligenti e integrate che permettano a ognuno dei nostri clienti di diventare più autonomi e di consumare energia in maniera più efficiente e consapevole. A luglio 2024 abbiamo costituito la CER Svea Solar ETS, un Ente del Terzo Settore completamente non profit e attivo in tutta Italia, che rende ancora più concreta questa visione e permette ai nostri clienti di condividere e valorizzare l’energia solare che producono. Con la nostra CER vogliamo che l’energia diventi davvero un bene comune, da valorizzare e condividere».
In che modo la vostra CER è un’opportunità anche per installatori e professionisti del settore?
«Gli installatori e i professionisti del settore si trovano davanti a una nuova frontiera del fotovoltaico. Con la fine dello scambio sul posto, molti clienti cercano alternative che gli consentano di valorizzare l’energia che producono con il FV. La CER è questa alternativa: permette di ottenere una tariffa premio riconosciuta dal GSE per i prossimi 20 anni sull’energia condivisa. Per gli installatori, diventare partner della CER Svea Solar ETS e di Svea Solar significa poter offrire ai clienti un ritorno dell’investimento più rapido e una proposta di valore più completa. È un servizio aggiuntivo che li può aiutare a differenziarsi sul mercato, senza costi per il cliente finale. Noi gestiamo la parte burocratica: agli installatori resta la libertà di concentrarsi sul progettare e installare impianti di qualità, sapendo di poter contare su un partner affidabile».
Che benefici può aspettarsi chi entra nella vostra CER?
«Chi entra nella CER Svea Solar ETS diventa parte di una comunità che crea valore condiviso. Prima di tutto attraverso i benefici economici, grazie alla tariffa premio riconosciuta dal GSE, e a quelli ambientali, perché si riducono le emissioni inquinanti e gli sprechi di rete. Ma anche grazie a quelli sociali, perché si contribuisce a un modello di sviluppo più equo e sostenibile, in cui anche chi non può installare un impianto fotovoltaico partecipa alla transizione energetica. L’adesione alla CER è gratuita e mettiamo a disposizione degli associati una piattaforma di monitoraggio che mostra l’energia condivisa e i risultati ottenuti».
Quale evoluzione vi aspettate per il futuro?
«Le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano un cambio di paradigma: prima si veniva premiati per la quantità di energia prodotta, oggi per la capacità di consumarla nel modo, momento e luogo giusti. Crediamo che nei prossimi anni nasceranno sempre più CER locali, ma anche realtà nazionali, come la nostra, in grado di rendere il modello scalabile e replicabile. Il nostro obiettivo è ambizioso: dare a ogni installatore d’Italia la possibilità di proporre ai propri clienti l’adesione alla nostra CER, per creare insieme una rete virtuosa che diffonde energia pulita in ogni parte d’Italia».

Per dimostrare nel concreto come funziona la CER Svea Solar ETS, possiamo analizzare uno dei loro progetti, realizzato in provincia di Siena. Questa configurazione (termine tecnico per indicare l’insieme dei soggetti collegati alla stessa cabina primaria che possono condividere energia rinnovabile prodotta localmente) è composta da un produttore e sei consumatori. Svea Solar ha progettato e installato l’impianto fotovoltaico residenziale da 6,51 kWp del produttore, che mette a disposizione dei suoi vicini l’energia che produce e non consuma. L’intervento ha tra l’altro beneficiato anche del contributo a fondo perduto del 40% per la realizzazione di impianti fotovoltaici all’interno delle CER. Tutta l’energia condivisa può essere monitorata da tutti i membri della configurazione attraverso la piattaforma digitale della CER Svea Solar ETS, che aggiorna i dati ogni 15 minuti grazie agli smart meter installati a casa di ognuno dei membri. La dashboard consente di visualizzare quanta energia: è stata immessa in rete dai produttori; è stata usata dai consumatori; è ancora a disposizione per la condivisione. Si possono anche consultare grafici e trend di performance, oltre che le stime della tariffa premio accumulata e delle emissioni di CO2 evitate.




